Giucas Casella: differenze tra le versioni
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Sempre all'epoca di "Domenica in", riuscì a convincere [[Mara Venier]] di essere un'impiegato dell'Ufficio Imposte di [[Los Angeles]], e lei si mise a parlare in olandese per 5 minuti. Poi tornò normale, a parte un forte odio che tuttora Mara nutre contro i venditori di Nachos. |
Sempre all'epoca di "Domenica in", riuscì a convincere [[Mara Venier]] di essere un'impiegato dell'Ufficio Imposte di [[Los Angeles]], e lei si mise a parlare in olandese per 5 minuti. Poi tornò normale, a parte un forte odio che tuttora Mara nutre contro i venditori di Nachos. |
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{{Immagine:croc.JPG|left|thumb|220px|Come molti sanno, Giucas Casella una volta tentò di ipnotizzare un [[coccodrillo]]. Possiamo vedere qui in esclusiva i risultati dell'esperimento.}} |
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Nel 2001 non venne eletto Presidente dell'Impero Italo-Padano-Siculo-Campano-Lombardo-Veneto per un voto di scarto contro il suo acerrimo avversario [[Giorgio Napolitano]]. |
Nel 2001 non venne eletto Presidente dell'Impero Italo-Padano-Siculo-Campano-Lombardo-Veneto per un voto di scarto contro il suo acerrimo avversario [[Giorgio Napolitano]]. |
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Versione delle 04:25, 8 gen 2008
ATTENZIONE
Questo utente possiede poteri paranormali. Trattare con cautela. |
Giucas Casella (Padania, 34 Agosto 1200 - Inceneritore di Novara, 15 Settembre 1321) è un celebre rivenditore di macchine rubate della periferia di Milano.
Vita
Fu per cinque anni apprendista del Mago Silvan, periodo al termine del quale fu congedato con la formula rituale: "Tanto non impari un cazzo".
Divenne ospite fisso di Domenica In dove, pronunciando le parole "Adesso guardami... quando lo dico io!!!", riuscì a far vomitare in pubblico un ospite della trasmissione.
Sempre all'epoca di "Domenica in", riuscì a convincere Mara Venier di essere un'impiegato dell'Ufficio Imposte di Los Angeles, e lei si mise a parlare in olandese per 5 minuti. Poi tornò normale, a parte un forte odio che tuttora Mara nutre contro i venditori di Nachos. File:Croc.JPG Nel 2001 non venne eletto Presidente dell'Impero Italo-Padano-Siculo-Campano-Lombardo-Veneto per un voto di scarto contro il suo acerrimo avversario Giorgio Napolitano.
Morte
Morì tragicamente quando, per pagare i suoi immensi debiti di gioco, cercò di ipnotizzare un treno in corsa.
Di lui ci rimangono solo una straziante lettera alla mamma, nella quale si scusa di essere nato, e l'unghia del suo mignolo destro.