Gaio Giulio Cesare

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« Tu cuoco bruto filio de... »
(Gaio Giulio Cesare)
« Quell'uomo vale cento Chuck Norris! »
(Silla)
« Gallia divisa est in tres partes: pettum, alam et cosciam. »
(Gaio Giulio Cesare)

Gaio Giulio Cesare nacque a Roma dalla gens Julia che si riteneva discendente da Enea (detto anche Julius). Il prenome Gaio (Gay) deriva indubitabilmente dalle tendenze omofile del personaggio. Quanto a "Cesare" vedi nota in calce. E' considerato come un grande generale, superiore persino a Topo Gigio. Fu anche un grande statista, statistico e statico, pittore surrealista e un buon trequartista, nonchè scrittore sulle bellezze della Gallia (De bello Gallico).

Storia

Nel 55 a.C. sconfisse Vercingetorige (un carroziere che si era improvvisato generale (in realtà si chiamava Vernicetoringe) e che si era posto a capo della rivolta dei Galli, un popolo di pennuti che abitava in un pollaio vicino a Subbiaco, e che faceva soffrire le penne dell'inferno agli invasori.

Il Rubicone

Con l'esercito vincitore si portò in Italia per punire il Senato di Roma che gli negava il trionfo. Veramente il Senato non aveva tutti i torti perchè durante i trionfi i legionari lo chiamavano "Regina" e facevano gesti allusivi alle pratiche omofile di Cesare: era un vero scandalo, con la plebbe che si sollazzava e le urla di "ricchione!" che si udivano poer tutta Roma.

Si dice che mentre attraversava il fiume Rubicone domandasse al cuoco: "Che si mangia oggi ?". "Oggi brodino di dado, o Cesare!" rispose il cuoco, e Cesare: "Ma fa schifo!", ed il cuoco: "Oramai il dado è tratto, sennò vattene in trattoria che ti trattano meglio!".

Il Triumvirato

Conquistata Roma Cesare formò un società con Pompeo e Crasso (un ricco crassone cher pesava 150 kg.). La società fu detta triumvirato, per ironia, perchè Pompeo, dopo il tirocinio con Silla si dedicava alle pompe, Cesare checcheggiava e Crasso aveva un pisellino minuscolo. La plebe romana, infatti, diceva trium-evirato o anche "le tre checche". Alla fine però litigarono perchè Pompeo pompava troppo dalla cassa comune. Crasso se ne andò dalle parti dei Parti che se lo spartirono in più parti. Cesare sconfisse Pompeo e divenne dittatore (DUX).

Amori egiziani

Dopo tutto questo casino, Cesare si prese una vacanza in Egitto, dove si innamorò di Cleopatra (*). Cleopatra, regina d'Egitto, aveva una strana passione per serpenti, capitoni, e tutto ciò che, essendo vivo, aveva forma tubolare. In realtà Cesare era innamorato di Frucione, un numida al servizio di Cleopatra, ma , per l'occhio del pubblico, finse di essersi innamorato di Cleopatra. Aveva passato Cleopatra a Marco Antonio e lui si sollazzava all'uso numida, tanto che il povero Frucione morì di sfinimemto.

(*)In seguito Cleopatra divenne una velina che faceva lo stacchetto nel programma "Egittomania" di Carlo Conti).

Opere

Come dittatore Cesare ebbe molta popolarità. Ad un Tribuno che gli disse: "Cesare, il popolo chiede sesterzi" rispose: "No, vado dritto." Fece molte opere, tra le quali ricordiamo, la Cavalleria Rusticana, l'Aida (ispirata da Cleopatra), la Manon, lo spostamento dell'accento della parola Roma dalla a alla o, l'innalzamento di un teatro in onore di Legolas (nome derivato da ad asso legato, tipico gioco di carte romane) e la riforma del candelario, dove fu cambiato il nome dei mesi in Gennaro, Febbre, M'arzo, àprila, Formaggio, Modugno, Puglio, Aragosto, Settete, Erbotto, Norimberga e Dodicembre. Cesare fu generoso col popolo, a cui donò i suoi giardini in riva al Tevere che, da allora, poterono essere frequentati da cittadini al modico prezzo di 500 euro all'ora. Il suo generale Rufio (un vero rufiano) racconta che Cesare pretese dagli egiziani appena cinquecento milioni di sesterzi al giorno (un antesignano di Prodi, quindi)

Attentato e morte

La congiura ai suoi danni fu ordita da Bruto e Cassio + un certo Casca (così chiamato perchè, essendo sempre ubriaco, i passanti scommettevano su di lui: "Casca o non casca?"). La notte prima dell'attentato Calpurnia, moglie di Cesare, fece uno strano sogno: sognò che tutti i legionari facevano il "trenino" e Cesare la "locomotiva". Raccontò il sogno a Cesare supplicandolo di non andare in Senato; Cesare, indignato, replicò che lui era sempre alla testa dei legionari, soprattutto nel "trenino". Cesare fu ucciso in Senato, sotto la statua di Pompeo, e si disse che, ancora una volta, Cesare giaceva disteso sotto Pompeo, come sempre.

Curiosità

Da Cesare, o Cesar, deriva anche il nome degli autocrati russi, Zar, o Tzar, o Czar. Tuttavia la moderna filologia ha scoperto che, in realtà, questo nome si affermò in seguito, grazie ad un editto di Ottaviano, che si considerava figlio adottivo dello zio Cesare; il nome autentico conteneva una s in più, ed Ottaviano si arrabbiava quando, per fargli complimento lo chiamavano figlio e' Céssare (trascurando il re finale), in quanto il nome autentico era Céssare.