Franz Liszt

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« Ahahah...Un nuovo cliente per il mio manicomio »
(Liszt a proposito di qualcuno che vuole suonare un suo pezzo)
« Aaaargh.... ma che cazzz..... porco cane.... »
( Un pianista davanti ad un pezzo di Liszt)
« Aaaargh.... ma che cazzz..... porco cane.... »
( Liszt prima di essere calciorotato da Chuck Norris)
« E' una persona dalla mentalità limpida e sana »
( Nessuno su Liszt)

Vita e malefatte

Franz Liszt (anche detto Francesco Lista, Franco Lì Sta o anche Liszszszt più semplicemente) è un celebre psico criminale. Nato nell'anno X dall'unione di un peto di Andreotti e di una sborrata di bimbominkia si distingue fin da bambino per il suo amore per l'atroce sofferenza psicofisica che amava infliggere agli esseri umani, klingoniani, pingu e ad ogni cosa che esista (a parte il sommo, poichè era pazzo mica coglione).

Nell'anno 1234 a. C. trovò un pianoforte, creato da MacGyver con una graffetta e un po' di spago, e scoprì così l'immensa soddisfazione che deriva dal far fondere i cervelli altrui (il suo no: era già fuso) suonando una tale quantità di note da far pronunciare a Nietzsche la famosa frase: "il Cervello è morto". Risale a questo periodo la collaborazione con Hannibal Lecter, molto formativa per il suo personalissimo stile.

Conosciuto Chopin, gli mise in culo il pianoforte perchè gli dimostrò che sapeva suonarlo facendo più casino di lui.

Ad un certo punto della sua carriera, però, decise di diventare prete. Nessuno sa perchè. Alcuni studiosi sostengono sia stato per la voglia di buchi stretti, che lo aveva preso nei suoi ultimi anni. Altri invece confutano tale teoria facendo notare il notevole contributo dato da L. all'incremento demografico mondiale, e quindi escludono sia potuto entrare nella Lobby dei Culattoni.

Da allora scrisse pochi pezzi, principalmente per pianoforte, organo e piffero a pelle.

Tecnica e Stile

Lo stile Liszszsztiano si denota per tre particolari caratteristiche:

  • Pezzi di concezione aliena, nel senso che servono ventidue dita per mano per suonare un qualunque suo pezzo;
  • Pezzi da discoteca: fanno altrettanto casino che la più rumorosa discoteca della costa Zerlamese (litorale situato tra Tubbettopoli e Addocazzosta);
  • Pezzi inneggianti alla sanità mentale: solo un pazzo potrebbe averli concepiti.

Per questo per suonare Liszt bisogna provvedersi di due pesanti martelli (uno per mano), farsi impiantare una quindicina di dita supplementari e soprattutto assumere uno stato mentale adeguato ascoltando per 24 ore di fila Avril Lavigne.