Enna: differenze tra le versioni

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*''"un litru d'ugliu"'' (un litro d'olio).
*''"un litru d'ugliu"'' (un litro d'olio).
*''"Aiu vistu to suru ppi sciata"'' (Ho visto tua sorella per strada)
*''"Aiu vistu to suru ppi sciata"'' (Ho visto tua sorella per strada)
*''"U vu' l'uvu?"'' (Lo vuoi l'uovo?)
La parlata ennese è contraddistinta anche dall'uso di termini che sono caduti in disuso nel resto del mondo da almeno 150 anni come "quadrivio", ovvero "incrocio". La maggior parte delle parole termina con la vocale "u" in modo da rendere la sonorità quanto più scimmiesca possibile: "ugliu", "migliu", "suru" (rispettivamente "olio", "meglio", "sorella").
La parlata ennese è contraddistinta anche dall'uso di termini che sono caduti in disuso nel resto del mondo da almeno 150 anni come "quadrivio", ovvero "incrocio". La maggior parte delle parole termina con la vocale "u" in modo da rendere la sonorità quanto più scimmiesca possibile: "ugliu", "migliu", "suru" (rispettivamente "olio", "meglio", "sorella").



Versione delle 12:22, 10 nov 2013

OCCHIU VIVU E MANU O CUTIEDDU!!!
L'essenza vitale di questo utente è altamente terrona. Quindi, se sei un leghista o un fan dell'allegro folletto verde (o del food blogger che ne fa le veci) blinda pure la porta di casa tua: i nostri amici stanno già arrivando...
Enna

(Stemma)

"Era già così quando sono arrivato"

(Motto)

Posizione geografica Terronia/Sicilia centrale
Anno di fondazione Da sempre
Abitanti troppo pochi per aprire un McDonald's
Etnia principale Innisi e solu innisi
Lingua Dialetto e suoni gutturali
Sistema di governo Io non c'entro
Moneta Riciclaggio/Fondi a sbafo
Attività principale Disoccupazione
Patrono A Madonnuzza
Gemellaggio Medina
« Maonza merda! »
(Uno dei tanti motti della città)
« Enna: Dove non succede mai un cazzo. »
(Manifesto dell'assessorato al Turismo)
« Cioè, è veramente provincia? »
(Italiano medio su Enna)
« Scusa ma sono di Enna... »
(Classica affermazione di un ennese dopo una figuraccia fuori provincia)
« Chissì di Eeeeeenna? »
(Ennese chiede la tua provenienza oppure uno della provincia che ti sfotte perché si dice che gli ennesi non siano molto intelligenti)
« Bella la Sicilia, il mare, il sole! »
(Tipico abitante del nord che non conosce Enna)

Enna è una città[eeeh?] situata nel centro della Sicilia, famosa per... ehmm... ah sì, il Ratto di Proserpina, famoso mito greco. Poi per più di tremila anni il nulla, fino alla fondazione dell'università Kore.

La lingua ennese

La lingua ennese è un misto di dialetto siciliano e reminescenze della lingua dei siculi e dei sicani. Esse sono riconducibili ai suoni gutturali e rozzi che la maggior parte degli ennesi sono soliti emettere. Frase classica che esprime tutta la potenza espressiva dell'ennese è "u vu l'uvu?" cioè "vuoi l'uovo?", anche se ci sono altre chicche come:

  • "u vu un bicchiri i vinu?" (vuoi un bicchiere di vino?) oppure
  • "un litru d'ugliu" (un litro d'olio).
  • "Aiu vistu to suru ppi sciata" (Ho visto tua sorella per strada)
  • "U vu' l'uvu?" (Lo vuoi l'uovo?)

La parlata ennese è contraddistinta anche dall'uso di termini che sono caduti in disuso nel resto del mondo da almeno 150 anni come "quadrivio", ovvero "incrocio". La maggior parte delle parole termina con la vocale "u" in modo da rendere la sonorità quanto più scimmiesca possibile: "ugliu", "migliu", "suru" (rispettivamente "olio", "meglio", "sorella").

La caratteristica più gioiosamente apprezzabile dell'ennese verbo è: lo strascico cantilenante. Suddetto raglio approssimativamente riconosciuto come un suono sulla tonalità del DO minorato accompagna goduriosamente le parole alla fine di ogni frase. Esemplare è l' esclamazione "'cchi ffà ni jaaaaaaaaaamu?" ("ce ne andiamo?") comunemente pronunciata nella settimanale occasione della Fera Do' Marti altresì detta "U mircatu" dove primati sfuggiti all'evoluzione sacrificano oggetti in plastica e stoffe confezionate con peli di muflone, il tutto accompagnato da preghiere gutturali al dio Tuttaneuro, dio economista e proveniente dalla Piana di Catania.

Centro di Enna.

La cucina ennese

A Enna è possibile mangiare in una delle tante tavole calde e bar presenti. Da tenere a mente il fatto che trovare un pezzo di tavola calda relativamente semplice è molto difficile.

Questa è la classica scena che si svolge in una tavola calda tra un ignaro visitatore (A) e chi sta dietro al bancone (B):

B: cchi buu? (cosa desidera?)

A: ehmm, qualcosa di leggero...

B: sì, chistu bunu iè (ecco, questo è buono)

A: ma cosa c'è dentro?

B: tumazzu, cacucciuli e cipudda (formaggio, carciofi e cipolla)

A: no, no...e qui?

B: viustel, fungi, cacucciuli, prosciuttu e patati (wurstel, funghi, carciofi, prosciutto e patate)

A: ehmm...e qui?

B: qui sucu, tumazzu, cucuzzi e tunnu (sugo = salsa, formaggio, zucchine e tonno)

A: oddio...e qui?

B: sucu, prosciuttu, tumazzu (salsa, prosciutto, formaggio)

A: oh, finalmente, prendo quello!

dopo averlo assaggiato:

A: ma è solo salsa, prosciutto e formaggio? Perché ha un sapore strano ...

B: a no, chistu iè sucu, tumazzu, angiòvi, fungi, prosciuttu e cucuzzi, e va be', iè bunu, cumpà... (ah, no, questo è con salsa, formaggio, acciughe, funghi, prosciutto e zucchine, e va be', compare, è buono...)

Gli ennesi al volante

Gli ennesi al volante si dividono in due categorie: gli addormentati (99%) e i pazzi (1%). Enna bassa, in particolare, sarebbe un posto con un traffico scorrevolissimo se non fosse abitata da ennesi. Fermi al semaforo, infatti, il tempo di reazione

Tipica vista di Enna.

dell'ennese medio allo scattere del verde è un tempo inquantificabile, ma in genere è il tempo per:

  1. rendersi conto che il semaforo è diventato verde;
  2. ricordarsi che il verde vuol dire "puoi passare";
  3. vedere se c'è qualcuno che ha già iniziato a muoversi;
  4. controllare in che posizione è il cambio;
  5. ricordarsi qual è il pedale della frizione;
  6. premerlo;
  7. ricontrollare se il semaforo è ancora verde;
  8. innestare la prima (questa è una fase critica);
  9. rivolgere una veloce preghiera a sant'Anna;
  10. controllare che il semaforo sia ancora verde;
  11. accorgersi che è di nuovo rosso e aspettare lo scatto successivo del verde.

Il restante (1%) si compone essenzialmente di tamarri a bordo di:

  • Opel Corsa GSI
  • Opel Tigra
  • 106 Rallye
  • Alfa Romeo 156 (esclusivamente bordeaux con portapacchi)
  • Renault 5 Turbo
  • Uno Turbo IE (rigorosamente rosso scolorito)
  • 205 Rallye
  • 205 GTi
  • Peugeout 206
  • Ford Escort
  • Lancia Delta
  • Lancer Evolution
  • Subaru
  • Renault Clio
  • Motard e motocross 50 vari con la potenza di un folletto (aspirapolvere).

i quali non vanno mai a meno di 80 km/h e si esibiscono in clamorose derapate in curva, sbagliando spesso e facendo spessissimo figure di merda.

Divertimento e svago ennese

Molteplici sono i modi e i luoghi di svago dagli ennesi, tra le tante opportunità vanno menzionate:

  • Il Belvedere Marconi (Spesso usato per le locali gare di slalom con degli ostacoli da evitare quali vomito,preservativi usati e Mike Bongiorno)
  • Piazza Europa (Astuta trappola messa in atto dai gommisti ennesi per aumentare l'afflusso di clienti visto il suolo della Piazza paragonabile al letto di un fachiro)
  • Farsi fermare dalla Polizia (Spesso gli ennesi, per perdere qualche minuto e dialogare con qualcuno di più evoluto, si dilettano in rocambolesche manovre vietate e pericolose di fronte alle principali caserme sperando così di farsi notare dagli agenti)
  • "Iriapprissuaibabbi" (Questa tecnica consiste nel seguire gli idioti o i minorati di Enna per gridare loro frasi del tipo "oh babbu!","cugliuni!" per poi scappare a tutta velocità, nulla sapendo che il tizio preso di mira in realtà era il padre di uno degli aggressori verbali)



Curiosità

  • Il 90% degli ennesi lavora al comune.
  • L'85% di essi è assenteista
  • Il resto è disoccupato.
  • Enna è la provincia più povera d'Italia ma è piena di banche nessuno sa perché.
  • Stando qualche ora nelle campagne ennesi si potrà sentire il tradizionale starnuto dei pecorari.
  • Non esiste ennese che non abbia almeno un amico di provincia.
  • Per tradizione i vecchi cazzeggiano al bar di Maggio e i giovani al Sixty Four.
  • Sei uno studente ennese se sai cos'è la Matricola.
  • Per qualsiasi ennese Pergusa è una città a parte.
  • C'è almeno un venditore di fazzoletti per semaforo.
  • Da qualche anno, si cerca di creare una rotonda nell'incrocio principale di Enna Bassa, frequente oggetto di discussione degli anziani di Sant'Anna.