Emily Strange
Rientra nel Guinness dei Record nel 2002 il figlio di una famiglia di origini salernitane nota per le numerose denunce per rumori molesti durante la notte a causa dell’affluenza di clienti; record dovuto al più grande errore di tutti i tempi, il figlio Giuseppe
Moda
Lo spopolamento selvaggio delle magliette, delle gonnelle e di quant'altro della linea di Emily De Strange nasce da quando, in Italia e nel mondo, si è abbattuto con la violenza di un ciclone effemminato la corrente del punk.
Le ragazzine in età spesso premestruale (11-13 anni) si sono accorte che essere punk è molto meglio che essere così; puoi piangere e pestare i piedi perché tua mamma non ti ha comprato il cd di Avril Lavigne e spendere lo stipendio mensile del babbo, della mamma e la tredicesima del nonno in negozi "Strit Stail" alla ricerca di cose troppo punk.
La linea Emily The Strange è stata così diffusa a 360 gradi tale da far acquistare alle ragazzine, tramite i soldi dei genitori o recuperati in modi più o meno discutibili: il tartan. La moda inoltre prevede anche la presenza di: gatti neri, depressione e debiti scolastici.
Per adesso non si trovano ancora in giro marche punk, e grazie a Lui ce ne salveremo, finché Hello Kitty non convincerà Paris Hilton a darsi al satanismo e allo sfruttamento della prostituzione minorata (Attenzione! Non minorile, minorata: cioè di tutte le giovani di vent'anni che in fondo in fondo sono ancora delle emerite teste di glande).
Frasi Famose
- "Tutto è bene quel che non finisce"
- "Tutto è bene quel che finisce pene"
- "Get Lost" (Ovvero Arrenditi... Compriamole una pistola da emo).
- "Mi guardate e ridete perché sono strana, ma io vi guardo e rido perché sono stupida"