Dodò è il simpatico uccello semiantropomorfo protagonista delle puntate televisive per bambini "L'Albero Azzurro".

Dodò all'uscita da un night dopo una notte a base di sesso, droga e rock'n'roll

Misteriose origini

Fa parte della specie dei dodo, animali estinti da almeno 200 anni. Gli scienziati non hanno ancora trovato una spiegazione plausibile circa la sua esistenza. Molti affermano che sia l'unico della sua specie ad essere stato ibernato (la verità è che è scivolato nel pozzetto congelatore per prendere l'ennesima lattina di birra ghiacciata).

È stato ritrovato nel 1995 da alcuni bambini afghani andati in vacanza d'affari a New York. I bambini, dopo essersi divertiti a dipingergli in tutto il corpo dei piccoli pallini azzurri, lo hanno segnalato al WWF che lo ha catalogato come una delle bestie apocalittiche di Satana.

I suoi due grandi occhioni hanno sempre la pupilla dilatata, segno del fatto che è continuamente sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

L'illuminazione del pongo

Abbandonato al suo destino, Dodò cominciò a frequentare night club e locali sexy dove conobbe i suoi amici del cuore, che lo porteranno nella fantastica valle dell'albero azzurro. In realtà l'albero in questione ha le foglie verdi e il fusto marrone come tutti gli alberi, ma le visioni allucinogene causategli dalla coca che aveva imparato a consumare nei night club di New York lo portano ad avere una percezione surreale della realtà e cominciano a manifestarsi in lui chiari segni di daltonismo.

Nella magica valle in cui vive incontra nel 1998 la simpatica amica cinesina, che ha la fissa del pongo e della plastilina, ma anche lei in realtà è una spacciatrice di droga.

La triste(?) fine di Dodò

Dodò imparò a raffinare la cocaina presente nel pongo cuocendola a vapore nell'acido solforico, ma la pericolosa operazione andò male e il pentolino con il quale cuoceva il pongo gli cadde addosso. Il suo corpo non venne mai più ritrovato. Quando la sua amica cinese seppe della sua morte scoppiò in lacrime, non per lui, ma per tutta la coca che aveva sprecato quel maledetto uccellaccio nella raffinazione.

La resurrezione

Il 6 giugno 2006 avviene però il miracolo: i quattro grandi santoni Chuck Norris, Germano Mosconi, Godzilla e Tinky Winky decidono di far tornare l'uccellastro cedendo alle minacce di Mariangela, scimmia figlia del loro collega Fantozzi, di mostrarsi loro senza vestiti. Utilizzano infatti i grandi poteri dello scatolone fabbricone unito al videocorso "Frankenstein Jr." lo ricreano in modo che possa continuare il suo folle piano di conquista del mondo...

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