Idris: differenze tra le versioni

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Versione delle 02:51, 11 ott 2009

Il mirabile sorriso di Idris.
« Idris è negro! »
« Jimmy Floyd Hasselbaink ha ragione, sono negro! »
(Idris su Jimmy Floyd Hasselbaink)
« ...e vidi dietro a noi un diavol NERO, correndo su per lo scoglio venire... ah quant'egli era nell'aspetto fero! »
(Dante su Idris)

Edrissa Sanneh, in arte Idris (Brufut, 2 gennaio 1951), è un negro (il termine negro non è utilizzato per la sua valenza razzista ma per la sua peculiare caratteristica onomatopeica).

L'infanzia

Cresciuto in una famiglia di negri, Idris presenta fin da subito quei sintomi di grandezza che lo porteranno a trasformarsi in un autentico protagonista della storia e della cultura moderna: la sua tendenza a ingoiare e ingurgitare qualsiasi cosa discolore fuxia trovi per terra nel raggio di dieci metri lo porta infatti a essere subito oggetto dell'attenzione e dell'invidia della sua gente, che lo disprezza e lo discrimina adducendo come scusa la sua scarsa igiene personale. Deve poi emigrare a rompere in Italia quando scopre che nel suo corpo è presente Idris, un demone infernale della mitologia africana.

È un periodo molto triste questo per il povero bambino, che si ritrova spesso a giocare da solo, incompreso dai suoi stessi familiari. La situazione però cambia nel giorno del suo ventunesimo compleanno, quando si palesa una delle doti per cui in futuro sarà maggiormente apprezzato: riesce infatti a infilarsi entrambi i pollici nella stessa narice, cosa che non era mai accaduta prima nel suo villaggio.

I suoi compaesani cominciano così a riconoscere pubblicamente il suo talento, che lo porterà a diventare consigliere comunale alla giovane età di trentadue anni, quando durante la sagra patronale pronuncia fra lo stupore personale la prima parola: erpes.

Questo è un momento fondamentale per la carriera di Edrissa, che acclamato dalla folla diventa una star, motivo di orgoglio e speranza per il suo popolo, amato dalle donne e ammirato dagli uomini.

La pubertà e la gavetta

Tutto ciò sarebbe bastato a un uomo normale, ma non al nostro piccolo bimbo prodigio, che ha sogni di grandezza, di gloria e che comincia a sognare l'estero: comprende infatti che non può negare al mondo il suo talento.

Così una notte Idris scappa e imbarcatosi su un gommone raggiunge le spiagge italiche, dove inizia la sua avventura.

Inizialmente viene assunto in un agriturismo sul piacentino, in cui lavora come animatore.

Il suo compito è quello di far vivere agli avventori che non possono permettersi di andare in africa a fare i safari le stesse emozioni della caccia grossa: una volta cosparso di maionese, infatti, Idris viene lasciato libero di correre per i campi inseguito dai bracconieri locali.

Forse questo è l'apice della carriera dell'ormai adolescente ragazzo.

Apice che purtroppo durerà ben poco.

La Lega per la Protezione degli Animali, infatti, scopre che nell'agriturismo non vengono rispettate le norme igieniche necessarie all'allevamento di suini d infligge al proprietario una multa che lo costringe a chiudere l'attività.

Il rilancio

In mezzo a una strada, senza un soldo e senza una casa l'ormai maturo Idris si ritrova con in mano un pugno di mosche che seppur gustose non gli consentono una dieta bilanciata: non avendo i soldi per pagare un dietologo, preso dalla disperazione, decide di rivolgersi a Buona Domenica e questo gli salverà la vita.

Grazie a questo programma infatti il suo caso pietoso balzerà agli onori della cronaca.

È da qui in poi che finalmente il negro può finalmente stabilizzarsi e compiere le imprese che lo porteranno a diventare leggenda.


La carriera televisiva

All'inizio usato come zimbello per il diletto personale di Giampiero Galeazzi, per svariati anni viene principalmente impiegato nel ruolo di sputacchiera del "Bisteccone" all'interno di programmi comici come Domenica In e di approfondimento, come Quelli che il calcio.

Ben presto, però si impone come autentica star delle trasmissioni a cui prende parte, anche grazie alle sue doti e alle capacità di inserire diversi oggetti nel proprio condotto nasale sinistro.

In particolare a Idris dobbiamo un nuovo modo di intendere la televisione, basato sulla creazione di concetti di cui egli stesso non è in grado di comprendere il significato e sull'utilizzo di termini e parole random in lingue morte da lui inventate estemporaneamente.

La tv di Idris sarà conosciuta come "la TV dei versi" o "la Tv ermetica", per la sua peculiarità di riuscire a non farsi capire o addirittura ascoltare.

Idris oggi

Oggi Idris compare poco sui teleschermi, per lo più si limita a fare interventi a sorpresa.

Principalmente viene invitato in programmi che possono raggiungere livelli culturali tali da mettere in imbarazzo il telespettatore e farlo sentire ignorante: in particolare Piero Angela lo utilizza a questo fine mimetizzandolo nella tapezzeria del proprio studio televisivo.

Del resto, come egli stesso ha dichiarato, di più non avrebbe potuto ottenere: ora vive felice e tranquillo con i suoi cinque cani in un'area adibita al riciclaggio rifiuti a Casalbuttano, in provincia di Cremona, pronto a stabilirsi nell'Olimpo che spetta a coloro che hanno costruito la storia.


Curiosità: la lite con Mastrota

Celeberrima la lite con Giorgio Mastrota, in una puntata di Buona Domenica, in cui accusò il noto televenditore di avergli venduto delle pentole difettose, cui seguirono le sue scuse in diretta nazionale a reti unificate una volta appurato che aveva ordinato e comprato un materasso.

Per evitare questo tipo di inconvenienti ha partecipato come mente creativa al progetto Media Shopping.