Utente:El Pampa/Sandbox: differenze tra le versioni

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*Superman decide di disimbottigliare la città di Kandor e trasferirla su [[Marte]], per la sicurezza dei suoi abitanti. Due settimane dopo sarà investita da un mars rover.
*Superman decide di disimbottigliare la città di Kandor e trasferirla su [[Marte]], per la sicurezza dei suoi abitanti. Due settimane dopo sarà investita da un mars rover.


Dopo dieci volumi, la serie si avvia alla sua drammatica conclusione: Superman, con i globuli rossi che scoppiano come [[gavettone|gavettoni]], si infila il vestito della prima [[comunione]] e affronta il terribile Solaris, un globo puntuto che ha trasformato il sole in una di quelle lampade a led che fanno venire il mal di testa. La lotta è eccitante come solo lo scontro tra una creatura invulnerabile e una sprovvista di arti o altro genere di parti mobili può essere, ma alla fine Superman prevale.<br />
Dopo dieci volumi, la serie si avvia alla sua drammatica conclusione: Superman, con i globuli rossi che scoppiano come [[gavettone|gavettoni]], si infila il vestito della prima [[comunione]] e affronta il terribile Solaris, un globo puntuto che ha trasformato il sole in una di quelle lampade a led che fanno venire il mal di testa. La lotta è eccitante come solo lo scontro tra una creatura invulnerabile e una sprovvista di arti o altro genere di parti mobili può essere, ma alla fine Superman prevale.

Tanto per cambiare, Solaris era solo un complice di Luthor, che è sfuggito alla sedia elettrica ingurgitando lo stesso cocktail assunto da Lois qualche numero prima e si presenta al Daily Planet in completo verde e viola, che sono tipo i colori sociali degli scienziati dotati di superforza.
Tanto per cambiare, Solaris era solo un complice di Luthor, che è sfuggito alla [[sedia elettrica]] ingurgitando lo stesso cocktail assunto da Lois qualche numero prima e si presenta al Daily Planet in completo verde e viola, che sono tipo i colori sociali degli scienziati dotati di superforza. Nel frattempo, con la consueta etica professionale Clark Kent ha appena finito di scrivere il proprio coccodrillo ed è stramazzato, ma si riprende e affronta Luthor. Non in corpo a corpo, perché questa mica è la zarrissima morte di Superman degli [[anni '90]], bensì con una [[pistola]]. L'arma rallenta solo il malvagio pelato, giusto il tempo di far finire l'effetto del siero: a quel punto Superman può eroicamente prendere a sberle un uomo normale.

Luthor è sconfitto, ma il Sole è ancora guasto e Superman ha ormai assunto un salutare colorito fluo: con le ultime forze rimaste, l'Uomo d'Acciaio si tuffa nell'astro, dove resterà in posa plastica per diecimila anni.


== All Star Batman e Robin ==
== All Star Batman e Robin ==

Versione delle 22:14, 6 set 2013

All Star Superman

All Star Superman è una serie in dodici lisergici volumi sulla morte di Superman. Ha ricevuto il premio Eisner perché malgrado il tema la trama è composta solo per l'80% da metafore cristologiche, caso unico nella storia editoriale dell'Uomo d'Acciaio.

Trama

Superman sta scortando una navicella in missione scientifica sul Sole, quando uno dei componenti si trasforma in un terrificante uomo bomba a base di impasto per la pizza e attacca il resto dell'equipaggio. Dopo un un corpo a corpo che la delicata matita di Frank Quitely ha reso come un lungo abbraccio imbarazzante, Superman lancia la viscosa minaccia sul Sole, dove detona irradiandolo con la forza di milioni di lettini abbronzanti.

Dietro l'attacco c'è Lex Luthor, cui sono spuntate le zampe di gallina. Malgrado con le sue finanze possa regalare un lifting all'intero emisfero, ha concluso che questo era il modo migliore per affrontare la crisi di mezza età. Gli effetti del suo piano malvagio vengono ben presto chiariti dal professor Quintum: l'overdose solare ha triplicato i poteri di Superman, rendendolo se possibile ancora più sgravo e noioso.
Ah, e gli è venuta la leucemia o qualcosa del genere.

Ora che ha eliminato qualsiasi parvenza di suspance dalle sue avventure, Superman si dedica a una serie di imprese sovrumane, in primis rivelare la sua vera identità a Lois Lane. Quest'attività occupa un intero volume, dato che la giornalista è il più grave caso della sindrome di Superman non è Clark Kent. Dopo averla finalmente convinta, l'Uomo del Domani alza il tiro cercando di rendere Lois, una donna che passa il suo tempo cadendo dal grattacielo del Daily Planet, un personaggio utile: le fa ingoiare i propri fluidi corporei donandole così i superpoteri.
Per una concatenazione di eventi che include dei Subterraneosauri (sentito omaggio alla Silver Age), Superman è costretto a contendersi Lois con due fascinosi energumeni metaumani che per motivi inspiegabili trovano irresistibile la sua insignificante fidanzata (sentito omaggio a Twilight). Alla fine Superman batte l'Ultrasfinge agli indovinelli e spezza un braccio a testa ai suoi rivali, ovvero Atlante, che è un alieno, e Sansone, che è un cronauta ebreo. Qui termina la parte sensata della storia.

A questo punto Grant Morrison inizia semplicemente a piazzare tutte le puttanate che la DC non gli lascerebbe scrivere in una serie regolare.

  • Jimmy Olsen diventa Doomsday.
  • Superman finisce nel Controverso, una dimensione parallela che suscita pareri discordanti, e ne fugge legato a un razzo, alla Willy il coyote.
  • Al suo ritorno, si trova sostituito da due kryptoniani vestiti da Capitan Ventosa, che hanno importato sulla Terra la moda delle mutande sopra i pantaloni.
  • Una squadra di microncologi kryptoniani sconfigge il cancro, presumibilmente prendendo le cellule tumorali a centre in faccia.
  • Superman decide di disimbottigliare la città di Kandor e trasferirla su Marte, per la sicurezza dei suoi abitanti. Due settimane dopo sarà investita da un mars rover.

Dopo dieci volumi, la serie si avvia alla sua drammatica conclusione: Superman, con i globuli rossi che scoppiano come gavettoni, si infila il vestito della prima comunione e affronta il terribile Solaris, un globo puntuto che ha trasformato il sole in una di quelle lampade a led che fanno venire il mal di testa. La lotta è eccitante come solo lo scontro tra una creatura invulnerabile e una sprovvista di arti o altro genere di parti mobili può essere, ma alla fine Superman prevale.

Tanto per cambiare, Solaris era solo un complice di Luthor, che è sfuggito alla sedia elettrica ingurgitando lo stesso cocktail assunto da Lois qualche numero prima e si presenta al Daily Planet in completo verde e viola, che sono tipo i colori sociali degli scienziati dotati di superforza. Nel frattempo, con la consueta etica professionale Clark Kent ha appena finito di scrivere il proprio coccodrillo ed è stramazzato, ma si riprende e affronta Luthor. Non in corpo a corpo, perché questa mica è la zarrissima morte di Superman degli anni '90, bensì con una pistola. L'arma rallenta solo il malvagio pelato, giusto il tempo di far finire l'effetto del siero: a quel punto Superman può eroicamente prendere a sberle un uomo normale.

Luthor è sconfitto, ma il Sole è ancora guasto e Superman ha ormai assunto un salutare colorito fluo: con le ultime forze rimaste, l'Uomo d'Acciaio si tuffa nell'astro, dove resterà in posa plastica per diecimila anni.

All Star Batman e Robin

All Star Batman e Robin era una sceneggiatura di Sin City cui Frank Miller ha cambiato i nomi. Inizialmente doveva occuparsi anche del lato grafico, ma la prospettiva di dover disegnare degli sfondi lo ha indotto a delegare i disegni a Jim Lee.

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