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== La ripugnante vita dell'acaro ==
== La ripugnante vita dell'acaro ==


L'acaro vive in posti schifosi, sporchi e senza servizi, nella trama delle lenzuola, nei tappeti, sulla nostra pelle, nei nostri abiti e persino dentro [[gatti di polvere]]. Si nutre di cose rivoltanti come sperma secco, forfora, pelle morta, caccole (e non le sue!) e ogni genere di schifo che si distacca dal nostro corpo. Quando la femmina, incinta dalla nascita, è abbastanza ingrassate con una dieta a base di pelle morta e palline dell'ombelico, viene divorata dall'interno dai suoi figli, parecchie femmine bisessuali e un maschio. Quest'ultimo ingravida le sorelle durante un orgia incestuosa, poi si suicida ingoiando il suo [[smegma]]. E le sorelle gli pisciano addosso.
L'acaro vive in posti schifosi, sporchi e senza servizi, nella trama delle lenzuola, nei tappeti, sulla nostra pelle, nei nostri abiti e persino dentro [[gatti di polvere]]. Si nutre di cose rivoltanti come sperma secco, forfora, pelle morta, caccole (e non le sue!) e ogni genere di schifo che si distacca dal nostro corpo. Quando la femmina, incinta dalla nascita, è abbastanza ingrassate con una dieta a base di pelle morta e palline dell'ombelico, viene divorata dall'interno dai suoi figli, parecchie femmine bisessuali e un maschio. Quest'ultimo ingravida le sorelle durante un orgia incestuosa, poi si suicida ingoiando il suo [[smegma]] mentre le sorelle gli pisciano addosso. Poi queste baldracche se ne vanno tranquille a zonzo sul tuo cuscino banchettando col cerume che ti cola dall'orecchio. Quando sono sazie scagazzano dove capita poi depongono le uova, probabilmente in mezzo alla merda. Poi magari uno di notte si gira e se la mangia, sempre se una di quelle zozze non glie la fa direttamente in bocca. Alla fine si schiudono le uova, dovunque esse siano e ecco un altro miliardo di acari pronto all'attacco.


{{Quote|Ommioddio! No... non posso continuare... non ce la faccio, mi viene da vomitare, troppo... troppo orrore...|[[Lazzaro Spallanzani]]}}
{{Quote|Ommioddio! No... non posso continuare... non ce la faccio, mi viene da vomitare, troppo... troppo orrore...|[[Lazzaro Spallanzani]]}}

Versione delle 00:16, 11 mag 2014

Per paraolimpiadi salto con polmone d'acciaio

Riciclaggio

Dicesi riciclaggio qualsiasi operazione atta a fare rientrare in circolazione qualsiasi scarto, ma non parliamo di politica. Il riciclaggio naturale, frutto della più o meno lenta decomposizione di materiale organico è detto ciclo della vita. Quello artificiale riciclo, se è molto veloce è detto triciclo. Il riciclaggio, a detta di eminenti tuttologi, è l'ultima possibilità per l'essere umano di sopravvivere a se stesso, quindi in pratica siamo fottuti. Da oltre due secoli l'uomo riversa nell'ambiente triliardaia di tonnellate giornaliere di materiali non biodegradabili, riveste pellicani con strati di greggio, riempie bottiglie di plastica con gli oceani e sostituisce l'erba con mozziconi di sigaretta. Le tracimanti discariche come Uganda e Campania non riescono più a contenere i rifiuti di sette miliardi di anime ingorde. Non si può più godere di un bel panorama senza incappare in un elemento di disturbo come può essere una lavatrice arrugginita in un boschetto fiorito o un albero in una valle di sacchetti della Coop. La crescita economica non può arrestarsi o moriremmo tutti, di conseguenza bisogna produrre oggetti che si spacchino sempre più velocemente, possibilmente prima della loro obsolescenza che deve essere anch'essa rapida. Il tutto deve essere rinchiuso in un minimo di quattro imballaggi di materiale diverso (meglio se composito). Il vero problema però è la mancanza di meterie prime senza le quali possiamo produrre solo un quinto di ciò che non ci serve. Come rimediare al guaio?

Divisone delle categorie

Il riciclo naturale

Il nostro pianeta rimescola ogni briciola che calde al suolo attraverso la complessa chimica dei batteri e dei succhi gastrici animali, inoltre ogni cosa che sta sopra al terreno prima o poi finirà sotto, grazie al lento ma inesorabile movimento arrotatorio della terra che rigira sotto sopra i continenti come una immensa betoniera, purtroppo è molto lento ma si pensa di poterne accelerare il movimento per inglobare più rifiuti nel sottosuolo anche se ancora non sappiamo come fare. La plastica purtroppo galleggia, sugli oceani concentrandosi in giganteschi gorghi. Purtroppo non esistono ancora esseri in grado di digerire plastica o miriàdi di altri composti sintetici prodotti dall'uomo. Aspettare il decadimento di tali sostanze, che in alcuni casi dura milioni di anni può essere una soluzione quindi dovremmo sbrigarci a trovare l'Elisir Vitae. Intanto cresce l'industria del pescato plastico praticata a riva e molto redditizia.

Riciclaggio artificiale

Il riciclaggio artificiale sembrava essere una buona soluzione, ma purtroppo non può funzionare, vediamo il perchè:

  1. Area improbabile: Un riciclaggio efficiente parte da un cittadino consapevole che si attiva per dividere correttamente i rifiuti, ma visto che il biologico puzza, i rifiuti plastici sono di migliaia di tipi di polimeri a volte non riciclabili che bisognerebbe conoscere a memoria e andrebbe pure lavata, i piatti di plastica che vanno nella carta, e il tetrapak che non sa dove cazzo metterlo, e i fazzoletti di carta che vanno nel biologico, e la roba elettronica che non l puoi mettere da nessuna parte, e le batterie che vanno nel bidone giallo che non c'è, e che la Madonna e Cristo vanno nel bidone della Caritas, nessuno ci capisce una fava, chi ci capisce non ne ha voglia e finisce tutto nell'indifferenziata.
  2. Zona dell'impossibile: Se i cittadini facessero il proprio dovere dovrebbero esistere flotte di camion "differenziati", non lo stesso camion che carica tutti i bidoni indiscriminatamente.
  3. Paese delle fiabe: Quand'anche tali mezzi svolgessero la loro funzione efficacemente dovrebbero scaricare il contenuto in varie discariche attrezzate, non tutte nella stessa fossa.
  4. Dimensione della marmotta che confeziona la cioccolata: Se incredibilmente fossero soddisfatti i primi tre punti bisognerebbe riciclare il materiale, ossia rimetterlo il ciclo attraverso strutture dedicate invece di disperdere il tutto nell'aere per mezzo di un termovalorizzatore.

Riciclaggio sporco

Trattandosi di pattume verrebbe da dire che un po' tutto il riciclaggio sia sporco eppure qui si intende una pratica molto diffusa che serve paradossalmente a ripulire denaro e beni di varia natura. Il riciclaggio sporco è l'unico riciclaggio efficiente, sempre attivo e altamente performante. Grazie a una serie di potenti lavatrici di marca IOR o altre famose marche svizzere tutte le vostre ricchezze torneranno come nuove, non importa se le consegnate sporche di fango, petrolio o sangue.

Body piercing estremo

Il body piercing estremo è l'ultima frontiera dell'

umano desiderio di unicità. Questa pratica è l'evoluzione dell'ormai superato Body Piercing. Il b.p.e. è molto più doloroso e quindi divertente. Ultimamente è molto in voga fra gli amanti del fetish e sadomaso, tra i satanisti, i punkabbestia e qualche altra ridicola sottocultura.

Si parte da orecchini in ghisa a forma di incudine in scala 1:1 appesi alglande, marchi a fuoco sotto i piedi, tatuaggi sulle pupille o sul fegato, fino ad arrivare a squarci rattoppati con corda di canapa o pezzi metallici impiantati sotto pelle con operazioni chirurgiche. Il b.p.e. è dunque un vero e proprio ritorno alla grande tradizione medievale praticata nelle segrete dei castelli con rinnovato entusiasmo e libertà di espressione.[sarcasmo necessario] Tutte quelle meravigliose torture che solo l'ingegno umano poteva concepire, ogni orrida storpiatura che un uomo poteva provocare a un suo simile si trasforma in moda e trascende il terrore che si è portata dietro per secoli trasformandolo nel desiderio di ognuno di essere abnormi.

Quando?

Sicuramente compiuti diciotto anni, ma si consiglia di aspettare il completo sviluppo fisico poiché per farsi, ad esempio inserire un polmone in un'anfora etrusca potrebbe dare problemi di respirazione una volta che il polmone continuasse a crescere. I b.p.e. IPiù quotati provocano una morte lentissima e dolorosa che si protrae addirittura per anni, molto ricercata negli ambienti sadomaso. Qualche amatore opta per modelli di b.p.e. a morte rapida. Qualsiasi scelta facciate, fatelo di giovedì. Il giovedì viene meglio.

Chi?

Chiunque sia provvisto di un corpo e in grado di sostenere indicibili sofferenze. Esisterebbe a dire una tecnica che permette di risparmiarsi almeno il dolore dell'operazione ma i puristi disdegnano queste pratiche artificiose. L'esperienza del B.P.E. va vissuta fino alla fine che in alcuni casi può essere molto rapida. Si ricordi di uno dei pionieri di questa filosofia, il primo che ebbe l'intuizione di farsi tagliare il pene. La genialata fu farselo tagliare a metà per il lungo e non a metà e basta come facevano gli altri stupidoni. Ebbe un grande successo e largo seguito ma siccome la sua era stata la prima operazione del genere (chissà perché...) il chirurgo non era molto ferrato. Mori pochi mesi dopo ma il suo gesto scagliò il B.D.P. direttamente nel futuro.

Dove?

Niente cliniche private, troppo care. Basta e avanza il macellaio sotto casa. Il massimo che rischiate è la gangrena che tuttavia circonderà il vostro nuovo b.p.e. con bellissime sfumature colorate. Si può scegliere praticamente qualsiasi parte del corpo, organi interni compresi. Il modello Lobotomy 2 consiste di un tondello in acciaio da inserire attraverso il cervello trapanando entrambi i lobi parietali. Alcuni gruppi tribali di Milano si dilettano collegando gli estremi del tondello a una batteria da auto. Gli ami da pesca con relativo galleggiante si posizionano solitamente in file ordinate sul torace o sulla schiena. [[File:Uomo con cassetto nella pancia [[File:Uomo con ancora nel petto [[File:Tette con rubinetto [[File:Ciccione con Cicciobello nella pancia [[File:Uomo appeso per il culo [[File:

Come?

Perchè?

Acaro

« La seconda cosa più rivoltante del mondo! »
(Chiunque su acaro.)
« Mioddio! Che schifo! Si mangia lo sperma! »
(Eva Henger su acaro.)

L'acaro è un insetto così brutto, così orripilante, così schifoso che turba profondamente chiunque lo veda. Fortunatamente non si vede. Per fortuna loro neanche gli acari si vedono perchè sono privi di occhi, se così non fosse l'intera specie sarebbe estinta. Questi parassiti vivono in ambienti orribili e in modo abbietto, per tali motivi sono stati scomunicati dalla Chiesa Cattolica e da molte altre religioni. Ci sono molti tipi di acari, così tanti che nessuno avrebbe voglia di elencarli tutti, figuriamoci scriverci un articolo! Di conseguenza ce ne sbatteremo le palle e, solo per amore di conoscenza, verrà illustrato un solo acaro inventato che però racchiude tutte le caratteristiche più aberranti di tutti gli acari.

La ripugnante vita dell'acaro

L'acaro vive in posti schifosi, sporchi e senza servizi, nella trama delle lenzuola, nei tappeti, sulla nostra pelle, nei nostri abiti e persino dentro gatti di polvere. Si nutre di cose rivoltanti come sperma secco, forfora, pelle morta, caccole (e non le sue!) e ogni genere di schifo che si distacca dal nostro corpo. Quando la femmina, incinta dalla nascita, è abbastanza ingrassate con una dieta a base di pelle morta e palline dell'ombelico, viene divorata dall'interno dai suoi figli, parecchie femmine bisessuali e un maschio. Quest'ultimo ingravida le sorelle durante un orgia incestuosa, poi si suicida ingoiando il suo smegma mentre le sorelle gli pisciano addosso. Poi queste baldracche se ne vanno tranquille a zonzo sul tuo cuscino banchettando col cerume che ti cola dall'orecchio. Quando sono sazie scagazzano dove capita poi depongono le uova, probabilmente in mezzo alla merda. Poi magari uno di notte si gira e se la mangia, sempre se una di quelle zozze non glie la fa direttamente in bocca. Alla fine si schiudono le uova, dovunque esse siano e ecco un altro miliardo di acari pronto all'attacco.

« Ommioddio! No... non posso continuare... non ce la faccio, mi viene da vomitare, troppo... troppo orrore... »

Con queste parole lo studio dell'acaro fu abbandonato per più di 200 anni.