Don Abbondio: differenze tra le versioni

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La prefazione che segnò il successo di questo libro è riportata, di seguito, integralmente. Successivamente, molti altri critici letterari si cimentarono nell'impresa, tra cui un cantante dell'underground milanese front man di una [[Dari|band musicale di altissimo livello]], nota non solo per la grande musicalità delle canzoni, ma anche per l'ottima poesia contenuta nei testi. Tuttavia, ogni tentativo fallì, e ovviamente, [[Nessuno]] riuscì a creare una prefazione degna dell'originale.
La prefazione che segnò il successo di questo libro è riportata, di seguito, integralmente. Successivamente, molti altri critici letterari si cimentarono nell'impresa, tra cui un cantante dell'underground milanese front man di una [[Dari|band musicale di altissimo livello]], nota non solo per la grande musicalità delle canzoni, ma anche per l'ottima poesia contenuta nei testi. Tuttavia, ogni tentativo fallì, e ovviamente, [[Nessuno]] riuscì a creare una prefazione degna dell'originale.


{{Citazione| Questo libro è una vera perla. Il mio amico Don Abbondio ha scritto questo testo proprio per te. Si, dico a te, che ti stai chiedendo come vincere quella scommessa che avevi fatto col tuo amico. Peccato, non la dovevi fare una scommessa del genere, hai tirato un po' troppo la corda. Ora come farai? Te lo stai chiedendo, vero? Sento il tuo campanello che suona, chi sarà mai? Forse è Fra Crisoforo, che ti viene a fare la predica; oppure è la [[Peste]], tu che dici? Ma non avere paura, questo libro risolverà tutti i tuoi problemi. Vai avanti e leggi con tutta la buona volontà. e vedrai che nè l'Innominato (che poi sarei io) nè [[Dio]] potranno farti nulla. Hai la mia benedizione, coraggio!|Dio|Dio| prefazione a Questo matrimonio non s'ha da fare, ovvero 1001 consigli per vincere una scomessa tra signorotti locali}}
{{Cit| Questo libro è una vera perla. Il mio amico Don Abbondio ha scritto questo testo proprio per te. Si, dico a te, che ti stai chiedendo come vincere quella scommessa che avevi fatto col tuo amico. Peccato, non la dovevi fare una scommessa del genere, hai tirato un po' troppo la corda. Ora come farai? Te lo stai chiedendo, vero? Sento il tuo campanello che suona, chi sarà mai? Forse è Fra Crisoforo, che ti viene a fare la predica; oppure è la [[Peste]], tu che dici? Ma non avere paura, questo libro risolverà tutti i tuoi problemi. Vai avanti e leggi con tutta la buona volontà. e vedrai che nè l'Innominato (che poi sarei io) nè [[Dio]] potranno farti nulla. Hai la mia benedizione, coraggio!|[[Dio|Dio]] su prefazione a Questo matrimonio non s'ha da fare, ovvero 1001 consigli per vincere una scomessa tra signorotti locali}}


==Voci Correlate==
==Voci Correlate==

Versione delle 09:42, 5 lug 2009

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« Don Abbondio! Chi era costui?  »
(Carneade su Don Abbondio)


La copertina del libro di Don Abbondio

Don Abbondio (1600 - vivente) non era nato con un cuor di leone [citazione necessaria]. Detto questo, che tra l'altro a nessuno importa, torniamo su quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno.


Vita

Don Abbondio è un prete vigliacco, fifone e, soprattutto, omertoso. Vive nella popolosa cittadina di *** piena di preti vigliacchi come lui, bravi (non molto alla fine), signorotti locali, assassini redenti, suore bastarde, una giovane coppia di ingenui contadini, Dio e, ovviamente, Paolo Bonolis.

Alcuni ritengono che Don Abbondio sia un personaggio immaginario, ma altri no. D'altronde, il Titanic è affondato nel 1912, e questo spiega in gran parte non solo la veridicità dell'esistenza di Don Abbondio, ma racconta esplicitamente tutta la storia della sua vita. In secondo luogo, Don Abbondio è tuttora ancora vivo, anche se si nasconde sotto altre sembianze per evitare le orde di giornalisti che gli chiederebbero la verità riguardo la sua esistenza.

In verità, neanche lui sa se esiste o meno. O forse sì.

Il Successo

Don Abbondio viene conosciuto dai più solo nel 1753 o giù di lì, quando pubblica il suo best-seller "Questo matrimonio non s'ha da fare, ovvero 1001 consigli per vincere una scommessa tra signorotti locali". Questo libro, venduto in un primo momento nell'edizione a copertina rigida, e solo nel 1767 nell'edizione TEA, è ormai classificato come uno dei migliori libri dell'epoca. Subito il libro vendette qualcosa come la cifra assurda di 65 copie solo nel primo anno, facendo vincere a Don Abbondio il Premio Strega 1753. Molti critici adducono il motivo del successo a due fattori:

  • Il primo, di natura economica, era la facilità con cui era possibile reperire il libro. Esso costava solamente 4 zecchini d'oro ed era distribuito in qualsiasi negozio: librerie, mediaworld, discoteche, Pakistano che per strada tenta di venderti le rose e anche nel famoso Forno delle Grucce.
  • La seconda motivazione è di natura letteraria: la prefazione del libro era infatti scritta da Dio, e questo è un tutto dire.


Questo matrimonio non s'ha da fare, ovvero 1001 consigli per vincere una scommessa tra signorotti locali

La prefazione che segnò il successo di questo libro è riportata, di seguito, integralmente. Successivamente, molti altri critici letterari si cimentarono nell'impresa, tra cui un cantante dell'underground milanese front man di una band musicale di altissimo livello, nota non solo per la grande musicalità delle canzoni, ma anche per l'ottima poesia contenuta nei testi. Tuttavia, ogni tentativo fallì, e ovviamente, Nessuno riuscì a creare una prefazione degna dell'originale.

«  Questo libro è una vera perla. Il mio amico Don Abbondio ha scritto questo testo proprio per te. Si, dico a te, che ti stai chiedendo come vincere quella scommessa che avevi fatto col tuo amico. Peccato, non la dovevi fare una scommessa del genere, hai tirato un po' troppo la corda. Ora come farai? Te lo stai chiedendo, vero? Sento il tuo campanello che suona, chi sarà mai? Forse è Fra Crisoforo, che ti viene a fare la predica; oppure è la Peste, tu che dici? Ma non avere paura, questo libro risolverà tutti i tuoi problemi. Vai avanti e leggi con tutta la buona volontà. e vedrai che nè l'Innominato (che poi sarei io) nè Dio potranno farti nulla. Hai la mia benedizione, coraggio! »
(Dio su prefazione a Questo matrimonio non s'ha da fare, ovvero 1001 consigli per vincere una scomessa tra signorotti locali)

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