Utente:Maxped/Sandbox2: differenze tra le versioni

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Un giorno ch si era svegliato male Gelli sbagliò clamorosamente una soffiata alla finanza che finì per perquisire una delle sue ville. Li trovarono una parte della lista dei massoni
Un giorno ch si era svegliato male Gelli sbagliò clamorosamente una soffiata alla finanza che finì per perquisire una delle sue ville. Li trovarono una parte della lista dei massoni
Licio scappò in [[Svizzera]], fu arrestato mentre cercava di estrarre una banconota da 500.000 dollari da un Bancomat a Ginevra, fu rinchiuso nella banca centrale di Lugano. Riuscì ad evadere coprendo gli occhi delle guardie giurate con banconote di grosso taglio. Dal Sudamerica organizzò la sua ultima cena coi compagni muratori. Con la simbolica mazzata nei coglioni e bastone rovente nel culo i confratelli gli fecero capire che egli stesso doveva agire da capro espiatorio. Licio si costituì e come da programma gli furono imputati i più gravi capi d'accusa. Depistaggio aggravato a [[Cogne]], la morte di [[Calvi]], la morte di [[Sindona]], la non morte di Fassino, la nascita di Berlusconi, bancarotta fraudolenta, atti osceni in luogo pubblico, la vicenda Gladio, il caso Ustica, la diga del Vajont, i rapimenti alieni, il genocidio in Ruanda. Sembra addirittura che sia starò lui a divertirsi con la lancia a punzecchiare il costato di nostro signore [[Gesù]].
Licio scappò in [[Svizzera]], fu arrestato mentre cercava di estrarre una banconota da 500.000 dollari da un Bancomat a Ginevra, fu rinchiuso nella banca centrale di Lugano. Riuscì ad evadere coprendo gli occhi delle guardie giurate con banconote di grosso taglio. Dal Sudamerica organizzò la sua ultima cena coi compagni muratori. Alla cerimonia c 'erano tutti iconfratelli: [[Gervaso]], [[Cicchitto]], Con la simbolica mazzata nei coglioni e bastone rovente nel culo i confratelli gli fecero capire che egli stesso doveva agire da capro espiatorio. Licio si costituì e come da programma gli furono imputati i più gravi capi d'accusa. Depistaggio aggravato a [[Cogne]], la morte di [[Calvi]], la morte di [[Sindona]], la non morte di Fassino, la nascita di Berlusconi, bancarotta fraudolenta, atti osceni in luogo pubblico, la vicenda Gladio, il caso Ustica, la diga del Vajont, i rapimenti alieni, il genocidio in Ruanda. Sembra addirittura che sia starò lui a divertirsi con la lancia a punzecchiare il costato di nostro signore [[Gesù]].


Considerata però la sua credibilità l giudice lo lasciò libero sulla parola. Fuggi nuovamente.
Considerata però la sua credibilità l giudice lo lasciò libero sulla parola. Fuggi nuovamente.

Versione delle 18:50, 14 feb 2012

MASSO, MASSO, MASSO!
Se sei giunto qui hai automaticamente e spontaneamente aderito (per sempre, e sempre, e sempre) alla Loggia Propaganda Due, con la tessera 1816. Il Grande Architetto ti dà il benvenuto.
È quindi inutile, o confratello, che io ti spieghi il perché di questa immagine a lato.



Licio Gelli alias Fantomas alias "il Venerabile", alias Silias Trilias, alias Arsenico, alias Mata Hari, alias Alias è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi collezionisti di crimini della storia di Talia, nonché di una collezione di cazzi altrui chiamata dei 500 che terrorizza molti potenti. Questa lista di aberrazioni protegge Licio dalla gogna, dalla flagellazione e dalla crocifissione in pubblico. Il Camaleonte agisce indisturbato da secoli per portare a termine il suo piano: mettere in ginocchio la nostra terra. Qualcuno lo avverta che non c'è assolutamente bisogno del suo aiuto. Il coerente Licio fu fascista, Nazista, Partigiano, spia, guardia svizzera, truffatore, Franchista, ebreo, falsario, cristiano, latitante, bombarolo doppiogiochista, Massone, ladro, integralista islamico, sequestratore, giornalista, giacobino, faccendiere, mafioso, hashishin, ciabattino, carbonaro, fariseo, terrorista, prostituta, golpista, baro, mugnaio, evasore, vasaio ed evaso. Con questo curriculum non ci si stupisca se dominò la politica Italiana e ancora la domina dalla sua villa.

Un borghese piccolo, piccolo

Fin da bambino Licio si rivelò un infido vermiciattolo. Mamma Maria gli aveva regalato un taccuino e un lapis per disegnare ma il malandrino lo usava per prendere nota di ogni cosa gli capitava intorno. Scriveva meticolosamente quanta fecola il babbo mugnaio usava per allungare la farina o quante volte la mamma si metteva a pecorella per pagare il lattaio, quanti spiccioli il nonno rubava dal vasetto nella credenza e quante pippe si faceva il fratello. A cinque anni a furia di ricatti era già il capofamiglia e si era messo da parte già un discreto gruzzolo. In quinta elementare fu promosso con 10 e lode senza mai aprire un libro. Fece picchiare la maestra reticente più volte da due bulli dell'IPSIA che aveva a libro paga e mandò al suo posto suo fratello che era un secchione. Alle medie minacciò gli esaminatori con autobombe puzzolenti passando brillantemente gli esami. Ebbe in gioventù alcuni problemi di salute perchè era così falso da mentire anche al suo dottore sui sintomi delle malattie.

Il periodo Franchista, fascista, la botta di culo e infine...partigiano!?!

Gelli venuto a conoscenza della guerra civile in Spagna non volle perdere l'occasione di massacrare un po' di civili indifesi e si unì ai Franchisti. Proprio in Spagna perse in battaglia il fratello maggiore Raffaello. Non andò a cercarlo, anche perchè la morte della tartaruga Ninja si rivelô una parziale tragedia. Licio non sapeva più chi mandare al suo posto all'università ma avrebbe ereditato anche la sua metà. Tornato in Italia frequentò tutte le lezioni non capendo niente. L'unica cosa che continuava a fare era scrivere su quel fottuto taccuino: misura delle scarpe, marca delle sigarette, numero di sopracciglia, amanti, modelli di soprammobili sulla credenza, ogni cosa era annotata su professori e alunni. Era temuto ed evitato da tutti, era intoccabile. Proprio questa meticolosità ossessiva fu notata dal Partito Fascista che lo incaricò di trasportare tesoro di re Pietro II di Jugoslavia: 60 tonnellate di lingotti d'oro, 2 di monete antiche, 6 milioni di dollari, 2 milioni di sterline, la piramide di Keope, tre Gioconde originali, una rarissima figurina di Gigi Riva e un pacchetto di Vigorsol. Nel 1947 Licio restituì il tesoro

Gerarca : Ah, ecco il camerata Gelli! Allora...vediamo, c'è tutto?...le monete, i 6 milioni, quadri ok, la figiu...Ehem...Gelli!
Licio Gelli : Si?
Gerarca : Dove sono le Vigorsol, Gelli? Dove sono le fottute Vigorsol?
Licio Gelli : Le ha rubate lui!

Gelli spara a un soldato a caso.

Gerarca : Guardi Gelli che quello era il mio sergente
Licio Gelli : Oh, uh? Ah, no...è stato questo!

Gelli spara a un altro soldato.

Gerarca : Senta Gelli, mancherebbero anche 20 tonnellate di lingotti d'oro...
Licio Gelli : Eh? Ah! È stato...

Gelli si volta ma sono fuggiti tutti. Messo alle strette Gelli estrae una foto del gerarca mentre succhia un alluce della Ciano e minaccia di mostrarla al Duce.


Dopo questo episodio la sua carriera ebbe un'impennata. Gelli passò da ufficiale a generale, a gerarca e infine Duce. Intanto giunse notizia che i Nazisti ne stessero prendendo a vagonate e Gelli si trasformò in partigiano. Grazie al suo taccuino fece strage dei suoi ex camerati. Il compagno Licio facendo il triplo gioco con partigiani, fascisti e la CIA si divertì come un bambino. Seguendo le sue informazioni un gruppo di partigiani rapì il Dalai Lama e un'armata di giovani Balilla finì in un pozzo a rasoio. La CIA seguendo un suo piano a lungo termine suggerì a Bush di schiantare le torri Gemelle e dare la colpa a Bin Laden. Fece la spia per mezzo mondo e il suo taccuino arrivò a pesare oltre13 chili.

A quel punto Licio era un po' stanco...

...così con una manciata di lingotti si comprò la Permaflex. Anche qui però era sempre un viavai di trafficanti, vescovi, generali, politici, mafiosi e anche qualche operaio che fabbricava materassi. Dopo una breve esperienza da portaborse per la DC all'ufficio "truffe e ricatti", Licio decise di mettersi in proprio. Non sapendo fare un cazzo di niente gli venne in mente di entrare in una Loggia Massonica, ossia un posto in cui si incontrano uomini ricchi vestiti da muratori di lusso che fanno strani gesti e hanno una braga più corta dell'altra, scelse la famigerata P2. Quivi conobbe famosi compagni di merende come l'assassino Vittorio Emanue II, il mafioso Fabrizio Cicchitto, la rotoballa Maurizio costanzo e addirittura il tormentone del crimine voi sapete chi. Protetto al suo interno elaborò il piano di rinascita democratica che era in realtà un ingegnoso piano per far credere a tutti di voler migliorare il mondo mentre mentre mi preparo a farmi gli stracazzi miei in eterno. Per la verità in quel periodo Gelli non concluse un gran che: tentò un golpe, combinò qualche casino con Gladio, diventò Gran Maestro della Loggia, depistò le indagini sulla strage di Bologna, fece fallire il Banco Ambrosiano e diede fuoco a due chiese all'ora di messa per conto di amici Sionisti. Per questi ed altri meriti Gelli fu creato conte sul cognome dall'ex re Umberto II d'Italia con Regie Lettere Patenti di concessione del 10 luglio 1980[7]. Gli venne concesso altresì il seguente stemma: "trinciato, alla catena d'oro sulla partizione; di rosso all'elmo piumato d'oro; d'azzurro alla croce latina d'oro, accompagnato da tre stelle d'argento a quattro raggi, male ordinate" con il motto "Faccio il finocchio col culo degli altri".

Un fastidioso contrattempo

Un giorno ch si era svegliato male Gelli sbagliò clamorosamente una soffiata alla finanza che finì per perquisire una delle sue ville. Li trovarono una parte della lista dei massoni Licio scappò in Svizzera, fu arrestato mentre cercava di estrarre una banconota da 500.000 dollari da un Bancomat a Ginevra, fu rinchiuso nella banca centrale di Lugano. Riuscì ad evadere coprendo gli occhi delle guardie giurate con banconote di grosso taglio. Dal Sudamerica organizzò la sua ultima cena coi compagni muratori. Alla cerimonia c 'erano tutti iconfratelli: Gervaso, Cicchitto, Con la simbolica mazzata nei coglioni e bastone rovente nel culo i confratelli gli fecero capire che egli stesso doveva agire da capro espiatorio. Licio si costituì e come da programma gli furono imputati i più gravi capi d'accusa. Depistaggio aggravato a Cogne, la morte di Calvi, la morte di Sindona, la non morte di Fassino, la nascita di Berlusconi, bancarotta fraudolenta, atti osceni in luogo pubblico, la vicenda Gladio, il caso Ustica, la diga del Vajont, i rapimenti alieni, il genocidio in Ruanda. Sembra addirittura che sia starò lui a divertirsi con la lancia a punzecchiare il costato di nostro signore Gesù.

Considerata però la sua credibilità l giudice lo lasciò libero sulla parola. Fuggi nuovamente.

Gran finale

« Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa.  »
(Licio Gelli su Italia odierna)
« Beh, ottimo lavoro, idiota! Potevi dirlo che sei analfabeta! »
(All together! su Licio Gelli)

Ora il vecchio infame paga le sue malefatte agli arresti domiciliari. Licio però possiede 46 ville sparse in ogni parte del globo. Quindi è come se fosse libero. Le brutte notizie non vengono mai da sole. Gelli ha anche cinque figli, tutti esperti in arte muratoria. Io ho un po' paura. Se a qualcuno può interessare Licio tiene i famosi lingotti grattati al Duce nelle fioriere di villa. Il problema è però attraversare la tenuta. Due settimane di viaggio vi separano dal tesoro ma dovrete farvi strada tra mille insidie come cardinali randagi, attraverserete la palude dei ministri cannibali, il bosco dei generali assassini e per finire il temibile fossati con gli squali dell'alta finanza.