Tommaso Campanella: differenze tra le versioni
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Nacque a Stilo il 5 settembre 1568; morì a [[Parigi]] il 21 maggio 1639, strepitando come un pazzo che sarebbe resuscitato di lì a tre giorni. Stiamo ancora aspettando. |
Nacque a Stilo il 5 settembre 1568; morì a [[Parigi]] il 21 maggio 1639, strepitando come un pazzo che sarebbe resuscitato di lì a tre giorni. Stiamo ancora aspettando. |
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[[Categoria:Filosofi]] |
Versione delle 19:26, 6 dic 2010
Tommaso Campanella è stato uno dei tanti calabresi nati nel corso dei secoli. I filosofi lo ricordano perché fu un filosofo. I naturalisti lo ricordano perché fu un naturalista. I calabresi lo ricordano perché... Caspita, una volta tanto che un calabrese diventa famoso vale la pena di ricordarlo. I malati di alzheimer non lo ricordano affatto.
Davanti a chi si faceva beffe di lui, si disse un profeta. Quando gli mostrarono la croce, si disse filosofo. Quando gli ricordarono di Giordano Bruno, si disse galletta di mais. E nessuno ebbe da ridire.
Le sue opere principali sono una versione della Bibbia dove aveva sostituito il suo nome a quello di Gesù, la Metafisica, la Città del Sole. In particolare la Città del Sole divenne il libro più letto dagli analfabeti dell'epoca.
Nacque a Stilo il 5 settembre 1568; morì a Parigi il 21 maggio 1639, strepitando come un pazzo che sarebbe resuscitato di lì a tre giorni. Stiamo ancora aspettando.