Alcibiade: differenze tra le versioni

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Fin da piccolo i genitori gli tramandarono i valori fondamentali di un essere umano, quali lealtà, [[modestia]], generosità, [[coerenza]], [[altruismo]], l'amore per la filosofia e la moderazione. Purtroppo però il giovane Alcibiade trascorreva molto tempo nella casa di [[Pericle]], che poi diventerà il suo tutor [[Cepu]], e dimenticò ben presto i sani e giusti valori ascoltati di sfuggita dai genitori.
Fin da piccolo i genitori gli tramandarono i valori fondamentali di un essere umano, quali lealtà, [[modestia]], generosità, [[coerenza]], [[altruismo]], l'amore per la filosofia e la moderazione. Purtroppo però il giovane Alcibiade trascorreva molto tempo nella casa di [[Pericle]], che poi diventerà il suo tutor [[Cepu]], e dimenticò ben presto i sani e giusti valori ascoltati di sfuggita dai genitori.


Quando il padre naturale morì in modo del tutto casuale e non intenzionale, ossia per [[omicidio]], Alcibiade ereditò tutte le sue ricchezze accumulate non si sa come in felici anni di duro lavoro e di oneste attività commerciali, con le quali si comprò il [[Wii]], un [[pettine]], e un posto in politica.
Quando il padre naturale morì in modo del tutto casuale e non intenzionale, ossia per [[omicidio]], Alcibiade ereditò tutte le sue ricchezze accumulate non si sa come in felici anni di [[Sesso|duro lavoro]] e di [[Racket|oneste attività commerciali]], con le quali si comprò il [[Wii]], un [[pettine]], e un posto in politica.


Alla morte di Pericle, Alcibiade divenne a tutti gli effetti il presidente del [[Partito Democratico]], il che spiega parzialmente i suoi recenti risultati. Fu anche un allievo di [[Socrate]], dal quale apprese e dimenticò presto altri importanti valori.
Alla morte di Pericle, Alcibiade divenne a tutti gli effetti il presidente del [[Partito Democratico]], il che spiega parzialmente i suoi recenti risultati. Fu anche un allievo di [[Socrate]], dal quale apprese e dimenticò presto altri importanti valori.

Versione delle 11:42, 17 giu 2011

Busto di quel gran fusto di Alcibiade.
« Alcibiade ha mutilato le erme, dobbiamo annullare la nostra costosissima spedizione in Sicilia per cui abbiamo lavorato tutti questi anni e richiamarlo in patria. »
(Un esperto ed intelligente politico greco dell'epoca su Alcibiade)
« La vera libertà è nata solo ad Atene, grazie alla democrazia! »
(Alcibiade in un discorso a Sparta)
« La democrazia è una cagata pazzesca! »
(Alcibiade due secondi dopo)

Alcibiade, in greco Βιδήλλω, (Atene, 29 febbraio 045, † Vancouver 2010) è uno dei tanti personaggi greci, famoso per la sua partecipazione nella guerra contro Atene. Scusate, volevo dire Sparta.

Vita, Morte e Miracoli

Biografia

Alcibiade nella sua stanzetta disordinata.

Membro a tutti gli effetti della razza umana, nacque da due genitori: il padre Κλίνικα era un discendente del noto Aiace, attore di soap opera famoso per aver recitato nell'Iliade, antenato dal quale però non ereditò alcuna caratteristica psicosomatica. La madre, Αμυκινα, era una baldracca.

Fin da piccolo i genitori gli tramandarono i valori fondamentali di un essere umano, quali lealtà, modestia, generosità, coerenza, altruismo, l'amore per la filosofia e la moderazione. Purtroppo però il giovane Alcibiade trascorreva molto tempo nella casa di Pericle, che poi diventerà il suo tutor Cepu, e dimenticò ben presto i sani e giusti valori ascoltati di sfuggita dai genitori.

Quando il padre naturale morì in modo del tutto casuale e non intenzionale, ossia per omicidio, Alcibiade ereditò tutte le sue ricchezze accumulate non si sa come in felici anni di duro lavoro e di oneste attività commerciali, con le quali si comprò il Wii, un pettine, e un posto in politica.

Alla morte di Pericle, Alcibiade divenne a tutti gli effetti il presidente del Partito Democratico, il che spiega parzialmente i suoi recenti risultati. Fu anche un allievo di Socrate, dal quale apprese e dimenticò presto altri importanti valori.

Durante la Guerra del Peloponneso

L'Erma del delitto: sorge spontaneo domandarsi perché avesse così tante donne...

Strategia Militare

Inizialmente amico di Sparta, non perse occasione di dimostrare loro il suo affetto quando nel 41? fu messo a capo della spedizione in Trinacria per annientare gli Spartani, vedendovi anche una propizia occasione per realizzare il suo piccolo sogno nel cassetto del comodino che lo animava fin da piccolo: ovvero conquistare il mondo e sottomettere definitivamente le scimmie.

Avventure ed Imprese Ero(t)iche

Tuttavia la notte prima della partenza, mentre si stava divertendo con le sue amiche gentilmente offerte dagli amici a cui dava gli appalti pubblici, fu accusato di aver stuprato le erme (provocatorie statue del dio Ermes) e di aver osato penetrare i Misteri Eleusini.

« Me ne sbatto! »
(Alcibiade su precedenti accuse)

Come facilmente intuibile Alcibiade partì ugualmente (contento lui). Appena giunse in Sicilia fu però costretto a ritornare in patria per essere giustiziato. Alcibiade, che non stava nella pelle all'idea di essere infilzato, corse subito a casa a dirlo alla mamma, ma per strada si fermò a fare rifornimento a Sparta, e ci si fermò per parecchio. Da lì si vendicò di amici e parenti Ateniesi coordinando più o meno bene le mosse Spartane contro Atene. Dopo un po' di tempo si stancò dei suoi nuovi giocattoli a Sparta e ritornò ad Atene, dove fu immediatamente e meritatamente nominato generale dell'esercito nell'Ellesponto, ma dopo appena un paio di sconfitte i lunatici Ateniesi gli tolsero il comando ed egli si ritirò a vita privata nel Cheroneso, nella sua villa con campo da golf da cui poteva guardare tranquillamente gli scontri mentre si scolava una birretta. Fu così considerato eroe di Sparta Atene per tutta l'eternità.

Morte

Non contento della sua vita, si diede la zappa sui piedi andando in Persia ad appoggiare le lotte contro Sparta, che era allora alleata dei Persiani, che uccisero Alcibiade, che uccise il macellaio, che uccise il toro, che bevve l'acqua, che spense il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto, che si mangiò il topo, che al mercato mio padre comprò.

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