Discorso mussoliniano

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libertina.
(Rimpallato da Discorsi mussoliniani)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

I discorsi fatti da Mussolini sono famosi per non avere alcun legame tra ogni periodo visto che la sintassi dei casi si può trovare unendo le vocali come se fossero i puntini della settimana enigmistica.


Benny solitamente osava pareggiarsi al Papa, ma ammettiamolo, il nostro Papa ha più classe: solitamente si vedeva un cappellino da montanaro avvicinarsi al cornicione del balcone, ma poi ci saliva su e si poteva scorgere un nano/bambino/scricciolo/signore dalle gambe mozze… Quest’essere

Il Duce mentre dirige il traffico.

si agitava un po’…un po’ tanto…molto…va bene, sembrava in preda alle convulsioni. Sempre quando finiva, ormai esausto e attaccato al rianimatore urlava<< Io lo voglio Dio lo vuole>>. E la folla, ormai incapace di intendere e di volere dai tre giorni di discorso per ringraziarlo urlava parole a random.


Il duce prima di fare il suo Angelus si allenava a esortare le pedine nere di Risiko alla battaglia. Dopo la partita, eccitato dalla vittoria, si faceva incoronare Re del mondo, afferrava lo scettro, e infine, ancora esaltato, dopo che il suo segretario aveva riscaldato un po’ la folla, spalancava la porta dandogli un calcio e incominciava il suo attesissimo discorso:


« Latte, uova, zafferano, patate…Ma cazzo questo non è il foglio del discorso, datemelo subito…avanti, avanti!...Come? Il microfono è acceso? Spegnilo subito ti farò lapidare avanti portatemi della piet...

Ehm, Ehm. Combattenti di terra, di mare e dell’aria.

Oggi è un giorno rigoglioso e felice il quale sorride al popolo italiano in particolar modo a me, il vostro Gesù salvatore sceso in terra per ripulire il mondo dalla feccia umana, e inizierò da te, si esatto tu, proprio tu, che ti trovi alla cinquantaduesima riga e alla settantacinquesima colonna, tu emigrato bastardo, scommetto che vieni da Napoli, avanti portatemi uno dei cinque fucili che la nazione è riuscita a comprarsi perché farò un po’ di sana e pura rappresaglia »
(Mussolini)
« PUMM... »
(fucile del Duce)
« Popolo adoratemi sono riuscito a farlo fuori usando soli due caricatori, avanti un po’ di vita »
(Mussolini)
« Cri...Cri...Cri »
(Rumore di cicale in amore)
« Vecchie scarpe fetenti e traditrici vi farò crocifiggere tutti dal primo all’ultimo dalle vostre mogli »
(Mussolini)
« Evviva il duce! Per la patria! Dio salvi la Regina! Evviva »
(popolo)
«  Chi ha parlato? Chi cazzo ha parlato? Chi è quel lurido stronzo comunista checca e pompinaro che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno eh? Sarà stata la fatina buona del cazzo, vi ammazzo a forza di ginnastica, vi faccio venire i muscoli al buco del culo, che ci potete succhiare il latte senza cannuccia! Chi è stato? Chi ha detto questa puttanata? Avanti voglio il nome, il cognome e i testicoli di quel bastardo che ha detto questa eresia!

A eccoti…Allora, sei stato per caso tu brutto stronzo? Brutto sacco di merda scommetto che sei stato tu!.... No, no, non parlare, sta zitto e lascia credere di essere stupido, invece di parlare e darmene la certezza. Legatelo a una biga. Allora non sono qui a smacchiare i giaguari, io sono venuto qui per dirvi un’unica, categorica, irrinunciabile, incassata, ignifuga, lignea parola….ma?....lignea?....chi ha scritto questo discorso? Ah sei tu la merda che ha scritto tutte queste stronzate, cos’è mi prendi per il culo? Devo impormi? Essia! Portatemi il trinciapolli e tu porgimi i tuoi organi vitali.

Comunque, dove ero rimasto…Ah sì, un’unica categorica, libera parola »
(Mussolini)
L'arresto di uno dei più fidati scagnozzi di Benito

(Attimo di souspance)

« Atmosfera grazie »
(Mussolini)

Rullo di tamburo

« VINCERE »
(Mussolini)

(Folla ingiubile)

« aspettate, aspettate ora arriva il meglio sentite, sentite…. E VINCEREMO, Io lo voglio Dio lo vuole »
(Mussolini)

(Folla irresistibilmente arrapata)

« grazie, grazie siete un pubblico meraviglioso, sarò qui fino a giovedì, viva Roma!, Viva l’Italia! Perché l’Italia ce la può farea parte Napoli »
(Mussolini)

Un altro discorso

Mussolini si cimenta in una perfetta imitazione di Lino Banfi

« Italièni, cittèdini, l'ora è scocchèta! La situazione è ingarbuglièta! La politica mondièle... (pausa a effetto) è una stronzèta! Domenica... un solo grido ci deve unire...VINCERE! E vinceremo! »
(Mussolini)
« L'ora delle decisioni irrevocabili è stata revocata! »
(Mussolini)
« Ora che abbiamo fatto l'Italia, dobbiamo farci le italiane! »
(Mussolini oppure il suo degno erede)

Il popolo acclama

« Spezzeremo le reni alla Grecia e romperemo il culo alle greche! Eia eia alalà! »
(Mussolini)
« Noi tireremo diritto sino alla prossima curva! »
(Mussolini)
« Se avanzo seguitemi, se indietreggio non fate scherzi! »
(Mussolini)
« Credere, obbedire, trombare! »
(Mussolini)

Il popolo in tripudio!

« I francesi, un popolo di froci minati dalla sifilide, dall'alcool e dai giornalisti! Dio stramaledica gli inglesi!!! I miei treni sono sempre in fottutissimo orario cazzo!!! »
(Mussolini)

Il popolo inneggia con cori da stadio al Duce.

Voci Correlate