Darksiders II

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Darksiders 2: Morte Vive[1] è videogioco sviluppato dalla famosissima Vigil Games, creatrice di capolavori come il primo Darksiders e... ... ...hem... ... ...c'era quello lì... ... ...ah no quello è della Ubisoft... ... ...coso, come si chiama... ... ...vabbè anche solo il primo Darksiders non è cosa da poco, e publicato da THQ, che poi è fallita[2].

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

In questo secondo capitolo impersoneremo il fratello metallaro di Guerra, Morte, che deve salvare suo fratello dopo quella Apocalisse che ha fatto sulla Terra. Per salvarlo deve arrivare all'Albero della Vita e far resuscitare l'umanità, ma Padre Corvo, colui che doveva portarcelo, gli regala un bellissimo tatuaggio verde fosforescente a forma di tumore e un vaffanculo spedendolo nelle Terre della Forgia, posto abitato da armadi alti sette metri e larghi quattro che, per qualche motivo, decidono di aiutarlo. Dopo aver riattaccato il gas e l'acqua calda alla loro città/tempio/forgia, Morte libera la strada per l'albero sconfiggendo un robot gigante di pietra che all'inizio doveva aiutarlo, ma che poi è stato corrotto e bla bla bla. Arrivato all'albero si scopre che tutto questo è stato inutile, visto che ora deve andare nel Regno dei Morti per trovare il Pozzo delle Anime. Dopo aver battuto il campione di un'arena, trovato tre servitori del re dei morti e essersi rotto le palle un bel po' ottiene l'accesso al pozzo delle anime e... scopre che anche tutto questo è stato inutile, visto che il fantasma del vecchio che aveva ucciso all'inizio del gioco gli dice che gli servono due chiavi per accedere al vero pozzo. Le chiavi sono una a Luce Perduta e una a Pietra Nera. A Luce Perduta viene spedito nella cittadella dove un Cupido obeso e pelato gli rivela che la chiave era in possesso fin dall'inizio del tipo che l'aveva mandato nella cittadella stessa. Morte, ormai stufo di tutte le prese per il culo, sbudella l'arconte e prende la prima chiave. Recupera anche la seconda a Pietra Nera, dopo essere tornato in dietro nel tempo e aver battuto Samael che aveva aiutato molto spontaneamente Guerra nel gioco precedente, e va al pozzo delle anime. Lì uccide suo fratello Absalom, la vera causa di tutto e si butta nel pozzo. Cosa avrà scelto, la salvezza di Guerra o dell'umanità? Lo saprete nel prossimo capitolo, perchè avete giocato trenta ore e non avete concluso un cazzo.

La trama è finita, leggete in pace.


Gameplay

Il gameplay è molto innovativo, soprattutto nelle fasi di combattimento, quando ci si sposta nel mondo di gioco e negli enigmi, sempre originali e molto complicati[3].

Il gioco prende meccaniche tipiche degli RPG,

aggiungendo novità rispetto al capitolo precedente. C'è l'introduzione degli oggetti da raccogliere, ma uno più inutile dell'altro, visto che ne troveremo qualcosa decente all'inizio e poi solo spazzatura per il resto del gioco. Tra questi ci sono poi degli oggetti molto rari detti "posseduti" che possono essere potenziati distruggendo altri oggetti, ma tanto non ne troverai mai.

Note

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  1. ^ Capito il gioco di parole? Divertente vero?
  2. ^ Un caso?
  3. ^ Cazzata!