D di Domodossola

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« D come Domodossola? »
« Non c'èèèèèèèè! è! à! »
(Mike Bongiorno su D di Domodossola)
« Ne abbiamo 84! Eheheheheheheheheh! »
(Enrico Papi su D di Domodossola)
« Ci sono anch'io, ignoranti! »
(Dormelletto su D di Domodossola)


Le origini

Mike vide che ciò era giusto.

In principio, Mike creò l' alfabeto e vide che ciò era giusto. Poi creò una ruota colorata e una lavagna gigante luminosa. E infine diede un nome a tutte le cose, agli animali, alle piante e alle metropoli e vide che ciò era giusto. Ma quando il gioco della vita ebbe inizio, si accorse che l' umanità non era in grado di farsi capire alla Ruota della Fortuna e simili, così diede le iniziali a ogni nome, soprattutto appartenenti a luoghi come città e dintorni. E quando vide che ciò era giusto si rotolò nel fango come un maiale e si accorse che alcune lettere non combaciavano con luogo alcuno, perché tali luoghi erano troppo distanti dai grandi centri urbani e quindi troppo difficili da ricordare per l' uomo medio. Così diede vita a un luogo remoto ma non troppo, popolato ma non saturo e inutile ma non per questo da buttare, chiamato Domodossola. Mike vide che questo nome era facile da assimilare per l' italiano medio e che ciò era giusto.


La rivolta

Effetti devastanti della D.

Ora che tutti possedevano la dote di abbinare la lettera D alla città di Domodossola, Mike si rese conto che ciò poteva essere sbagliato, oltre che giusto. Su tutta la Terra si diffuse un senso innaturale di potere spropositato in ogni individuo, che in poco tempo spazzò tutte le altre iniziali di nomi relativi a grandi e piccole città. Bestie, non più uomini, assetati di un' unica consonante, si aggiravano per le strade diffondendo il proprio credo a suon di ceffoni in faccia a Sordi e Muti, che poverini non c' entravano nulla e scaraventando al suolo ogni cartellone pubblicitario, ogni insegna che possedesse altre consonanti all' infuori della D. In poco tempo, intere città furono rase al suolo e i governi mondiali proclamarono la resa su tutti i fronti.

La fine di un sogno

Quando giunse finalmente il giorno in cui una folla di 6 miliardi di persone scavalcò le mura di Domodossola, la delusione fu enorme e molti si tolsero la vita all' istante ingurgitando interi flaconi di deodorante e detersivo. Non era evidentemente il paradiso terrestre che avevano sempre sognato, un luogo dove tutto comincia per D, nomi di persone, animali e oggetti di uso quotidiano, nonché cibo e bevande, stelle e pianeti, fiumi e montagne. Non era nulla di tutto questo ma bensì, un' unica grande D scavata nella terra e nient' altro. Non v' era vita in quel luogo infausto, ma solo una misera e schifosa D. Il sogno di trovare persone in grado di esprimersi con il solo uso della lettera D, che potessero guidarli e istruirli per vivere in un mondo a misura Duomo, si spense per sempre, insieme alla vita di circa 3,5 miliardi di persone.

Il presente

Oggi la D di Domodossola è solo una consonante come tutte le altre, lavora in fabbrica otto ore al giorno, ha due figli e una moglie rompicoglioni. Ogni tanto si vede ancora con Mike e insieme giocano a Scarabeo, ma nulla di più. Ha chiesto però di essere esonerata dalla nuova Ruota della Fortuna, perché si irrita al solo pensiero del grugno insignificante di Papi.