Cosmesi

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Se ti trucchi con i pennarelli diventi come Moira Orfei.

La cosmesi, volgarmente nota come trucco perché di vero non c'è niente, è l'insieme di tecniche, arti e schifezze chimiche utilizzate dalle donne (o pseudo-tali) per sostituire madre natura laddove è stata spilorcia. Se si esagera, viene definito anche con il nome di stucco.

Origini

La prima evidenza archeologica dell'uso dei cosmetici è stata individuata nell'Antico Egitto attorno al 4000 a.C.. È noto infatti che il faraone Ramsete solesse truccarsi e indossare abiti da donna. Anche gli Antichi Greci e gli Antichi Romani facevano uso di cosmetici. In particolare gli antichi romani ed egiziani usavano cosmetici contenenti elementi tossici come il mercurio e lo sterco di cavallo.

Nel XIX secolo la Regina Vittoria, definì il trucco una maleducazione. Veniva considerato come qualcosa di volgare e usato solo da attori o dalle prostitute. Dopo un po' ci si accorse che queste due categorie erano in questo modo stereotipate e che non si poteva limitare il fenomeno a solo queste due categorie: esistevano difatti anche le attrici porno.

Dalla Seconda guerra mondiale in poi la diffusione dei cosmetici si fece capillare in tutto il mondo occidentale, anche se vennero proibiti nella Germania Nazista: questa era una strategia militare, in quanto la visione di donne brutte per strada rendeva i nazisti ancora più incazzati e bellicosi.

In Giappone le geishe usavano un rossetto fatto con petali di cartamo o zafferanone schiacciato, e anche per dipingersi le sopracciglia, il taglio degli occhi, il bordo delle labbra e delle grandi labbra. Secondo alcune fonti, il loro trucco fu ispirato da Milly Carlucci.

Utilizzo

Una donna prima di truccarsi.

Il trucco viene utilizzato per i seguenti scopi:

  • rendere invisibili le occhiaie
  • coprire le escoriazioni cutanee
  • ingrandire e allungare gli occhi
  • ingrandire le labbra
  • illuminare le guance
  • nascondere i bubboni della peste
  • camuffare un occhio di vetro
  • coprire gli effetti della dermatite seborroica
  • distogliere lo sguardo da difetti quali nasi imperfetti, strabismo, occhi sghecci, bende da pirata, calvizie
  • coprire la barba
  • cambiare colore dei capelli, degli occhi, della pelle e numero di scarpe
  • suonare in un gruppo glam
  • cambiare sesso

Tipologia di cosmetici

Gli strumenti usati per il make up

I cosmetici comprendono:

  • rossetto, lucidalabbra e colla vinilica per colorare le labbra in modo da farle sembrare più carnose o vistose;
  • stucco, cipria e belletto usati per colorare il volto, illuminando e rimuovendo le imperfezioni;
  • il fard, per tingere le guance; lo stesso risultato può essere ottenuto schiaffeggiandosi ripetutamente e con forza;
  • intonaco: cemento fresco per modellare meglio il volto. In alternativa si può utilizzare das, didò, paraffina o sterco secco;
  • mascara, per aggiungere un tocco di fascino in più allo sguardo e per indurire le ciglia in modo da poterle usare come flagelli;
  • ombretto o matita per gli occhi: serve a modellare la forma dell'occhio e a colorare le palpebre; in alternativa ci si può fare colpire con un pugno;
  • smalto, usato per colorare le unghie delle mani e dei piedi; lo stesso risultato si può ottenere chiudendosi le dita in un cassetto.


Ed ora, passiamo agli attrezzi di tortura.

  • Piegaciglia, attrezzo delicatissimo e dolce alla vista,che ti piega quei dolci peli che hai sugli occhi per farti sembrare una gatta.
  • Pinzette, per strappare alla radice le piante che crescono sul viso.

Avvertenze

È sconsigliata la visione di una donna priva di trucco, gli effetti potrebbero essere catastrofici. Soprattutto la mattina, poiché il trucco sbavato conferisce alla donna le sembianze di uno zombie. Inoltre bisogna fare molta attenzione, perché il make up può trarre in inganno (vedi Ronaldo).


Di seguito alcuni esempi di donne con e senza trucco:


Con trucco Senza trucco