Città Laggiù: differenze tra le versioni
(bozza su cittàlaggiù, la finirò presto.) |
mNessun oggetto della modifica |
||
Riga 2: | Riga 2: | ||
la città presenta altissimi tassi di [[inquinamento]] da polveri sottili e raggi gamma emanati dai giacimenti di [[blumele]] presenti nei dintorni del centro abitato, l'amministrazione del fantabosco reputa che l'aria e l'acqua della città siano entrambe pulitissime e sicure, nonostante un feto su 3 sia malformato prima del 5⁰ mese di [[gravidanza]], un'indagine recente dimostra che tutti gli abitanti soffrano di tumore al colon e seguente occousione intestinale, dalla quale creano [[pratiche autoerotiche estreme]] praticate su base quotidiana. |
la città presenta altissimi tassi di [[inquinamento]] da polveri sottili e raggi gamma emanati dai giacimenti di [[blumele]] presenti nei dintorni del centro abitato, l'amministrazione del fantabosco reputa che l'aria e l'acqua della città siano entrambe pulitissime e sicure, nonostante un feto su 3 sia malformato prima del 5⁰ mese di [[gravidanza]], un'indagine recente dimostra che tutti gli abitanti soffrano di tumore al colon e seguente occousione intestinale, dalla quale creano [[pratiche autoerotiche estreme]] praticate su base quotidiana. |
||
il centro abitato ha origini puramente industriali, infatti, prima della riqualificazione a scopo abitativo cittàlaggiù era un agglomerato di industrie siderurgiche, impianti chimici e fabbriche di sigarette winston. |
|||
questa fase industriale è durata circa 6 mesi, nonostante l'aspettativa di soli 12 giorni a causa delle nuove ''normative per la salvaguardia dell'ambiente'' e l'attenzione locale attirata dalla [[strage di capaci]], accaduta di recente rispetto alla fondazione. |
|||
la chiusura delle fabbriche è stata attuata dalla guardia di finanza alla ricerca dell'ex magnate di petrolio e trafficante di esseri umani [[Milo Cotogno|milo cotogno]] |
|||
durante la fase di chiusura si è scoperto che le industrie presenti non producevano nulla, ma anzi, si impegnavano nella creazione di scarti chimici per inquinare il terrritorio, al fine di fargli perdere il suo valore monetario e rivenderlo a [[nani]] albini originari della città di lignano sabbiadoro. |
|||
dopo la chiusura delle industrie il terreno è stato sequestrato dalla polizia di stato ma rivenduto lo stesso ai nani per un prezzo di 240 mila [[euro]], la vendita è stata ostacolata dal fatto che i nani parlavano con un miscuglio di accenti meridionali, provavano continuamente ad invitare il negoziatore della polizia in una [[ammucchiata]] tra operai edili [[omosessuali]] e soprattutto avessero utilizzato come valuta il franco cfp. |
|||
i nani hanno giustificato questa scelta dicendo: |
|||
"preferiamo queste banconote perché sono carine" |
|||
la vendita è stata attuata a '''tutte''' le condizioni, già... ''tutte'' |
Versione delle 11:57, 30 mar 2022
cittàlaggiù è un centro abitato della regione del fantabosco.
la città presenta altissimi tassi di inquinamento da polveri sottili e raggi gamma emanati dai giacimenti di blumele presenti nei dintorni del centro abitato, l'amministrazione del fantabosco reputa che l'aria e l'acqua della città siano entrambe pulitissime e sicure, nonostante un feto su 3 sia malformato prima del 5⁰ mese di gravidanza, un'indagine recente dimostra che tutti gli abitanti soffrano di tumore al colon e seguente occousione intestinale, dalla quale creano pratiche autoerotiche estreme praticate su base quotidiana.
il centro abitato ha origini puramente industriali, infatti, prima della riqualificazione a scopo abitativo cittàlaggiù era un agglomerato di industrie siderurgiche, impianti chimici e fabbriche di sigarette winston.
questa fase industriale è durata circa 6 mesi, nonostante l'aspettativa di soli 12 giorni a causa delle nuove normative per la salvaguardia dell'ambiente e l'attenzione locale attirata dalla strage di capaci, accaduta di recente rispetto alla fondazione.
la chiusura delle fabbriche è stata attuata dalla guardia di finanza alla ricerca dell'ex magnate di petrolio e trafficante di esseri umani milo cotogno
durante la fase di chiusura si è scoperto che le industrie presenti non producevano nulla, ma anzi, si impegnavano nella creazione di scarti chimici per inquinare il terrritorio, al fine di fargli perdere il suo valore monetario e rivenderlo a nani albini originari della città di lignano sabbiadoro.
dopo la chiusura delle industrie il terreno è stato sequestrato dalla polizia di stato ma rivenduto lo stesso ai nani per un prezzo di 240 mila euro, la vendita è stata ostacolata dal fatto che i nani parlavano con un miscuglio di accenti meridionali, provavano continuamente ad invitare il negoziatore della polizia in una ammucchiata tra operai edili omosessuali e soprattutto avessero utilizzato come valuta il franco cfp.
i nani hanno giustificato questa scelta dicendo:
"preferiamo queste banconote perché sono carine"
la vendita è stata attuata a tutte le condizioni, già... tutte