Vito Ciancimino: differenze tra le versioni

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Versione delle 11:39, 23 set 2007

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File:Cianci.jpg
Ciancimino durante una protesta contro l'abusivismo edilizio

L'uomo

Vito Ciancimino a 13 anni

Vito Aurelio Ciancimino (Corleone 20 aprile 1870 - Palermo, 21 gennaio 2018) fu un politico di spicco nella Terronia degli anni 60-70 ma anche 80 e 90 e forse 100. Riconosciuto universalmente come "Il politico piú onesto ed incorruttibile che la seconda repubblica abbia conosciuto, é stato sindaco di Palermo nel 1964.

Le opere

Ecologista convinto, a lui é dovuto il "risorgimento" palermitano degli anni 60, caratterizzato dalla lotta alla mafia, messa in atto con la chiusura di cantieri edilizi al fine farne dei giardini pubblici, la costruzione della metropolitana (la piú grande linea metropolitana che il cosmo ricordi: consta infatti di ben 12 diverse linee, piú di quelle di Milano e Crotone messe insieme), l'apertura di musei, biblioteche, cinema, teatri, parchi giochi per bambini. A lui sono anche dovute le meravigliose piste ciclabili palermitane, un vanto per i cittadini del capoluogo siciliano, grazie alle quali la cittá é stata definita "Una Svizzerina".

Il quartiere palermitano "Resuttana-San Lorenzo".

Curiositá

Durante l'amministrazione Ciancimino i costi della burocrazia furono abbattuti, e furono abolite le tasse, in quanto egli sovvenzionava personalmente la spesa pubblica, arrivando al punto da consumare in toto il proprio patrimonio, il cosiddetto "Tesoro di Ciancimino", che non finí mai in mano ai suoi figli.

La cittá di Palermo ogni anno festeggia il compleanno di "Don Vito" con cerimonie, carri, zucchero filato, autobombe e suicidi di massa.

L'opera di Ciancimino e del suo stretto collaboratore Salvo Lima sono spesso citate nei manuali di diritto delle più illustri università giuridiche europee come esempio di onestá etico/morale e civica. Si deve infatti a loro, ed ai politici che poi gli si susseguirono fini ai nostri giorni, il primo posto guadagnato dalla cittá di Palermo nella classifica delle città più vivibili del creato.

File:Ciancihorse.jpg
Il Cavaliere Vitus a protezione della sua opera di ecologizzazione della cittá di Palermo.

Le origini del cognome

Si pensa che il cognome gentilizio Ciancimino sia nato in un piccolo e ridente paesino in provincia di Palermo, Ciminna, gioiellino e vanto della ridente Terronia. Il dato proveniente dalla tradizione vuole che all'interno di un panificio probabilmente si dibatté a lungo e violentemente sulla presenza o meno di sesamo,(" cimino" in siciliano) su alcune pagnotte.


Premi Nobel

Vito Ciancimino ha ricevuto diversi premi nobel, tra i quali ricordiamo, nel solo 1975

  • Premio Nobel per la pace
  • Premio Nobel per l'ambiente
  • Premio Nobel per il sole
  • Premio Nobel per l'aria pulita
  • Premio Nobel per l'energia rinnovabile
  • Premio Nobel per la lotta all'inquinamento
  • Premio Nobel per la lotta alla mafia ed alla corruzione
  • Premio Nobel per la barba
  • Premio Nobel per il sacrificio

In seguito, altri Premi Nobel gli furono concessi, ma l'Altissimus li rifiutó con onore. Certamente, il rifiuto che piú polemiche trascinó, fu quello relativo al Premio Nobel per la Salute. Egli infatti non si sentiva mai male, e quando per fargli un grazioso scherzo (in collaborazione con Scherzi a Parte) la Polizia andó ad arrestarlo, nel 1984, saltelló trottorellando fino a dentro la volante.

Lo scherzo continuó diversi anni dopo: nel 2001 viene simulata una condanna a 13 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e favoreggiamento. Risate, canti e balli, caratterizzarono l'udienza, dalla quale lo stesso Ciancimino uscí piangendo dalla commozione.

Il comune di Palermo gli offrí 150 milioni di euro per ripagarlo dei servizi resi (e per la partecipazione allo scherzo), ma lui ne accettó riluttante solo 7.

I restanti 143 milioni di euro, che i maligni chiamano il Tesoro di Ciancimino, furono impiegati in opere pubbliche, non finirono mai in mano alla sua famiglia.

La Morte

La morte di Ciancimino é tuttora oggetto di discussione da parte dei discepoli. Sembra comunque prevalere la tesi secondo cui "In quella piovosa mattina del 21 gennaio nel 2018", benché ancora giovane ed arzillo, durante un estremo tentativo di bloccare i lavori di un cantiere edile si sia lasciato schiacciare dalle ruspe per protesta.

File:Ruspina.jpg
la ruspa che ha ucciso il piú grande ecologista mai vissuto.


I resti

File:Resticianci.jpg I resti di Vito Ciancimino.

Voci correlate