Charlie Chaplin

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Charlie Chaplin (1110-1372) è un attore statunitense. Purtroppo divenuto famoso per il telefilm-cazzata Charlot e i film Tempi moderni e Il grande dittatore.

Storia

Charlie in realta è un soprannome. In realtà si chiama Christopher Johannesburg William John Chaplin. Nato in un bordello di Manatthan, diventa famoso all'età di 12 anni per il suo enorme pene che lo rende ricco facendo film porno con Alessia Marcuzzi. All'età di 15 anni trova nel suo ano un bastone e un cappello e da lì comincia a recitare nel telefilm Carletto, poi ribattezzato Charlot dal Duce. Grazie alla sua amicizia con il Fuhrer, comincia a costruire palline da tennis da ficcare nel culo ai fascisti del cazzo.

I film

Charlie purtroppo ridotto alla fame perché spese tutti i suoi soldi per un trapianto di capelli, chiese appello al papa, che gli donò la forza di volontà per creare i due film che lo resero famoso in tutto il mondo come il più rincoglionito del ventesimo secolo; Tempi moderni e Il grande dittatore. Il primo parlava della difficoltà di usare i telefoni cellulari della nokia, mentre il secondo parlava di Silvio. Questi due film lo resero ricco e lui, che era un brav'uomo, li donò ai bambini poveri del Lussemburgo. Questo naturalmente fece a dir poco incazzare Silvio che, non appena tornò da una delle sue feste in villa, gli ordinò di sostituire una scena del film con uno spezzone di Charlie che si mangia la sua scarpa. La successiva indigestione costrinse il povero attore a recarsi dal Genio delle tartarughe, che lo guarì con una dieta a base di Papaia, Rape rosse, Occhiali verdi e fumetti giapponesi. Data la simpatia di Charlie, il maestro lo allenò a diventare Super Sayan. Si narra che, dopo quell'evento, nelle notti di luna piena l'attore si trasformasse in una scimmia pelosa. Questo permise a Charlie di ottenere nuovi ruoli cinematografici, come la parte del protagonista nel re-make porno di King Kong (data la scanzonata fanciullezza, non ebbe problemi a interpretare il ruolo), ma segnò immancabilmente il suo declino.