Casal di Principe: differenze tra le versioni

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Versione delle 09:30, 9 feb 2009

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Casal Di Principe, chiamato dagli indigeni locali anche Casale, ma conosciuto dai più come “Clan Del Principe”. Situata alle porte di Napoli, ha il rispettabile record MONDIALE di avere il più alto numero di affiliati alla camorra rispetto alla densità di popolazione. Infatti, dei 25.000 abitanti, circa 24.990 sono membri della famiglia dei Casalesi. Quei pochissimi abitanti che non fanno parte della “famiglia” hanno solo la residenza non comparendo quindi tra i reali abitatori della zona.

La cittadina si erge nella piana agro-aversana, ormai diventata collina a causa dell’immane e continuata sepoltura della munnezza fatta negli anni in quella zona. Infatti, quella che un tempo era una pianura situata sotto il livello del mare, è oggi considerata tra le vette più alte d’Italia. La stabilità del suolo è garantita dalla corretta sistemazione dei bidoni tossici e dall’attento posizionamento della mondezza, grazie all’ausilio delle pale meccaniche. Ovviamente sa quando sono cominciati i lavori di sistemazione del suolo, nessuno mai ha visto niente e chi ha visto fa parte della struttura complessiva della collina di Casale.

Il sistema di governo è la camorra. Il sindaco è il rappresentante ufficiale, mentre Sandokan è quello ufficioso. La giunta comunale delibera le proposte dei simpaticissimi padri di famiglia, che provvedono poi a ridistribuire ai “familiari” i proventi delle decisioni e degli affari. L’estorsione è una tassa che tutti versano con amore e con puntualità alle casse comunali, il racket è il nome della società di vigilanza che assicura protezione ai commercianti e ai costruttori. Questo sistema di governo correttissimo viene talvolta attaccato da quella piaga sociale, tipica di certi loghi, chiamata pentitismo. Di tanto in tanto, personaggi ignobili decidono di raccontare fiabe per bambini dove sono presenti mostri e troll, cosicché Casal DI Principe diventa terra di caccia di queste creature

La religione di Casale è l’edilizia. Infatti esistono, creati dal nulla, migliaia di totem rappresentanti l’icona di palazzi abusivi, adorati da tutta la popolazione. Questi scheletri in costruzione ed in espansione hanno anche la funzione di cimitero. Infatti, è consuetudine dei locali seppellire (possibilmente ancora vivi) le persone nei pilastri portanti di questi edifici.

La popolazione appartiene ad una razza autoctona, che si esprime tramite gesti ed evita di parlare troppo. L’idioma è il cosiddetto mutismo. Le linee di parentela sono peculiari. Non esistono padri e madri, fratelli e sorelle, zii e nipoti, ma tutti sono cumparielli.

Casal di Principe è conosciuta in tutto il mondo grazie ad un libro conosciuto con il nome di Gomorra. L’autore è un noto sobillatore di coscienze che vorrebbe sradicare queste amene tradizioni indigene.

Il santo protettore di Casal Di Principe è San Silvio da Arcore al quale tutti i “cumparielli” offrono il loro voto.