Cabinotto

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Cabinotto: individuo di estrazione medio-altoborghese e dal puzzasottilnasismo (chiaro cosa intendo?) di livelli spropositati: i ragazzi cabinotti girano con acconciature ridicole (capelli a coppola di minchia, a caschetto di astronave, a pallina di gelato ecc.) e capi di abbigliamento angoscianti comprati in negozi "esclusivi" che devono la loro "esclusività" al fatto che solo dei coglioni comprano vestiti quali quelli in vendita, ad esempio, da JACK in piazza bodoni (che fa rima con buffoni). Grazie al c* che sono esclusivi, fanno schifo! Celebri alcuni cabinotti che furono in grado di comprare a 40 euro magliette dalle grafiche fatte con paint o poco più.

Le ragazze cabinottine sono in genere discretamente fighe ma girano fino a 20 anni con la mamy che fa loro i regalini fescion e fanno sciopping nei negozi esclusivi (vedi sopra): in più se la tirano come se ce l'avessero d'oro e selezionano i loro partner in base alla fighettosità della macchina (top dei top la mini col tettuccio union jack). Insomma il tipo che non la molla fino al matrimonio o al regalo costoso.

Vanno evidenziati gli ambienti di gioja et spensieratezza dei suddetti cabinotti: essi amano presenziare ad improbabili serate in discoteca proposte da organizzazioni ormai tristemente note a torino (non voglio far nomi, non dirò quindi nè Prince nè Crystal). In queste serate suonano dj abbastanza noiosi da far scendere il latte alle ginocchia, la selezione è veramente superficiale (classifica su classifica) e il pubblico ha un'età media di 15 anni, ma tanto sono tutti fighi coi loro cocktail in mano ed il papi fuori che li aspetta in BMW all'una di notte che sono stanchi. Funzionano tramite il rituale della "prevendita" e della "selezione all'ingresso", ma talvolta i cabinotti cercano di avviare qualche simpatica rissa durante le loro serate.

La cultura è mediobassa. Non ai livelli del tamarro, spesso non in grado di distinguere un libro da un ornitorinco, ma evidentemente non sufficientemente elevata da permettere loro di capire la differenza fra "negozio esclusivo" e "presa per il culo" (si può dire culo?).

E' ancora in incubazione un'associazione torinese contro questa marmaglia, la Torino AntiFighetta, fondata da un emergente dj-producer torinese. Scopo dell'associazione è creare una Torino assolutamente estranea alla superficialità ed alla squallida venalità delle organizzazioni giovanili fighette ahinoi spopolanti nel capoluogo piemontese.