Virginia de Winter

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libidinosa.
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« Pesa meno del primo! »
(Ragazza con ernia del disco, prendendo in mano il nuovo libro)
« Io uso i suoi libri per deltoidi e quadricipiti »
(Un culturista colto)
« Prima di Black Friars, non mi conosceva nessuno! »
(Gabriel Aubrey ad un raduno)
« Che botta de vita ‘sto romanzo! »
(Eloise, la protagonista dei suoi libri, durante una scena all’obitorio)
« Attentato! »
(Emilio Fede notando i suoi "libri" schiacciati da quelli di Vy)

Biographia

A oggi, è probabilmente la scrittrice di Fun Fiction più conosciuta d’Italia, nota al popolo per volere Accessorize come salotto[1] e per far inceppare le macchine da stampa della sua madrina Fazi, a causa della lunghezza dei romanzi. Virginia de Winter, feticista dai guantini in pizzo, nasce nel soleggiato Sud e la sua prima frase è pressappoco la seguente:

« gli occhi della mia bambola sono due pozze ipnotiche di blu cobalto oltremareintempesta, stagliate contro il finestrino di un aereo in volo che rimanda un cielo turchese. »

Della sua fanciullezza si sa ben poco, ma molto probabilmente è cresciuta a pane e glitter, tra una lettura di Platone e una di Seneca.

Progetti di conquista del mondo

Uno dei futuri mariti dell'autrice.

Stilista sottovalutata con il pallino per perle e pois, entra in uno stato semi-emo e comincia a leggere libri sui vampiri. Da sempre innamorata delle Charlie’s Angels e per le tutine aderenti e sgargianti, in un giorno di ozio e torte salate è contattata dalla Fazi, agenzia segreta per la Conquista del Mondo, sotto copertura nel settore editoriale. Il suo nome in codice è V per VendettaDelleFanwritersConApparecchio o più semplicemente Virginia de Winter.

Bibliographia

A tredici anni scrive il suo primo racconto, utilizzando poco meno di milleseicentootto block notes: Dialogo sulla sottovalutazione delle tonalità di verde, andato oggi perduto, probabilmente termovalorizzato.

Nelle migliori librerie del mondo, potete trovare:

Black Friars - L'ordine della Spada

Il titolo di questo libro è totalmente illusorio: l'autrice fingendo di parlare del fantomatico Ordine della Spada ci sbologna i dolori del non più giovane Axel Vandemberg che probabilmente ad Aldenor ha appreso varie arti ma non quella di saperci fare con le donne[2] e passa il suo tempo angosciandosi nella disperata riconquista della protagonista. La protagonista, Eloise Weiss, che invece ha capito tutto della vita, si diletta in uscite notturne col suo adorato vampiro di quartiere Ashton Blackmore passando le sue serate tra festini poco raccomandabili e a giocare a nascondino nelle catacombe provocando l'ira funesta del suo ex fidanzato, che nel mentre si è tirato su una combriccola di esaltati mascherati che si fanno chiamare Le Cinque Lune, con i quali tenta inutilmente di sabotare le marachelle di Eloise. Ora molti di voi potrebbero pensare che essendoci aitanti vampiri in giro e una protagonista femminile il tutto sfoci nel classico "io azzanno te tu azzanni me siamo tutti felici e contenti" E invece no! Eloise, che mica è scema, si adopera per far ingelosire il suo bello [3] e ottiene un amico/vampiro fedele pronto a immolarsi per lei[4] e una richiesta di matrimonio. In verità non se ne viene a capo, perché questo non è un libro intero ma la parte centrale della storia[5]. Vi chiederete in tutto questo l'Ordine della Spada che fine abbia fatto? 680 pagine sono troppo poche, non potete mica pretendere una descrizione dettagliata.

Black Friars - L’ordine della Chiave

Nelle librerie da luglio 2011, una guida per tutti gli aspiranti scassinatori. Alla cassa non vi daranno lo scontrino, ma un ingresso omaggio per fare la claque a Studio Aperto, mentre Benedetta Parodi cucinerà per tutti i fan il menù tipico di Altieres[6].

Black Friars - L’ordine della Penna

Pubblicato a luglio 2012, un manuale per imparare a scrivere. Età consigliata: da 2 anni in su. Presto sarà il libro di testo di tutte le scuole elementari del vecchio continente.

Note

  1. ^ Tratto da un’intervista in radio
  2. ^ A differenza dal suo fratello Bryce
  3. ^ Sì, ad Aldenor i brutti sono banditi, sono tutti belli fuori
  4. ^ Che povero rischia pure di lasciarci le penne non si è ben capito per quale motivo
  5. ^ Qui si evince la totale crudeltà dell'autrice, che sottomette il suo pubblico a urla e schiamazzi di disapprovazione non sapendo come va a finire la storia d'amore
  6. ^ un incrocio tra Trastevere e Tor Bella Monaca