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Dante oltraggia il barista poco prima di una boss-fight
« No, Devil no cry... »
(Bob Marley su Devil May Cry)

Devil May Cry ("Il Diavolo Piange a Maggio" in italiota) è una serie videoludica Azione-Avventura-Sberle-in-Faccia edito dalla nippocinese casa Capcom, tratta le oscure tematiche del Satanismo e dell'Evocazione Demoniaca dalla dinamica prospettiva di un esorcista ateo con una leggera predilezione per le spacconate chiamato Dante. Sprovvisto di uno Dio il suo mestiere non consiste nel leggere libri a bambine legate al letto mentre vomitano, ma piuttosto purgare il Male con abbondanti dosi di proiettili .cal50. E con spade. Da almeno due metri. In fondo non siamo mica più nel 1800...

Capitoli

« Jackpot! »
(Dante alla SNAI)

Serie principale

Devil May Cry

Primo titolo pubblicato per Playstation 2, in principio doveva essere un gioco con zombie, ma è uscito coi demoni. Va beh, poteva andare peggio. Poteva piovere. Poteva tsunamare.

Sparda, il potentissimo e pernicioso demone Cavaliere Oscuro, un giorno si innamora di una donna qualunque e decide di appendere lo sterminio di anime al chiodo per dedicarsi a combattere il crimine a Gotham City, sceglie quindi di proteggere la razza umana dalla propria, affollata com'è da diavoli brutti, sporchi e libertini, e di rinchiuderli tutti quanti all'Inferno mediante un sigillo. Riesce nel suo intento e sposa la donna, dalla loro unione vengono alla luce due pargoli: uno coi capelli in su e l'altro in giù. Una sera esce a comprare le sigarette e di lui si perdono le tracce... tuttavia le sue gesta di salvatore dell'Uomo gli varranno la santità, la beatitudine e un portachiavi.

Dante, il figlio di Sparda coi capelli in giù, ha una trentina d'anni. Dietro il gentile invito di fanciulla con molta carne al vento, dopo che questa si è incidentata nel suo negozio con una Ducati, Dante parte per un'isoletta che su Google Earth non si trova per sterminare demoni. Lì ritrova il fratello dai capelli in su Virgil (che frattanto è passato al lato Oscuro della Forza) ma lo perde subito dopo, e dire che era proprio lì, davanti a lui. Sconfigge il signore degli Inferi Mundus grazie al triplo Kahioken e torna a casa a mangiare pizza e bere birra con la fanciulla con molta carne al vento.

Devil May Cry 2

Secondo capitolo creato per Playstation 2 pochi ma davvero pochi, evidentemente troppo pochi anni dopo il primo. La stessa Capcom ha poi rivelato che stavolta poteva davvero tsunamare.

Dante invecchia di qualche anno e ottiene come sponsor la Diesel. Dopo aver conosciuto un'altra fanciulla con decisamente meno carne al vento in un museo, Dante la raggiunge a casa sua in Sud America che però esplode non appena varcano il cancello e fanno scattare gli allarmi. Dalle macerie della casa spunta una vecchia bacucca che riconosce Dante come un gran figlio di Sparda e gli assegna subito il compito di eliminare un nuovo nemico: Arius, presidente della ItalPetrolCemenTermoTessilFarmoMetalChimica ed aspirante evocatore di demoni.
Parte allora alla volta di una città non specificata dove affronta e sconfigge Arius, che tuttavia apre un varco con la dimensione dei demoni. Dante si getta, figurati, a capofitto all'interno per eliminare un arci-demone dal nome impronunciabile. Finito lo scontro torna a casa a mangiare pizza e bere birra a bordo di una motocicletta.

Devil May Cry 3 - Dante's Awakening

Il terzo episodio parla della giovinezza poco complessata di Dante e del fratello Vergil che, tanto per cambiare, vuole aprire un portale con il mondo demoniaco. Altri personaggi inseriti a cazzo sono Arkham, alias Claudio Bisio, e la gnocca di turno Lady. Il gioco termina con Dante che sale una torre di Babele misteriosamente spuntata dalle fogne e redarguisce Vergil a suon di spadate.

Dante e Nero al primo appuntamento
   La stessa cosa ma di più: Devil May Cry 4.

Nel quarto episodio il protagonista cambia e diventa un certo Nero[1], membro di una setta satanica che immola capretti a Sparda e che viene sconfitto nonché sodomizzato brutalmente da Dante, il quale gli ha ammazzato il nonno dopo aver sclerato.
Il giovane è legato alla bella bohemiene Kyrie, ragazza fragile e incantevole che, scontatamente, nemmeno nell'Anno Domini 2008 ha potuto ancora godere di un'appropriata deflorazione.
Il nuovo nemico, stavolta, è Sanctus, alias Maledetto XVI, che oltre a far scempio dell'Amleto, muore da coglione[Andava detto].

Meccaniche di gioco

In Devil May Cry, semplicemente, si devono fare due cose: uccidere qualsiasi cosa si muova e trovare oggetti mitologici, blasfemi o dalle strane forme [2]; questa cosa non è riconducibile al secondo capitolo dove bisogna soltanto uccidere qualsiasi cosa si muova fino alla necrosi del cervello.

Poco da segnalare sul fronte del capitolo numero quattro, dove l'unica novità di rilievo è rappresentata dal DB (Devil Bringer) di Nero, con cui il giovine può seminare morte e distruzione tra i nemici ma nonostante ciò rimane in sostanza una gran pippa. Da tenere in considerazione anche l'arsenale di Dante, che con un abile trucco di programmazione fa stare tutto dentro il Pandoro's Box, una pratica confezione regalo riassemblabile acquistata all'Ikea.

Inoltre, dal terzo capitolo in poi, sono stati aggiunti i cosiddetti stili, dagli usi ancora in parte ignoti:

Quello che farete per tutto il gioco...
  • Lo stile Trickster col quale Dante compirà delle mosse degne di un fenomeno da baraccone, salvo poi essere ucciso da un demone qualunque.
  • Lo stile Gunslinger con il quale vengono potenziate le armi sadomaso di Dante: le pistole, infatti, riusciranno a sparare contro chi le impugna, provocando piacere nel cacciatore di demoni e crisi isteriche nel videogiocatore.
  • Lo stile Swordmaster che permette a Dante di inserire ogni arma in qualsiasi orifizio presente nel nemico.
  • Lo stile TRoyalguard, assolutamente il più inutile del gioco, viene utilizzato solo nelle missioni hard dove bisogna evitare che i demoni lo ficchino in culo al protagonista. Con questo stile, infatti, Dante si mette una o due mani a pararsi le chiappe, a seconda della situazione, senza assolutamente provare a difendersi, ma incassando i colpi col muso.
  • Lo stile Quicksilver, grazie a cui il tempo verrà rallentato, permette a Dante di mangiare una pizza in pochi petosecondi per poi ricominciare a combattere.
  • Lo stile Doppelganger che, quando attivato, crea un clone identico in tutto e per tutto a Dante che però si limiterà a sghignazzare quando quello vero verrà colpito.
  • Lo stile Dark Slayer usato sia da Vergil che da Dante. Il primo lo userà per teletrasportarsi in un punto dell'arena alla cazzo di cane, il secondo si limiterà a darsi arie da Gemon e tracciare disegnini blu nell'aria.

Altro

   La stessa cosa ma di più: Episodio tipo di Devil May Cry.

La serie di Devil May Cry, non contenta di aver soggiogato e aver lucrato sulle menti di molti videogiocatori, ha deciso di espandersi anche ad un altra fetta sociale: gli otaku. Così sono stati prodotti anche un'anime e un manga, quest'ultimo sembrerebbe ispirato a Devil May Cry 3, ma vi sono ancora dubbi.

L'anime

   La stessa cosa ma di più: Devil May Cry (anime).

In teoria dovrebbe essere l'anime di Devil May Cry, mentre in realtà è una serie di episodi in cui si vede come Dante sia figo, immortale e superpotente, il tutto senza un filo logico. In teoria ci dovrebbe essere una sotto-trama nella quale un demone qualsiasi si trasforma nell'ennesimo sconosciuto Re del Regno Demoniaco che viene accoppato da Dante, ma questo accade solo in due puntate.

Nell'anime vengono inseriti inoltre personaggi puramente a cazzo quali Patty Rowell, porno-bimba orfana che non fa mai niente tranne essere rapita dai demoni o mettersi in costante pericolo, e Morrison, vecchio di cui non si conosce niente. Compaiono inoltre Trish e Lady che però, in confronto a Dante, sono mezzeseghe.

In realtà il nome del videogioco ed i personaggi originali sono usati a puro fine commerciale, in quanto l'anime non c'entra una beneamata mazza con il videogioco.

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Collegamenti esterni

Note

  1. ^ E già questo NON va bene...
  2. ^ Un ottimo esempio è il vibratore a forma di crocifisso

Devil May Cry, ovvero una mattanza di demoni con stile