Bob Marley

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« Ti vesti come un rasta,
Ma questo no non basta
Sarai pure senza problemi
Ma di sicuro c'hai quello del ritmo! »
(Elio e le Storie Tese su Bob Marley)
« Non ho mai fatto uso di stupefacenti come quello lì »
(Bob Marley indicandosi allo specchio)
« Dio creò l'erba e vide che era cosa buona. Poi Dio creò Bob Marley, ed anche lui vide che era cosa buona. »
(La Sacra Bibbia su Bob Marley)
Rest in peace, Bob!
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Bob Marley

Robert Nesta José Michael Dorothy Kingston Boccadoro Marley, detto Bob, è stato un cantante, calciatore, cardinale, profeta ed idraulico jamaicano.

È considerato il padre del Reggae, lo zio dello Ska e il nonno della Marijuana. Ha giocato come centrocampista nella Grande Inter e nella AS Roma dello scudetto '83. Negli ultimi anni della sua vita ha allenato la Nazionale Jamaicana, è stato Negus d'Abissinia nonché Papa con il nome di Strafatto XVI.

È il capostipite della malvagia stirpe dei Suonatori di Bonghi che Suonano Male.

Nel tempo libero canticchiava e suonava in un gruppo cover dei Metallica chiamato The Wailers.

Biografia

L'infanzia

Bob nacque nel 1945 a Trenchtown Rock, in Jamaica, sotto una pianta di canapa (complice la scarsa educazione sessuale del luogo). Trascorse un'infanzia felice tra sparatorie per le strade di Kingston e furti ai danni di ignari turisti nelle spiagge dorate dell'isola. Fin dalla più tenera età, tuttavia, iniziò a interessarsi a gravissimi problemi quali:

  • L'ingiustizia dello schiavismo di due secoli prima.
  • Le sue radici (principalmente carote e patate, di cui era ghiotto).
  • La situazione politica in Etiopia.
  • La corruzione di Babilonia.
  • Jah.
  • L'elevato prezzo dell'hashish.

Queste profonde meditazioni influenzarono profondamente tutta la sua vita, e non solo la sua.

Dai 5 ai 24 anni il giovane Bob lavorò, come il 99% dei suoi compaesani, nel campo della principale fonte di reddito della Jamaica, ovvero l'agricoltura. Sebbene la vita nei campi gli piacesse iniziò a sognare un futuro diverso. Così, a 33 anni, radunò i suoi fedeli amici: Peter Tosh ("Peter, tu sei Peter e su questa Peter..."), Bunny Wailer, Marcus Garvey, Kareem Abdul Jabbar e un altro paio di negri, prese un tocco di fumo da mezzo chilo, lo spezzò, lo diede loro e disse: "Prendete e fumatene tutti, da domani facciamo i soldi". Il giorno dopo firmò un contratto miliardario con l'Adidas che gli sponsorizzò tutto: dalla chitarra al cappello, dalle mutande alle cartine e lo lanciò verso il successo.

Il successo

Bob in concerto a Springfield (1976)

Sponsor o meno, emergere nel mondo della musica non è facile per un negretto di Kingston che non sapeva nemmeno scrivere il proprio nome, soprattutto considerando che negli anni '70 non esistevano ancora né Saranno Famosi né tantomeno X factor. Tuttavia Bob trovò la sua strada: seguendo quanto già fatto da Cristina D'Avena, che dieci anni prima aveva remixato le partiture di Bach per scrivere la sigla dei puffi, Marley mescolò insieme jazz, rock, gospel, blues e pop ottenendo una base musicale del tutto nuova dalla quale, aggiungendo un paio di tamburi sfondati e sfruttando la sua totale aritmia e incapacità musicale, riuscì a sfornare un genere musicale tutto suo: il Reggae.

Il suo primo album fu Babylon by Bus, un concept dedicato alle tristi vite dei pendolari che quotidianamente aspettano l'autobus alla stazione di Ponte Mammolo (Roma Est), fra prostitute, albanesi e travestiti. L'album fu un successo immediato e, da vecchia volpe quale era il buon Bob, pensò immediatamente di replicare pubblicando Exodus, in cui sono raccontate le drammatiche fatiche di una famiglia milanese che, per andare in vacanza a Catania, affronta la Salerno-Reggio Calabria in pieno ferragosto. Fu un'apoteosi: migliaia di giovani in tutto il mondo iniziarono a cantare le sue canzoni, a non lavarsi i capelli e a rollarsi canne. Al suo concerto allo stadio San Siro di Milano accorsero 40'000 persone, sebbene molte in realtà convinte di stare andando ad assistere al Trofeo Birra Moratti e in seguito rimaste deluse, dopo aver capito l'errore. Le canzoni di Bob sparsero per tutto il mondo un messaggio di gioia, di amore e di cannabis. O forse solo di cannabis.

Gli ultimi anni

Bob al suo ultimo festino (1981)

Intanto gli anni passavano, i capelli cascavano e Bob si ritrovò ad avere 37 anni, pur dimostrandone circa 70 a causa dell'abuso di tetraidrocannabinolo. Capendo di essere prossimo alla fine compose le sue ultime canzoni: Buffalo Soldier, poi utilizzata da Stanley Kubrick come colonna sonora di Full Metal Jacket; Jammin', inno di generazioni di fancazzisti; e soprattutto No Woman no Cry, che è in realtà un remix in chiave Reggae di Oh Susanna non piangere perché sebbene non se ne sia mai accorto nessuno. Poi organizzò il suo ultimo Kinky Reggae Party e si ritirò a meditare e pregare nell'orto della Ganja. Morì l'11 maggio 1981 dopo aver fumato una semplice Marlboro capitata chissà come in mezzo alla sua scorta di canne. Si vocifera che in realtà si trattò di un brutto scherzo del suo fedele amico Peter Tosh, detto l'Iscariota, da tempo geloso del suo successo. In ogni caso, il contatto con il semplice tabacco privo di effetti stupefacenti fu troppo per il suo fisico di Rastaman e lo stroncò. Fu sepolto nella foresta Jamaicana sotto un albero di Ganja. Tre giorni dopo, gli amici trovarono la sua tomba vuota. È probabile che oggi sieda in paradiso alla destra del Padre a spacciare erba di nascosto insieme a Gesù, Budda e Spongebob.

L'impegno politico

Bob ad Amsterdam, dopo aver esagerato con i funghetti allucinogeni

Oltre sua sorella, Bob portò avanti altri interessi: guardandosi allo specchio scoprì un bel giorno di essere negro e, bevendo un daiquiri sul balcone della sua villa a Miami, decise di dedicarsi ai suoi confratelli che vivono in miseria. Imparata la storia dell'Africa guardando una puntata di Hitler Channel, capendoci poco, in breve tempo iniziò a propagandare la necessità per i neri d'America di lasciare la civiltà, le automobili, l'NBA e i McDonald's per tornare in Etiopia a pascolare capre. Incurante delle pernacchie che si levarono da vari punti del Bronx, Marley arrivò a diventare un vero e proprio capo politico, acquistò tre televisioni e le usò per diffondere il suo messaggio, glorificando la figura di Hailé Selassié, l'ex negus d'Abissinia da lui identificato come capo ideale dei popoli africani; questo malgrado Selassié stesso sia famoso nel mondo per essere stato il capo dell'unica nazione dell'universo capace di essere sconfitta dall'Esercito Italiano di Mussolini (!!).

Spinte dalle sue parole, centinaia di persone di colore lasciarono le loro abitazioni fatte di merda e si accalcarono su barconi malridotti diretti verso il corno d'Africa, per essere qui allegramente fucilati e affondati dalle autorità locali al grido di "Chi cazzo li vuole 'sti negri, ne abbiamo già abbastanza!".

Bob in vacanza a Paperopoli (1977)

Nel frattempo il vulcanico Bob sfornava canzoni su canzoni dedicate ai problemi del Continente Nero, fra cui War, che dimostravano inequivocabilmente e incontrovertibilmente come tutti i problemi dell'Africa fossero dovuti ai bianchi, e come solo quando i neri avrebbero avuto di nuovo il potere, il Continente avrebbe potuto tornare prospero e pacifico. Tesi verificata in pieno, del resto, da politici di colore liberali e democratici che si sono fatti sua sorella; governanti illuminati come Mobutu in Congo, come Charles Taylor in Liberia, come Hastings Banda in Malawi, come Eyadema Gnassigbe in Togo, come Omar al-Bashir in Sudan, come Maaouiya Ahmed Taya in Mauritania, come Francisco Nguema in Guinea e come Robert Mugabe in Zimbabwe. Tesi verificata dalle tante pacifiche dimostrazioni d'affetto che popoli africani di etnie diverse si sono rivolte nel corso degli anni: ad esempio Hutu e Tutsi, Etiopi ed Eritrei, Shona e Ndebele. Tesi dimostrata da paesi pacifici come la Sierra Leone, dove si combatte una guerra civile al giorno; la Liberia, dove a 11 anni sei già un soldato pluriomicida (se ci arrivi vivo); nonché da nazioni pacifiste come l'Angola, che sulla propria bandiera ha messo un machete, o il Mozambico, che invece ci ha messo direttamente un Kalashnikov. Chissà se Marley pensava a questo quando cantava Africa Unite.

Il suo impegno civile valse a Bob anche dei riconoscimenti pubblici: nel 1990 il musicista ricevette una telefonata dall'allora segretario Onu Kofi Annan, che subito dopo si scusò per aver sbagliato numero, e pochi anni più tardi anche Nelson Mandela celebrò la sua figura, osannando Marley definendolo "The biggest big dick in the world!".

L'impegno religioso

« Ci avessi pensato io... altro che pane e vino! »
(Gesù)

Nel frattempo, incoraggiato da questi successi, pensò di cambiare totalmente genere e deviare sul mistico. Dopo essersi documentato su Wikipedia[citazione necessaria] su quali fossero le principali religioni, trovò che nessuna fosse alla sua altezza e, ripetendo quanto già fatto in campo musicale, decise di crearsene una tutta sua. Prese così brani della Bibbia, pezzi del Vangelo, elementi del Voodoo (appreso giocando per ore e ore a Monkey Island) e fuse il tutto in un culto incentrato sull'adorazione della Maria (no, non questa né tantomeno questa, questa). Scelse come somma divinità Jah o Jah-mah-ddah-fah-cah, prendendo spunto dalla frase preferita del suo fratello maggiore Spitty Cash, proclamò 360 giorni di festa l'anno e divenne il primo profeta di questo nuovo culto che chiamò Rastafarianesimo, in omaggio al Pastafarianesimo, di cui era in segreto un devoto. Si mise in testa un cappello buffo (ma non tanto buffo quanto quelli di Ratzinger) e andò a predicare nel deserto. Tornò in città, dato che nel deserto non c'è un cazzo di nessuno, e si chiuse in un coffee shop a fumare e bere birra fino alle quattro del mattino, ma ormai il culto era stato creato.

Dieci motivi per cui è meglio essere rastafariani:

  1. Non fai un cazzo tutto il giorno, tanto Jah provvede.
  2. Canne! Canne! Canne!
  3. Non devi più lavarti i capelli.
  4. Puoi andare in giro con vestiti colorati e sgargianti senza passare per gay.
  5. I lavavetri al semaforo non ti chiedono l'elemosina perché sanno che sei più povero di loro.
  6. Le rastafariane la danno via come niente, specie dopo la decima canna.
  7. I Testimoni di Geova iniziano a girarti al largo.
  8. La domenica non devi andare in chiesa, ti basta un parco qualsiasi.
  9. I preti rastafariani stanno troppo male per molestarti.
  10. La vita è più bella quando sei strafatto.

Discografia

  • Catch a Fire (1973): I terribili patimenti di un Rastaman ritiratosi a meditare nel deserto per 40 giorni con 50 chili di fumo, che scopre di aver lasciato a casa l'accendino.
  • Rastaman Vibration (1980) : Il motivo per cui tante zitelle 50enni vanno a passare le loro vacanze in Jamaica.
  • Uprising (1988): Featuring Sean Paul, Linkin Park e Shakira.
  • Survival (2002): La dura esistenza di un rasta trasferitosi a Treviso.
  • Legend (2007): Uscito postumo, è un album cover dei Black Sabbath.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Bob non hai mai fumato volontariamente; è sempre stato vittima del fumo passivo dei suoi coetanei.
  • Bob è stato il secondo marito di Loredana Bertè. Il terzo giorno hanno divorziato, secondo le scritture, ma è stato lui a scrivere la musica di E la luna bussò.
  • Bob è stato un grande amico di Che Guevara, insieme si divertivano scommettendo su quanti adolescenti sarebbero riusciti a infinocchiare. Un giorno che erano entrambi sbronzi e fumati copularono insieme creando la progenie dei fintireggae.
  • Bob era appassionato di Tetris.
  • Bob non è morto, si è tagliato i capelli e ha preso il posto di Paul nei Beatles dopo che Paul è morto. Infatti, ascoltando Is This Love al contrario, è possibile sentire le parole Stir it up, Paul! Hahaha!
  • Il lato B del singolo "No Woman No Cry" è la meno conosciuta "No Martini No Party"
  • Nell'anno 1985 è stato proclamato "il Fatto dell'anno"