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{{senonsai|https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_degli_emù}}
'''George Washington''', detto ''Lavatonnellate'', fu il primo presidente degli Stati Uniti, un monte, una corazzata della marina americana e la capitale degli Stati Uniti. È rimasto noto per aver comandato l'esercito americano durante la rivoluzione, spaccando migliaia di regali culi inglesi.
<br />
==Primi anni==
{{Conflitto
George Washington nasce da Augustine Washington, proprietario terriero, e Mary Ball, Lavandaia. Quando era ancora piccolo, suo padre morì in un incidente carrozzale (con le carrozze), essendosi messo alla guida dopo aver passato l'intera giornata tra le sue [[Marijuana|verdi piantagioni]]. Per questo George venne adottato da suo zio e, dopo una serie enorme di botte di culo, a vent'anni era già proprietario di mezza Virginia, sistemato e raccomandato. Non avendo più un cazzo da fare decise di arruolarsi nell'esercito ottenendo subito il grado di maggiore, una pianta di ficus nella tenda e una poltrona in pelle umana. Nello stesso periodo riceve diverse lettere dagli amici. Di queste lettere rimane solo un telegramma di George che dice ''"Mandatemi altre lettere, sto finendo la legna per il fuoco"''.
|nome del conflitto = Guerra degli Emù
==Inizio della carriera militare==
|immagine = [[File:Emù armato.jpg|224px]]
===Guerra franco-indiana===
|didascalia = Un soldato Emù in posa.
Ancora giovane, George venne arruolato nell'esercito inglese, guadagnandosi fama e rispetto in poco tempo grazie alla sua resistenza al fuoco nemico. Si dice che in una battaglia fosse stato colpito da 300 colpi, travolto da dodici cavalli e morso da un criceto. Nella stessa battaglia fece 200 uccisioni, beccandosi insulti nella chat da parte nemica e venendo apostrofato come ''hacker cheater noob''.<br>
|inizio = 30 ottobre 1932
In seguito si unì alle truppe del Generale Braddock come aiutante di campo, ovvero come fattorino. Il suo compito principale era quello di andare alle poste per pagare le bollette al posto del generale e recapitargli una pizza calda ogni Sabato. In uno scontro armato Braddock rimase infortunato e George riuscì a farsi assegnare il comando dell'esercito della Virginia recapitando pizze margherite a tutti i membri dell'assemblea. Dopo la guarigione di Braddock gli venne assegnato un drappello di fancazzisti col compito di difendere la frontiera. Fu un periodo tranquillo per Washington: infatti alla frontiera non c'era mai nessuno e si passavano le giornate giocando a tressette. Un giorno i coloni francesi ebbero una diatriba con quelli inglesi che sfociò in una rissa, durante il quale un loro ufficiale venne ucciso da un estintore lanciatogli dallo stesso Washington. Nonostante la vittoria iniziale, gli amici dell'ufficiale ucciso chiamarono tutti i picchiatori che conoscevano e assediarono il forte in cui si trovava Washington armati di spranghe, conquistandolo. Tale evento diede inizio alla guerra Franco-indiana.<br>
|fine = 8 novembre 1932
Dopo questa esperienza Washington partecipò alla battaglia di Monongahela, scatenata dall'incontro casuale di due gruppi nemici di boy scout. Dopo essere salito su tre cavalli e averli persi tutti decise di squagliarsela tirandosi appresso il generale Braddock, che si era fatto ferire l'ennesima volta. Dopo questa esperienza, per quattro mesi i cavalli rifiutarono di farsi cavalcare da Washington: pensavano portasse sfiga. Per evitare di farsi tutta la guerra franco-indiana Washington riuscì ad ottenere un congedo usando la scusa di dover controllare un muffin lasciato nel forno.
|luogo = Australandia
===Periodo tra le due guerre===
|esito = Vittoria tattica degli Emù, Cessate il fuoco imposto dalle Nazioni Unite
Tornato a casa e tirato fuori dal forno il muffin Washington ritornò ad occuparsi alle sue verdi piantagioni, giocare alla Playstation e rimorchiare nei villaggi vacanze. È in una di queste uscite che conosce la sua futura moglie, una vedova che aveva ricevuto in eredità un patrimonio di diversi milioni. Fu amore a prima vista per Washington, che la sposò e la fece trasferire a casa sua. Nel complesso il matrimonio fu sereno: pare che la moglie di Washington non gli abbia mai chiesto di accompagnarla a fare shopping.
|casus = Odio razziale
==La guerra civile==
|mutamenti_territoriali = Divisione dell'Australia
Eletto nel parlamento della Virginia, George si trovò a discutere diversi problemi con la madrepatria. L'inghilterra infatti aveva da poco imposto a tutte le sue colonie il consumo forzato di tè verde aromatizzato al carciofo tutti i giorni, che viste le sue qualità veniva utilizzato come surrogato dell'Anatra WC. Le tensioni con l'Inghilterra portarono così al tea party di Boston, in cui diversi coloni assaltarono una nave inglese carica di tè e lo rovesciarono in mare. Questo gesto causò la guerra d'indipendenza americana, ma soprattutto rese immangiabile il pesce pescato a Boston per tre generazioni: sapeva terribilmente di carciofo.<br>
|schieramento1 = [[File:Australia.jpg|24px]]Australia <br/>Circolo della caccia
George Washington venne così eletto come comandante supremo dell'esercito americano, perché aveva una enorme esperienza alle spalle e stavano cercando qualcuno a cui dare la colpa in caso di sconfitta. Infatti George si trovò a dover gestire un esercito di contadini, barboni e fancazzisti, raccattati con la promessa di tanta gnocca. Inoltre c'era una carenza enorme di polvere da sparo, in quanto era stata usata quasi tutta dai soldati per accendersi i sigari. Washington decise di allearsi con i francesi, ancora incazzati neri con gli inglesi per causa della guerra Franco-Indiana. Questi ultimi riuscirono a rifornirlo di polvere da sparo bastevole per tutti i cannoni e le canne dell'esercito.<br>
|schieramento2 =[[File:Emu3.jpg|24px]] Emù <br />Struzzi <br />Animalisti
===Valley Forge===
|comandante1 = il presidente del Circolo di caccia
[[File:Snoopy a Valley Forge.jpg|right|thumb|230px|Il sergente Snoopy durante il periodo a Valley Forge.]]
|comandante2 = Unemù
Gli scontri divennero così violenti che dopo un giorno intero di battaglie i sodati nemici si ritrovavano nei pub in campo neutro per continuare gli scontri con partite a poker. Dopo una battaglia non si capiva mai chi aveva vinto, così i generali facevano carta-sasso-forbice per deciderlo.
|armata1 = 30.000 soldati, 300 ornitorinchi e un echidna
Dopo una serie di battaglie di questo tipo Washington decise di rinfrescarsi le idee e portare le sue truppe in un villaggio vacanze chiamato Valley Forge. Furono mesi terribili per le truppe americane: il bagno era sporco, il cibo faceva schifo, fuori faceva un freddo cane e i bungalow non avevano stufe nè aria condizionata. Inoltre i soldati furono stremati dal programma degli animatori. Molti morirono di stenti stremati dai tornei di bocce, altri si suicidarono non sopportando il volume troppo alto della baby dance. Alcuni preferirono scappare per non essere inseriti nel torneo di ping pong.<br>
|armata2 = 20.000 emù e 4.000 struzzi
Dopo sei mesi infernali Washington potè riunirsi ad alcuni rinforzi francesi e andarsene da Valley Forge, non prima di scrivere una pessima valutazione del posto su Trip Advisor.
|perdite1 = 20.000 soldati, una marmitta
===Fine della guerra civile===
|perdite2 = 2500 emù, una marmotta
La notte di Natale del 1776 George decise di fare una sorpresa ai nemici, così attraversò il fiume Delaware insieme alla sua guarnigione vestito da Babbo Natale per portare loro dei regali e alcuni tacchini surgelati. Gli inglesi vedendoli pensarono che gli americani stessero per attaccare e si prepararono a combattere, trasformando la sorpresa nell'ennesima rissa. Gli americani riuscirono comunque a vincere sparando con i cannoni i tacchini surgelati.<br>
|note = [[File:Distribuzione degli emú.jpg|center|295px]] L'Australia alla fine della guerra.
Poco dopo alcuni generali americani riuscirono a respingere gli inglesi a Saratoga. Questi ultimi si erano organizzati in tre colonne e dovevano riunirsi ad Albany, ma una colonna diede buca, l'altra, composta soprattutto da alleati indiani, mandarono a cagare gli inglesi preferendo passare la serata in un Saloon. L'ultima colonna venne convinta ad arrendersi agli americani in cambio di buoni pasto.<br>
}}
Infine la corona inglese, avendo già i suoi cazzi da fare in madrepatria, tra cui cercare di non far approvare al consiglio europeo la Tobin Tax, decise di dichiarare l'indipendenza dell'America.

==Carriera politica==
{{cit2|Capitano! il nemico ha adottato per le sue comunicazioni un linguaggio sofisticato e impossibile da decifrare!|Soldato australiano addetto alle intercettazioni.}}
===Convenzione del Philadelphia===
{{cit2|Squeak! Squeak!|Il capitano degli emù da istruzioni alla sua squadra.}}
Dopo la guerra 54 deputati del nuovo stato si riunirono per cercare di stipulare una costituzione e una legge elettorale. Nonostante Washington evitasse di prendere posizione nei dibattiti ebbe un ruolo centrale nel congresso, portando ad ogni seduta fette di pane con Philadelphia per tutti. Dopo mesi di trattative, migliaia di pagnotte e centinaia di scatolette di Philadelphia consumate ci si mise finalmente d'accordo, dichiarando che per un sistema elettorale veramente democratico bisognava [[Supercazzola|scappellare a destra per non favorire Antani]]. Un nodo importante riguardava gli schiavi. Si decise che il voto di cinque schiavi contava quanto quello di tre cittadini: usarono i numeri dispari apposta per causare l'esasperazione di tutti gli scrutinatori americani fino all'invenzione della calcolatrice. Qualcuno pensò se non fosse stato conveniente tagliare gli schiavi per arrotondare i voti.

===La presidenza===
La '''guerra degli emú''' fu un’operazione militare volta a sterminare il movimento armato indipendentista [[emù]], che aveva raccolto migliaia di adepti e aveva dichiarato la dipendenza unilaterale dello stato di Emulandia. I successivi combattimenti e la disfatta [[australia]]na fece in modo che questa guerra venisse chiamata [[Vietnam]] Australiano. Nonostante l’intervento dell'[[ONU]] non si é mai raggiunto un accordo tra le due fazioni e, talvolta, gli Emú compiono ancora scorrerie e attentati [[terrorismo|terroristici]] ai danni degli Australiani.
Approvata la costituzione, Washington venne eletto presidente con il 108% dei voti (Votarono per lui anche cani e porci). Nel suo mandato stabilì i cerimoniali adottati da tutti i futuri presidenti. Piazzò il suo gabinetto nella casa bianca, decorandolo con del vetrocemento scelto da sua moglie. In seguito ogni presidente avrebbe sostituito il vecchio gabinetto con il proprio. Washington riteneva che dopo un'intera giornata a lavorare peggio dei suoi schiavi, un presidente avesse almeno il diritto di farla in pace.<br>

Nel 1789 si riunì per la prima volta il gabinetto. Dopo un'ora uscirono tutti un po' arrossati dallo sforzo, ma soddisfatti.
==Ultimi anni==
==Contesto==
Dopo la [[prima guerra mondiale]] molti ex soldati [[inglesi]] decisero di cambiare vita e trasferirsi in [[Australia]], dove cominciarono a costruire fattorie e piantare grano in ogni [[buco]] possibile. [[Nessuno]] ebbe niente da ridire, finché le coltivazioni non invasero il territorio notoriamente usato in [[primavera]] dagli emú per accoppiarsi e fare [[pic-nic]]. Quando gli emú tornarono su quel territorio videro quanto successo e si incazzarono di brutto. Fecero richiesta scritta al [[ministro]] dell’agricoltura per eliminare le coltivazioni e vedersi ristabilito il loro diritto di organizzare [[festival]] e [[rave party]] sul loro territorio, ma come risposta ricevettero solo un “Se siete emú, come diavolo fate a scrivere?”.
Terminato il suo terzo mandato da presidente a George ne venne proposto un terzo, ma lui rifiutò rispondendo ''Mobbastaveramenteperò!''. Così decise di ritirarsi a vita privata e trascorrere gli ultimi giorni trastullandosi le verdi piantagioni ereditate dal padre. L'unico avvenimento interessante da lì in poi riguarda quando una notte lo svegliarono dicendogli che i francesi stavano per far scoppiare una guerra. George si alzò di scatto per arrivare in tempo, ma pochi minuti dopo arrivò la notizia che era stato risolto tutto con una partita a carte. Per tutta risposta George li mandò a cagare e tornò a dormire.<br>
Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Gli Emú dichiararono l’indipendenza unilaterale dello stato di Emulandia, che venne riconosciuta soltanto da [[Taiwan]] e dal [[Sealand|principato di Sealand]]. Non vedendosi riconosciuta l’indipendenza dal governo australiano gli emú attaccarono con un esercito di 20 000 soldati emú le zone da loro reclamate, scacciando la popolazione locale dopo aver sparso il terrore con attentati dinamitardi e spazzando via le coltivazioni. Tutto ció venne visto come un affronto da parte del governo australiano, che decise di dichiarare [[guerra]] al nuovo stato.
Le notizie sulla fine di Washington dicono che un giorno si fosse recato a giocare con i suoi schiavi neri per i campi di cotone. Fuori c'erano -2 C°, pioveva e al porto era stato visto un tizio raccogliere su una nave una coppia di tutte le specie di animali. Nonostante questo George ignorò il canonico avvertimento della mamma e uscì senza golfino di lana. rientrato a casa non si cambiò neanche i vestiti, rimanendo bagnato fradicio per tutta la sera. <br>

Dopo essersela andata a cercare, Washington si beccò una polmonite e crepò dopo due giorni. Per onorarlo fu eretto il Washington Monument, una copia in scala 20:1 del suo membro virile.
==Fasi della guerra==
[[File:Emu.jpg|left|thumb|200px|Un emù esegue il grido di battaglia prima di lanciarsi addosso agli ignari militari.]]
===L'inizio===
La controffensiva australiana fu immediata: [[10000|10.000]] soldati vennero schierati al confine con l’ordine di sparare a qualunque cosa con le piume si muovesse. L’ordine venne cambiato a "qualunque [[uccello]] grande" quando si accorsero che la fanteria aveva sterminato [[passero|passeri]], [[pavone|pavoni]] e [[fagiano|fagiani]] senza beccare neanche un emù. Venne cambiato infine in “sparare a qualunque uccello grande, con la testa [[blu]]astra, con le piume, che non sa volare e appartenente alla famiglia dei dromaidi. Eccheccazzo, lo sapete come è fatto un emù?".
All’inizio la situazione fu favorevole al governo australiano: il [[2 Novembre]] molti emù caddero vittima di un’imboscata nel distretto di Campion. Gli emù non si perdettero d’animo e organizzarono un attentato terroristico nei pressi di una [[diga]] due giorni più tardi. Questa volta le mitragliatrici australiane si incepparono e permisero agli emù di fare una strage. Nei giorni seguenti gli emù si resero conto di essere in inferiorità numerica e decisero di organizzare operazioni di [[guerriglia]]. Il successo di queste azioni si può riassumere in un rapporto dell’[[8 Novembre]] [[1932]] da parte dell’esercito australiano:

{{quote|I sogni dei mitraglieri di sparare raffiche su fitte masse di emù furono presto dissolti. Il comando emù ha evidentemente ordinato l'uso di tecniche di guerriglia, e il suo ampio e disorganizzato esercito si è immediatamente diviso in un innumerevole numero di piccole unità rendendo l'uso dell'equipaggiamento militare inefficace. Un esercito umiliato viene costretto quindi a ritirarsi dal campo di battaglia dopo quasi un mese.}}

[[File:Struzzi kamikaze.gif|left|thumb|200px|I reparti speciali emù attaccano.]]
Come soluzione d'[[emergenza]] il governo australiano provò a mandare forze speciali armate di [[boomerang]], che si rivelarono inefficaci perché i boomerang che non riuscivano a colpire gli emù tornavano indietro facendo perdite ingenti a causa del fuoco amico. Come ultimo disperato tentativo tentarono un assalto con un plotone di [[canguri]] armati a motore, ma i canguri scapparono tappandosi le orecchie dopo aver sentito il versaccio degli emù.
Per evitare la disfatta dell’esercito australiano e la figuraccia davanti a tutto il mondo (cosa c’è di più umiliante di essere sconfitti in battaglia da un esercito di emù?) il governo centrale stipulò un cessate il fuoco con i capi delle milizie separatiste.



===Seconda fase===
Dopo 4 giorni in cui entrambi gli schieramenti violavano continuamente il cessate il fuoco, l’esercito regolare riprese le ostilità. Gli australiani all’inizio non se la passarono bene: gli emù avevano raccolto nelle loro file anche migliaia di foreign fighter struzzi, stanchi di essere confusi con loro; mentre l’esercito australiano risentiva ancora delle perdite dei combattimenti precedenti. Tuttavia, grazie al supporto di alcuni mitraglioni da contraerea cal. 50 i soldati cominciarono a mietere migliaia di vittime emù. La situazione rimase in stallo finché l’intervento dell’ONU con i caschi blu pose fine al conflitto più grave della storia australiana. Un assemblea straordinaria dell’ONU stabilì quindi di dividere il territorio conteso in due parti tra australiani ed emù, lasciando scontenti entrambi gli schieramenti, che reclamavano l'intero territorio australiano.
<br />
===Conseguenze===
*Gli australiani, chiedendo l’intervento dell’ONU, ebbero un enorme calo di reputazione.
*Nonostante il cessate il fuoco ci furono scontri e tensioni tra australiani ed emù nel 1934, 1943 e 1948. Ultimamente le aggressioni da parte degli emù hanno subito un’impennata dopo la decisione del governo australiano di limitare l’accesso alla “[[spianata delle moschee|Spianata dell’emùschee]]”, luogo sacro per molti emù.
==Voci correlate==
==Voci correlate==
*[[Emù]]
*[[Australia]]
*[[Guerra dei bottoni]]
*[[Guerra della marmitta]]

{{Oceania}}
{{portali|Guerra}}

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Guerra degli emù.
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Altra roba

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Guerra degli Emù

Un soldato Emù in posa.
Luogo: Australandia
Inizio:

30 ottobre 1932

Fine:

8 novembre 1932

Esito:

Vittoria tattica degli Emù, Cessate il fuoco imposto dalle Nazioni Unite

Casus belli:

Odio razziale

Modifiche territoriali:

Divisione dell'Australia

Fazioni in guerra

Australia
Circolo della caccia

Emù
Struzzi
Animalisti

Comandanti

il presidente del Circolo di caccia

Unemù

Forze in campo

30.000 soldati, 300 ornitorinchi e un echidna

20.000 emù e 4.000 struzzi

Perdite

20.000 soldati, una marmitta

2500 emù, una marmotta

L'Australia alla fine della guerra.
« Capitano! il nemico ha adottato per le sue comunicazioni un linguaggio sofisticato e impossibile da decifrare! »
(Soldato australiano addetto alle intercettazioni.)
« Squeak! Squeak! »
(Il capitano degli emù da istruzioni alla sua squadra.)

La guerra degli emú fu un’operazione militare volta a sterminare il movimento armato indipendentista emù, che aveva raccolto migliaia di adepti e aveva dichiarato la dipendenza unilaterale dello stato di Emulandia. I successivi combattimenti e la disfatta australiana fece in modo che questa guerra venisse chiamata Vietnam Australiano. Nonostante l’intervento dell'ONU non si é mai raggiunto un accordo tra le due fazioni e, talvolta, gli Emú compiono ancora scorrerie e attentati terroristici ai danni degli Australiani.

Contesto

Dopo la prima guerra mondiale molti ex soldati inglesi decisero di cambiare vita e trasferirsi in Australia, dove cominciarono a costruire fattorie e piantare grano in ogni buco possibile. Nessuno ebbe niente da ridire, finché le coltivazioni non invasero il territorio notoriamente usato in primavera dagli emú per accoppiarsi e fare pic-nic. Quando gli emú tornarono su quel territorio videro quanto successo e si incazzarono di brutto. Fecero richiesta scritta al ministro dell’agricoltura per eliminare le coltivazioni e vedersi ristabilito il loro diritto di organizzare festival e rave party sul loro territorio, ma come risposta ricevettero solo un “Se siete emú, come diavolo fate a scrivere?”. Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Gli Emú dichiararono l’indipendenza unilaterale dello stato di Emulandia, che venne riconosciuta soltanto da Taiwan e dal principato di Sealand. Non vedendosi riconosciuta l’indipendenza dal governo australiano gli emú attaccarono con un esercito di 20 000 soldati emú le zone da loro reclamate, scacciando la popolazione locale dopo aver sparso il terrore con attentati dinamitardi e spazzando via le coltivazioni. Tutto ció venne visto come un affronto da parte del governo australiano, che decise di dichiarare guerra al nuovo stato.

Fasi della guerra

Un emù esegue il grido di battaglia prima di lanciarsi addosso agli ignari militari.

L'inizio

La controffensiva australiana fu immediata: 10.000 soldati vennero schierati al confine con l’ordine di sparare a qualunque cosa con le piume si muovesse. L’ordine venne cambiato a "qualunque uccello grande" quando si accorsero che la fanteria aveva sterminato passeri, pavoni e fagiani senza beccare neanche un emù. Venne cambiato infine in “sparare a qualunque uccello grande, con la testa bluastra, con le piume, che non sa volare e appartenente alla famiglia dei dromaidi. Eccheccazzo, lo sapete come è fatto un emù?". All’inizio la situazione fu favorevole al governo australiano: il 2 Novembre molti emù caddero vittima di un’imboscata nel distretto di Campion. Gli emù non si perdettero d’animo e organizzarono un attentato terroristico nei pressi di una diga due giorni più tardi. Questa volta le mitragliatrici australiane si incepparono e permisero agli emù di fare una strage. Nei giorni seguenti gli emù si resero conto di essere in inferiorità numerica e decisero di organizzare operazioni di guerriglia. Il successo di queste azioni si può riassumere in un rapporto dell’8 Novembre 1932 da parte dell’esercito australiano:

« I sogni dei mitraglieri di sparare raffiche su fitte masse di emù furono presto dissolti. Il comando emù ha evidentemente ordinato l'uso di tecniche di guerriglia, e il suo ampio e disorganizzato esercito si è immediatamente diviso in un innumerevole numero di piccole unità rendendo l'uso dell'equipaggiamento militare inefficace. Un esercito umiliato viene costretto quindi a ritirarsi dal campo di battaglia dopo quasi un mese. »
I reparti speciali emù attaccano.

Come soluzione d'emergenza il governo australiano provò a mandare forze speciali armate di boomerang, che si rivelarono inefficaci perché i boomerang che non riuscivano a colpire gli emù tornavano indietro facendo perdite ingenti a causa del fuoco amico. Come ultimo disperato tentativo tentarono un assalto con un plotone di canguri armati a motore, ma i canguri scapparono tappandosi le orecchie dopo aver sentito il versaccio degli emù. Per evitare la disfatta dell’esercito australiano e la figuraccia davanti a tutto il mondo (cosa c’è di più umiliante di essere sconfitti in battaglia da un esercito di emù?) il governo centrale stipulò un cessate il fuoco con i capi delle milizie separatiste.


Seconda fase

Dopo 4 giorni in cui entrambi gli schieramenti violavano continuamente il cessate il fuoco, l’esercito regolare riprese le ostilità. Gli australiani all’inizio non se la passarono bene: gli emù avevano raccolto nelle loro file anche migliaia di foreign fighter struzzi, stanchi di essere confusi con loro; mentre l’esercito australiano risentiva ancora delle perdite dei combattimenti precedenti. Tuttavia, grazie al supporto di alcuni mitraglioni da contraerea cal. 50 i soldati cominciarono a mietere migliaia di vittime emù. La situazione rimase in stallo finché l’intervento dell’ONU con i caschi blu pose fine al conflitto più grave della storia australiana. Un assemblea straordinaria dell’ONU stabilì quindi di dividere il territorio conteso in due parti tra australiani ed emù, lasciando scontenti entrambi gli schieramenti, che reclamavano l'intero territorio australiano.

Conseguenze

  • Gli australiani, chiedendo l’intervento dell’ONU, ebbero un enorme calo di reputazione.
  • Nonostante il cessate il fuoco ci furono scontri e tensioni tra australiani ed emù nel 1934, 1943 e 1948. Ultimamente le aggressioni da parte degli emù hanno subito un’impennata dopo la decisione del governo australiano di limitare l’accesso alla “Spianata dell’emùschee”, luogo sacro per molti emù.

Voci correlate