Pacific Trash Vortex

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Il PTV visto da Google Earth.

Il Pacific Trash Vortex (Vortice di Mondezza del Pacifico), detto anche la grande chiazza di immondizia del Pacifico (Great Pacific Pile of Shit ), isola di plastica (Island of Sphaccimm) o più semplicemente senso di colpa occidentale in forma di istallazione artistica naturale nonché fottutamente ironica, è un letterale cumulo di pattume che galleggia nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico e che in genere quando lo si legge su Focus si fa "ma dai?" e poi si scarta un'altra Fiesta perché tutto il giorno scienza e ora non ci vedete più dalla fame.

Le sue dimensioni e la sua massa sono incalcolabili ma, pensate, è larga quanto 38 miliardi e mezzo di criceti disposti a nido d'ape e pesa esattamente quanto 12.582 pacchi da 6 di birra Peesher quando fanno il 3 per 2 alla Lader[1].

Scoperta

Affascinante formazione spontanea di polimeri su un'altrimenti bruttissima spiaggia ligure.

Negli anni '50 nove medici su dieci sconsigliavano l'uso dell'antigienica e inquinante carta per impacchettare la roba, auspicando invece l'uso della plastica, così comoda e pulita. Detto fatto. 30 anni dopo, il capitano della nave cargo da 200 tonnellate "Lumachella dei marosi" avvista una landa misteriosa, non riportata dalle carte; arrapato all'idea di emulare il Vespucci (ma più probabilmente ebbro dei 3 antidepressivi ingollati a colazione), prende a circumnavigare il litorale e lì sparisce senza lasciare traccia. Insieme al suo carico da 10 milioni di bottigliette di plastica vuote.

L'ipotesi scientifica più accreditata fu che la mondezza creata in 30 anni di merendine e bibite avesse sviluppato una forma d'intelligenza rudimentale e che si fosse data appuntamento nei luoghi più remoti degli oceani, in guisa di vorticanti e ipnotici mucchi di innocuo pattume, per tendere agguati alla specie umana ed accrescere il suo potere, certamente in accordo coi comunisti.

Maledette, ingrate bottigliette di merda.

Origine della plastica

Affascinante quadro giappocinese rappresentante i mari che lambiscono l'isola.
  • Bottiglie di plastica dell'acqua minerale perché in quella di rubinetto ci sono i ragni.
  • Sacchetti di merendine generalmente contenuti in un involucro di plastica, non di rado messo in pacchi coperti di plastica e praticamente sempre imballati su pallet avvolti nella plastica.
    • Merendine che a giudicare dal gusto sono fatte di plastica.
  • Involucri plastici in cui mettiamo qualunque cosa commestibile perché la plastica è buona e fa bene.
  • Paperelle di gomma.
  • Palloni sparati fuori dalla Juve.
  • I resti del brunch in spiaggia della tipica e allegramente chiassosa famiglia italica, gettati in mare in segno di cultura popolare.
  • Le pornostar dopo i 50.
  • Pluriball scoppiati.
  • L'intera struttura territoriale di Forza Italia.
  • La pompetta che hai nel pene da quando non ti si rizza più.
  • Sacchetti di plastica su cui c'è scritto "biodegradabile" ma vatti a fidare.
  • Il modello 1:1 usato per girare il film Godzilla. Spara veri raggi atomici! (celle a materiale fissile non incluse)
  • Preservativi mai usati e scaduti nella futile attesa di un travolgente "amore" estivo.
  • Le anche dei vecchi.
  • Quel che reesteeraaaaaaaaa di questi aaanni ottaaaantaaaaa.

Ecologia delle isole

Come ci insegna Charles Darwin, la vita è in continuo mutamento ed adattamento alle condizioni ambientali, così questa immensa quantità di monnezza, invece di essere un fattore negativo per la natura, è diventata un nuovo motore dell'evoluzione: gli animali precedentemente presenti si sono estinti, com'è giusto che sia, e sono stati rimpiazzati da nuovi, migliori organismi. I sacchetti di plastica hanno preso vita ed occupano ora la nicchia ecologica di meduse e razze, le cannucce si sono ancorate al suolo e fanno le veci dei coralli, i barattoli di latta sono le nuove case dei paguri e così via. Il nuovo ecosistema sta destando l'ammirazione del mondo e numerosi biologi sono impegnati nel condurre ricerche sull'isola, anche se in molti non sono tornati.

Fondazione dello Stato Federale

Be', se non altro qui non sarete molestati dai bimbiminkia

Dato che pochi sanno dell'esistenza di questo mucchione di monnezza e che sostanzialmente a nessuno fotte sega, perché non cogliere la splendida occasione e trasformarlo for teh lulz artisticamente in una supercazzola federazione vera e propria?[2]

I membri dell'ONU l'hanno sbrigativamente riconosciuto come Stato, distratti fra un pompino e una mazzetta, e quando se ne sono accorti era ormai troppo tardi. Adesso esiste davvero.

Niente più marea di monnezza quindi, questa è una nazione. E se parli di distruggerla sei un razzista e un terrorista talebano, capito brutto comunista mangiabroccoli abbracciabalene?

Dunque, problema risolto, basta pessimismo e godiamoci i frutti del mercato globale. E poi vuoi mettere che nota griffata di colore in tutto questo pallosissimo mare color mare?

Abitanti e struttura sociale

Accortisi dello scherzo, i funzionari ONU danno la cittadinanza della neonata Federazione delle Isole di Monnezza del Pacifico all'artista che ha avuto la fantastica idea[3], consigliandole caldamente di restarci. L'arzilla burlona non si fa certo scoraggiare e si mette d'accordo con l'intelligenza collettiva che governa il posto per convertirlo in una località di villeggiatura per punkabbestia. Immediato il successo dell'iniziativa, un po' meno quello commerciale.

Da allora la Federazione gode di ottima salute (a parte qualche sporadico tumore dovuto probabilmente all'eccessiva esposizione solare nelle ore centrali della giornata).

Economia

Spilletta promozionale illustrante uno degli innumerevoli vantaggi evolutivi donati dal PTV alla fauna sottostante. Nota: qualora questa spilletta vi venisse a noia buttatela in mare. Vorrete mica essere rei di fermare l'evoluzione?

L'intera economia del PTV si basa sul riciclo della plastica (sapeste quanti usi può avere un cottonfioc usato!) e sull'allevamento ittico 100% polimerico: cernie a 3 occhi dotate di tentacoli[4], seppie in grado di produrre 41 diverse colorazioni alla moda (invece del monotono "nero di seppia" che fa troooppo l'altroieri...) ed aragoste che partoriscono scarpe da ginnastica.

Trasporti ed infrastrutture

La fonte energetica principale che alimenta i mezzi di trasporto nel PTV è il petrolio, di cui è sempre fornito per via di generose e spontanee donazioni da parte di alleati esteri.

Cultura

Gettando qualche libro dalla banchina del porto, possibilmente con copertina plastificata, potreste rendere un prezioso servigio alla cultura nazionale del PTV. Quanto alla coltura, quella batteriologica, tutto a posto grazie.

Rapporti coi Paesi esteri

"Rapporti con chi?" è stata la risposta dataci dai capi di Stato e di Governo dei principali Paesi del mondo, quindi soprassediamo. Se non interessa nemmeno ai complottisti, figuriamoci a quell'altri.

Comunque visto che le navi continuano a sparire, per tenersi buona l'informe massa polimerica il PTV è stato invitato a inviare alle Olimpiadi di Rio 2016 i suoi campioni; purtroppo s'è candidato 1 solo abitante, nella specialità accattonaggio molesto con cane pulcioso creata apposta per l'occasione.

Azioni di sensibilizzazione

Un caratteristico "barcaro" nella suggestiva cornice della capitale. «Mare, profumo di mareee...»

Fingere che i problemi non esistano è la strategia migliore. Meglio non pensarci. Che, a dirla tutta, non è davvero 'sto gran problemone. E poi la gente ha problemi più urgenti, tipo i parcheggi che non si trovano o quale futuro miliardario prenderà a calci una palla nello stadio vicino a dove abito io.

Inoltre l'espansione del PTV sta registrando una contrazione dovuta alla propaganda degli ambientalisti, con un rallentamento della crescita e almeno 7 posti di lavoro persi. Le donazioni spontanee delle navi portacontainer non bastano più e sono allo studio automobili usa e getta, ombrelli piovi e butta, stanze d'albergo monouso e sacchi a pelo che si sbregano come ti ci infili dentro.

E non appena credete che sia tutto qua...

... ecco che spunta a sorpresa il Fottuto Mucchio di Rusco del Nord Atlantico[5].

Note

  1. ^ stime conformi agli standard di misurazione "il sistema metrico decimale è una pizza" di Focus
  2. ^ Fatto vero, poi siamo noi i cazzari...
  3. ^ Maria Cristina Finucci, via Pampers Usati 39, PTV
  4. ^ Utili per risparmiare al mercato ittico in caso voleste preparare una zuppa di pesce
  5. ^ Ancora lì a dubitare del ruolo pedagogico di Nonciclopedia, ma è tutto vero

Voci correlate

Collegamenti esterni