Reggae

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« Cioè perché il reggae, cioè veramente »
(Fan del reggae motiva la sua passione per il reggae)
« Pompaaaa, senti che basso sfondatutto »
(Tizio amante delle dancehall)
« Un pezzo reggae lo puoi ascoltare, un altro pure. Ma al terzo ti rompi il cazzo »
(Il 99% della popolazione mondiale che si è accorta che i pezzi reggae sono TUTTI uguali)
File:Cannonefumoso.jpg
Occorrente per l'ascolto del reggae. Senza, il reggae ti fa abbastanza schifo.

Il Reggae era, prima del 1980, un genere musicale in cui ogni brano ha la stessa identica base di tutti gli altri brani. Attualmente il reggae è anche una plausibile scusa per parlare di hashish, di fatti, d'essere fatti e insultare i froci, tema presente nella maggior parte dei brani reggae senza che gli amanti del reggae neanche lo sappiano.

Il Reggae discende dallo Ska, ha come sottogenere truzzo la dancehall e sempre più spesso viene sfruttato per produrre remix inascoltabili rifacendo brani commerciali in versione reggae. Questo perché gli artisti reggae non sono in grado di produrre melodie decenti.

Varietà[senza fonte] del reggae

Come detto, i brani reggae sono tutti uguali. In realtà non sono proprio uguali uguali, ma si differiscono per il titolo della canzone, per il nome dell'artista e, a volte, anche per le frasi che il cantante dice all'interno del pezzo. Il resto del brano è uguale.
In particolare il reef è sempre lo stesso per tutta la durata del brano, ed è terribilmente monotono. Non è raro difatti che i non-cultori del genere riescano ad ascoltare solo una/due canzoni di fila, massimo tre, ma dopo un po' non vedono l'ora di spararsi nelle orecchie.

La monotonicità dei pezzi comporta che, per poter ascoltare un set reggae, ci si deve necessariamente abboffare di canne. Gli amanti del reggae difatti si radunano in serate apposite in cui, dopo abbondante uso di sostanze stupefacenti, non si rendono conto di stare ascoltando per ore e ore sempre lo stesso brano (o quasi). In realtà gli amanti del reggae non si sono ancora resi conto che, dopo 14 canne, qualsiasi accozzaglia di suoni diventa ascoltabile. Anzi, se glielo si fa notare, la tipica risposta è

« Noooo, ma che dici? È bellissimo, èttutto cioè, così molleggioso. Tu non capisci. Rilassati e vedi che è fantastico! »

Ovvio che è fantastico: dopo 14 canne tutto è fantastico.

Ballare il reggae

I cultori del reggae amano tale genere in maniera spasmodica e morbosa e lo ritengono il genere musicale adatto per fare qualsiasi cosa, addirittura ballare, nonostante il suo ritmo lentissimo lo renda praticamente impossibile. In realtà, dopo 14 canne, qualsiasi accozzaglia di suoni diventa ballabile, ma di questo gli amanti del reggae non se ne sono ancora accorti. Una qualsiasi persona normale invece si accorge subito di come il reggae abbia la stessa ballabilità di un requiem, se non peggiore.

In verità l'unico modo per ballare il reggae è: molleggiare. Molleggiare per ore. Molleggiare sempre. E sempre in maniera uguale per ogni brano suonato.

Secondo recenti studi dell'Università Cannabinoide di Kingston, la maggior parte della ragazze va a ballare il reggae solo perché va in un locale pieno di neri che ci provano. Per il resto, pensano che il reggae sia un sottogenere della house.

Le origini

File:Finibob.jpg
Uno dei più grandi artisti raggae viventi.

Il genere da cui trasse origine il reggae fu lo ska: un giorno un tizio, notando che lo ska era troppo brioso, decise di modificarlo e renderlo più lento e palloso, per poi dire a tutti che il sound così ottenuto era più figo. Per ottenere questo effetto, tale tizio ruppe il proprio giradischi per fare rallentare il ritmo, nonostante quel giradischi avesse la funzione apposita, anzi era stato creato apposta per farlo. Così dal rallentamento dello ska, nacque lo ska rallentato, conosciuto meglio come Reggae.

Il Reggae è nato e si è sviluppato in Giamaica, paese noto solo per questo, per il fumo e per le mignotte.

Contraddizioni degli amanti del reggae relative ai contenuti dei brani

Gli amanti del reggae sono solitamente tipi tranquilloni strafattissimi, che predicano l'amore universale, la fratellanza e il pis-e-llov. Peccato che non si siano ancora resi conto che uno dei temi principali dei brani reggae siano le invettive contro i gay, probabilmente perché i neri che lo cantano devono trovare qualcuno che sta messo peggio di loro con cui prendersela.

I requisiti

Non tutti possono fare reggae. Per poter fare reggae innanzitutto è necessario essere nero. Ma non un nero qualunque, l'aspirante artista reggae deve essere un nero contro il sistema, deve avere i rasta e deve essere adeguatamente confuso confuso in modo assurdo. Inoltre deve avercela con qualcuno e non può essere ricchione. I requisiti richiesti sono quindi:

  • Essere Neri.
  • Essere confusi.
  • Avere i Rasta.
  • Avercela a morte con i bianchi, anche se ti hanno adottato e ti vogliono un bene dell'anima.
  • Avercela a morte con i froci.
  • Non essere froci.

Se sei un frocio bianco e se sei stato adottato da 2 genitori bianchi e perlopiù froci e vuoi fare Raggae, non puoi.

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