Musica contemporanea

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« bzzzp fsssss sckrreeeak brzrzrzr wwwwwwwwwbs »
(Musica elettronica.)
« tlin tlin tlin tlin tilin tilin tilin tin tin tin nin nin nin nint nint nint tnin tnin tnin (...) »
(Musica minimalista.)
« Ma non è che si è rotta la caldaia? »
(Tua mamma sentendo della musica classica contemporanea.)
« Basta ascoltarla un po' e diventa tutto chiaro! »
(Coglione che cerca di darsi un tono in rete.)
« Basta, mi arrendo! »
(Spettatore esasperato ad un concerto di musica classica contemporanea.)

La cosiddetta "musica d'arte" è l'unica vera forma accertata di musica contemporanea occidentale[citazione necessaria]. Tutto il resto è solo un inganno creato dalle industrie discografiche per assoggettare le menti del ceto medio.

La classica contemporanea è rivolta ad un pubblico d'élite, generalmente studenti e laureati al conservatorio che hanno subìto il lavaggio del cervello. La compagnia di personaggi del genere potrebbe portarvi a fare cose stupide come andare ad ascoltare "Quattro minuti di silenzio per orchestra sinfonica"[1], un "Concerto per metronomi"[2] o un "Concerto per gong solo"[3].

Storia e stili

Già all'inizio del novecento alcuni compositori avevano provato a infilare note a cazzo nelle loro composizioni, tanto per vedere che effetto faceva.
In ogni caso fin lì andò tutto bene perché vennero giustamente ignorati.
Poi un bel giorno un ingegnere con l'hobby della musica, Arnold Schönberg, desideroso di trovare un modo per passare alla storia, decise di improvvisarsi compositore scrivendo solo e unicamente note a caso su un tempo a caso. Nacque così una nuova epoca nella storia della musica.

Musica atonale e dodecafonica

Uno spartito di musica dodecafonica

Le opere di Schönberg cominciarono presto a suscitare reazioni come fischi, insulti, minacce di morte e tentativi di internamento, il che aiutò il nostro eroe a convincersi di essere davvero un genio d'avanguardia.
Purtroppo per lui il giochino delle note buttate a casaccio cominciò a diventare noioso per gli ascoltatori e il nostro pensò che i tempi fossero maturi per formulare da zero una nuova teoria della musica. Sapendo a malapena suonare e scrivere su un pentagramma, ebbe non poche difficoltà, ma risolse il problema applicando alla teoria musicale la propria mentalità ingegneristica: decise infatti di organizzare le note in base alle funzioni matematiche. Essendoci un ordine interno - pensò il genio - doveva per forza venirne fuori qualcosa di buono!
Invece, come gli venne fatto notare, il risultato era insulso come sempre. Il nostro non si scoraggiò comunque e rispose che:

« Non siamo ancora abituati a musica del genere! Continuate ad ascoltarla e prima o poi vi piacerà  »
« È musica per menti superiori: se ci sentite solo note a caso siete evidentemente dei poveri imbecilli! »
« ..e se proprio non la capite potete sempre leggere lo spartito... »
« ..e poi così si esprime bene l'angoscia e la perdita di punti di riferimento dell'uomo contemporaneo! »

Queste motivazioni apparvero tanto convincenti (specialmente la seconda), che la musica dodecafonica cominciò ad essere apprezzata e diffusa in tutto il mondo accademico.

Musica futurista

Uno strumento musicale futurista

Nel frattempo comunque i futuristi stavano sperimentando autonomamente forme innovative di musica. Un giorno, infatti, mentre il famoso pittore e compositore Luigi Russolo passeggiava per una centrale elettronucleare,[4] venne colto da una geniale ispirazione[citazione necessaria]: la musica del futuro avrebbe tratto ispirazione dall'inquinamento acustico.
Ben presto, messa insieme una band di metalmeccanici, cominciò il suo tour mondiale per la diffusione della nuova musica. Le reazioni furono ancora più negative rispetto a Schönberg[5] confermando al compositore la bontà della sua idea.

Un dirottatore futurista conclude un concerto. Altro che rave!

Per chi fosse interessato, citiamo qui di seguito i titoli di alcune famosissime hit futuriste:

  • Sonata N.2 per lavagna e chiodo;
  • Quartetto di motoseghe circolari;
  • Concerto per trattori e altoforno;
  • Sinfonia di marmitte catalitiche;
  • Concerto per mitragliatrici con percussioni di bombole a gas (piene);
  • Trascinamento di ferraglia per le strade.

Purtroppo, per evidenti difficoltà di esecuzione, la musica futurista non ottenne molto successo negli ambienti accademici e non ebbe seguito. Rimane tuttavia ancora molto eseguita nel mondo: ad esempio tutt'oggi vengono offerti concerti gratuiti al centro di Milano, di Roma e di Napoli tutti i giorni all'ora di punta, ed eventi simili sono organizzati nella maggior parte delle metropoli italiane e mondiali.

Musica elettronica

Ebbene sì: prima di diventare la colonna sonora delle serate truzze di tutto il mondo, l'elettronica era un'imperscrutabile forma di musica d'avanguardia.

Ascoltate il suono puro della musica elettronica! Non è una meraviglia?

Verso gli anni '50, infatti, suonare equazioni differenziali stava diventando mortalmente noioso e molti compositori che si erano lanciati a capofitto nel nuovo e appassionante genere musicale si erano stancati e stavano pensando di tornare a far musica normale. Ma come per magia...scoprirono il computer! Sì, lo sanno tutti che il computer negli anni '50 era una gigantesca calcolatrice formato armadio a muro, ma quei grandi geni della musica si accorsero ben presto che oltre a far calcoli e a memorizzare numeri, il computer era in grado di emettere dei suoni.

Ben presto uscì il primo album del grande[citazione necessaria] Karlheinz Stockhausen, intitolato "*BIP*" (potete immaginare il contenuto). L'album, leggermente ripetitivo, non ottenne un grande successo ma l'anno successivo l'artista pubblicò la sua seconda opera, "*BIP*...*ZAP*...*BUZZ*...*FZZZ*" che conteneva tutte le combinazioni possibili dei suddetti suoni ripetute più volte, per la durata complessiva di due ore di musica. Un cult per appassionati e masochisti. In seguito scoprì nuovi suoni da produrre, nonché la possibilità di aggiungere alle sue opere effetti sonori registrati direttamente in giro per il mondo. Morì investito da un tram mentre registrava il traffico in strada ma le sue sperimentazioni avevano ormai aperto nuove e inaudite potenzialità alla musica mondiale e avevano dato esempio delle prime forme di nerdismo che la storia ricordi.

Dopo gli anni '60

« John Cage si pone delle domande, quando decide di comporre con tecniche casuali e se il risultato o la risposta che riceve da queste domande non lo soddisfa, cambia le domande »
(Un estimatori del più rappresentativo compositore di musica contemporanea)

In ogni caso negli anni '60 anche l'elettronica aveva fatto il suo tempo e gli artisti desiderosi di nuove esperienze si avviarono verso l'ultima e più sublime delle avanguardie: il cazzeggio. Ne vennero fuori opere di altissima levatura intellettuale, fra le quali ricordiamo:

  • Trascrizioni per pianoforte di cinguetti di uccelli di O. Messiaen;
  • Sonata per pianoforte giocattolo di John Cage;
  • Lettura ad alta voce di nomi propri maschili sempre sua ma composta durante il periodo più "romantico";
  • Sonata per pianoforte da eseguirsi in una stanza chiusa, senza registratori e senza pubblico musica concettuale di LaMonte Young;
  • Sonata per pianoforte da eseguirsi in una stanza chiusa, senza registratori ma con pubblico di ragazze in topless musica molto concettuale di LaMonte Young;
  • Concerto per caffettiere del solito John Cage;
  • Quartetto di elicotteri di Stockhausen.[6]

Ed infine:

Perché ascoltare la musica classica contemporanea?

Dato che ogni tanto qualche grande mente della cultura musicale accusa l'umanità e specialmente la classe media di non ascoltare e non capire la "musica contemporanea", viene da chiedersi: se è nata appositamente per far venire l'orticaria al pubblico, perché dovremmo farlo? A questo dilemma esistenziale sono state date alcune possibili risposte:

  1. Motivazione coi paraocchi: perché è l'unica vera musica del nostro tempo, tutto il resto è solo il frutto di un gigantesco malinteso;
  2. Motivazione epica: perché è musica che pone sfide, mette in crisi le nostre abitudini di ascolto, spezza i nostri schemi mentali, pone dubbi esistenziali, apre nuove frontiere alla percezione della realtà (vedere anche: stronzate);
  3. Motivazione diplomatica: perché dobbiamo ancora abituarci. Solo un altro po' di pazienza e girerete tutti con Ligeti in cuffia;
  4. Motivazione sincera: perché è figo dire di essere fra i pochi che sanno ascoltare musica superiore. E poi c'è gente che ci deve campare;
  5. Motivazione BSDM: perché fa un male cane alle orecchie e quindi provoca godimento (gli affetti da questa forma di sex-fetish sono gli unici ad amare sinceramente la musica contemporanea).
  6. Motivazione marxista: e va bene...questa musica fa schifo! Ma proprio per questo serve a provocare il pigro ascoltatore borghese, a mettere alla berlina le industrie discografiche, a causare confusione, disagio, angoscia, malessere, senso di vertigine, vomito e ad aprire la strada alla RIVOLUZIONE!!![7]

Note

  1. ^ Credevate che stessi scherzando? Ecco qua:[1]!
  2. ^ Vedi sotto
  3. ^ E anche questa è vera, giuro!
  4. ^ per i futuristi era un itinerario romantico
  5. ^ la Svizzera chiese addirittura l'intervento dell'esercito
  6. ^ Sì, anche queste sono tutte assolutamente vere!
  7. ^ peccato che si provochino da soli visto che questa musica la ascoltano solo loro


Tutto quello che non avreste mai voluto sapere sulla musica
Musica classica
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