Pallamano

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Normale azione di gioco durante una partita di pallamano

La pallamano è uno sport che si è inventato da solo nel 1932 A.M.B. (Avanti Mike Bongiorno), in seguito alle lamentele della nazionale Svervegese di Calciatori senza piedi, stufi marci di essere sempre battuti dai rivali normodotati. Questo fu l'inizio della fine.
Col passare degli anni, alcune persone dotate di 21 diti vollero cominciare anche loro a giocare a Pallamano. E questo fu veramente l'inizio della fine.
Sul campo cominciarono a crearsi vere e proprie battaglie sempre più cruente e piene di sangue, finché i giocatori senza piedi ebbero la peggio e si estinsero. Col passare dei secoli, l'usanza di picchiarsi non venne persa, anzi: la pallamano debuttò nelle Olimpiadi di San Zeno di montagna come sport estremo e arte marziale. L'unica differenza rispetto ai primi tempi fu l'introduzione dopo il concilio di Trento dell'arbitro, presenza che rende più interessante il gioco perché è più difficile picchiare gli avversari senza farsi vedere.

Regole

Le regole della pallamano sono poche e semplici:

  • Colpisci gli avversari mentre l'arbitro non guarda
  • Non farti colpire, a meno che l'arbitro non stia guardando
  • Fai il bravo davanti all'arbitro e fagli gli occhi dolci, ma sputagli addosso e insultalo appena si volta dall'altra parte

Come si può vedere, l'unico scopo della pallamano è sconfiggere quello che, si badi bene, non è l'avversario ma il nemico, senza esclusione di colpi. Il fatto che poi ci sia una palla in campo e che a volte finisca in una delle due porte è del tutto secondario... ovviamente <.<

Notare l'espressione piena di gioia del giocatore, ma soprattutto il giocatore avversario che arriva da destra

Portiere - Sta in porta. E’ l’unico ad avere diritto di giocare nell’area dei 6 metri. E’ anche l’unico a poter toccare la palla con i piedi, ma solamente se si trova nella suddetta area.


Ala in azione Ala destra e sinistra - Le due ali si trovano confinate negli angoli del campo per la maggior parte del tempo e devono essere brave a centrare anche spazi molto piccoli dato che, nonostante saltino verso la porta per avvicinarsi, devono quasi sempre tirare da angoli strettissimi. Sono molto spesso coloro che vanno in contropiede.

Terzino sinistro e destro – I due terzini devono avere un buon tiro dalla distanza perché oltre a cercare di entrare nei buchi della difesa devono essere capaci di tirare dai 9-10 metri quando la difesa avversaria non offre altre possibilità. Stanno posizionati alla destra o alla sinistra del terzino centrale.

Terzino centrale – Il terzino centrale è il cervello della squadra. E’ lui che deve creare le azioni, effettuare i passaggi smarcanti, ed è lui che di solito si deve prendere la responsabilità di tirare o fare una giocata che porti in rete un compagno quando il resto della squadra è intimorito. Un buon terzino centrale deve avere un’ottima visione del gioco è anche riflessi pronti per poter sfruttare al meglio le occasioni regalate dagli avversari. È l'equivalente del playmaker nella pallacanestro.


Passaggio dal terzino centrale(maglia bianca in volo sulla sinistra) al pivot(maglia bianca a destra) Pivot – Il pivot è il giocatore fisicamente più potente della squadra. E’ quello che nel corso dei 60 minuti dà e prende più colpi. Nonostante segni relativamente poco, il pivot è cruciale nel ruolo della squadra perché molto spesso si procura le espulsioni e i rigori. Ha anche il ruolo di attirare a sé i difensori e creare così spazi al tiro per i terzini e/o le ali. La sua posizione è sulla linea dei 6 metri a combattere con i difensori avversari.

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