Padre (Fullmetal Alchemist)

D4 n0nCic10P3d1A, l'3ncIc10p3D14 L337
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Oops! Forse cercavi colui che ti ha generato, vedi Padre.
Disambiguazione – Ritenta, sarai più fortunato. Se ti aspettavi quello che "parla" con il grande amico immaginario dei cieli, vedi Prete.


Avvertenza:
Questo articolo contiene dettagli che potrebbero rovinarti la "sorpresa", come per esempio il fatto che

il Padre e Hohenheim non sono la stessa persona ma si assomigliano perché ha ottenuto i suoi connotati a seguito della trasmutazione di Xerses.
Beh, ormai che l'ho detto puoi anche leggere tutto...

Il Padre ti sta osservando. Sta decidendo se trasformarti in una chimera o trasmutarti in una pietra filosofale.
« Stupidi? No, ti sbagli, io non penso affatto che voi umani siate stupidi, se voi uomini vedete un insetto strisciare al suolo piuttosto che librarsi in volo pensate a lui come ad uno “stupido”? Ecco ciò che provo io nei confronti di voi esseri umani. »
(Il Padre spiega perché tratta gli umani come merde.)
« Con questo nuovo corpo sono invincibile. »
(Le ultime parole famose.)
« Perché? Volevo solo diventare un'enciclopedia vivente senza dovermi iscrivere a Nonciclopedia!!! »
(Il Padre prima di essere risucchiato dalla Verità.)


Il Padre (Barbetta per gli amici) è un personaggio della nota[ma de che?] serie Fullmetal Alchemist. Fratello sfigato dell'altro Padre, sogna di fondare una religione per diventare come il fratello, adorato da millemila fedeli e con una comunità di ritrovo tutta sua. È il cattivone per eccellenza nonché uno degli antagonisti più idioti mai visti in un manga, dato che lascia girare tranquillamente per le città le sue vittime sacrificali invece di rinchiuderle da qualche parte impossibilitate a muoversi, dandogli così la possibilità di organizzarsi per mettergliela in quel posto in un futuro incontro.

Vita, morte, miracoli e cazzate

La vita a Xerses

Barbetta nacque nella città di Xerses dal sangue di uno schiavo vergine[1]. Appena nato venne subito rinchiuso in un'ampolla, dove passerà le sue giornate nel fancazzismo più totale. Un giorno l'alchimista che l'aveva creato rientrò a casa con un libro che aveva trovato per caso nella sezione fantasy della biblioteca: il libro narrava storie di immensi tesori, profeti e profezie, giganti e bestie mostruose, eroi leggendari, cavalieri, draghi, spade di fuoco e anche di un tizio onnipotente che aveva creato tutto e tutti. Così, influenzato dal libro, decise di diventare come quel tizio, un certo Padre, e, facendosi trasportare dallo sguattero dell'alchimista, cominciò a strillare per le vie della città, cercando di farsi seguire dalla popolazione; questa tattica non funzionò e così richiamò a se i più umili, a cui promise la luce, la verità, il pentimento e del cibo gratis: tra di essi trovò il suo servo più fedele, Hohenheim[2], l'unico biondo in un mondo di mori. Radunato sotto di se tutta questa gente decise di espandere il suo credo attraverso messaggi satanici nei quotidiani. Il piano funzionò, sopratutto grazie alla promessa dell'immortalità per chi si convertiva subito, e in breve tempo ogni abitante era un devoto del Padre[3]. Successivamente Barbetta, ancora rinchiuso nell'ampolla, dato il rifiuto del sovrano di Xerses di farlo uscire, decise di vendicarsi e di fare un rito a Satana, disegnando un pentacolo intorno alla città con l'aiuto di Hohenheim. Qualcosa, però, andò storto e invece di un pentacolo disegnarono un cerchio alchemico e trasmutarono una Pietra Filosofale, e così si creò un corpo identico a quello del servitore con l'intenzione di fottergli la vita[4].

Cercate di capirlo, tutto solo in una fogna senza mai vedere una donna, doveva pur svagarsi in qualche modo.

400 anni dopo

I prossimi 400 anni li passerà nelle fogne di una città conosciuta come Central City a progettare la conquista del mondo[5]. Per realizzare un progetto del genere tuttavia gli servivano i poteri di un essere come quello descritto nel libro. Il problema era che il libro, essendo un fantasy, era frutto della fantasia dell'autore, quindi un essere del genere non poteva esistere, perciò come avrebbe potuto assorbirne i poteri se non esisteva? Pensò quindi di ricorrere ancora una volta all'alchimia per crearlo, anche se questo avrebbe richiesto la vita di migliaia di persone. Per aiutarlo nel suo progetto creò 7 creature, alle quali però non seppe dare immediatamente un nome, dopo aver indetto un sondaggio online tra le cui scelte comparivano anche i nomi dei sette nani, quelli dei membri originali della Justice League of America, gli appellativi indogiamaicane che designano le stelle dell'orsa maggiore e i numeri arabi da 1 a 7 ottenne come scelta maggiormente votata i nomi dei sette peccati capitali, dimostrando ancora una volta che la maggior parte del web è composta da bimbiminchia. Battezzati tutti i figli alla chiesa di Satana il padre dette a queste sette creature il compito di convertire i capi di stato con la solita promessa dell'immortalità e di uccidere chiunque interferisse con il suo piano.

Il Padre mentre prende con grande serietà lo scontro con i fratelli Elric.

In seguito, convertiti tutti i capi di stato e trovati i "sacrifici umani"[6], ovvero dei peccatori da lui definiti irrecuperabili (un nano isterico, un'armatura con una vocina da donniciola, una casalinga dopata, un nazista ambizioso e quel traditore di Van Hohenheim), riuscirà ad attivare il grande cerchio alchemico che scorre su tutto Amestris e trasformare tutti i suoi abitanti in una grade pietra filosofale[7], riuscendo così a creare e inglobare a sé quell'essere mitologico e assumendo un nuovo aspetto: ora ha un corpo giovane e forte, e a detta di lui, è ormai invincibile. Tuttavia, non essendosi preoccupato di eliminare le vittime sacrificali, subisce immediatamente la controffensiva di questi, che non ne volevano sapere di vivere sotto lo sguardo vigile di un dio che li avrebbe osservati in ogni momento, persino quando andavano in bagno a fare la cacca. Dopo svariati attacchi alla fine verrà sconfitto dal nano malefico e, non riuscendo più a contenere la Verità, imploderà su se stesso. Ma la sua sfortuna non finisce qui, infatti una volta giunto nell'aldilà la Verità decide di trasformarlo nel suo nuovo passatempo: lo spedisce negli Inferi dove, per farsi due risate, decide di torturarlo per l'eternità.

Le varie forme

Come ogni cattivo strafigo di ogni manga/anime tamarro che si rispetti, anche il Padre possiede millemila trasformazioni, una più stupida figa dell'altra.

Quì di seguito saranno mostrate delle immagini delle sue forme, ottenute in seguito a varie trasmutazioni, giusto per farvi avere un'idea della sua forza.

Prima forma

Forma originale, detto anche il Nano dell'ampolla. Come potete vedere nell'immagine appena creato aveva l'aspetto di una palla nera monocchiuta e con un sorriso ambiguo a cui solo un idiota poteva dare fiducia.

Seconda forma

Forma ottenuta in seguito alla trasmutazione di Xerses. Stando a quanto dice la malefica è del tutto uguale ad Hoenheim, ovviamente se non teniamo conto del terzo occhio, i capelli bianchi, le rughe e lo sguardo da pazzo omicida.

Terza forma

Questa cosa in teoria sarebbe il suo vero aspetto, quello precedente era solo un contenitore. Se vedendo il primo aspetto pensavate non potesse peggiorare, ebbene mi spiace deludervi, ma questo fa ribrezzo: si tratta di una forma non ben definita piena di bocche e occhi, e con una panza che vi farà domandare come cavolo facesse a starci dentro il contenitore.

Forma finale

A suo dire la forma perfetta, assolutamente invincibile, che ha ottenuto inglobando un dio e raccogliendo tutti i punti Agip; Ottenuta dalla trasmutazione dello stato di Ametris, curiosamente questa è l'unica forma in cui le prende da tutti.
Tra i suoi poteri c'è anche la capacità di creare armi con occhi e bocca dal proprio corpo. Crepate d'invidia alchimisti!

Poteri Alchemici

Senza ombra di dubbio, il Padre è il più potente[citazione necessaria] alchimista della serie. Egli è infatti in grado di trasmutare qualsiasi cosa senza muovere un solo muscolo e ignorando il principio dello scambio equivalente, riesce a guarire le ferite[8], può resistere all'alchimia altrui e addirittura rivoltarla contro l'utilizzatore. Infine, come se tutto questo non fosse abbastanza, può creare una pietra filosofale "piangendola" dal proprio corpo[9].

« Ma se era così forte perché è morto? »
(Ottima domanda...)

Note

  1. ^ Una persona che nasce da un'altra persona vergine? Mi ricorda qualcuno
  2. ^ Lo sguattero dell'alchimista, nel caso non si fosse capito
  3. ^ Il nome deriva dal tizio della Bibbia
  4. ^ Salvo poi scoprire che Hohenheim non aveva una vita prima di incontrarlo
  5. ^ Essendo un dio tutto il mondo doveva prostrarsi al suo cospetto
  6. ^ Che poi sacrifici non sono, dato che sono gli unici a rimanere in vita
  7. ^ Inclusi i suoi stessi adepti
  8. ^ Cosa che non riesce a nessun altro a quanto pare...
  9. ^ Tuttavia, per qualche incomprensibile ragione, pare che non possa crearne più di sette

Voci correlate


Il fantastico mondo del piccolo alchimista: