Olimpiadi

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In Magna Grecia sono nate le prime Olimpiadi, circa nel 70.000 avanti Cristo. Il Dio Zeus le inaugurava con una castagnata in compagnia su a Preganziol, sopra Treviso. Gli sport erano: Sumo, Lotta di asciugamani arrotolati (diventata poi Baseball), Corsa dei sacchi su per l'Olimpo e Risoluzione del cubo di Rubik bendati (il record era 79 anni, stabilito da un impiegato del comune di Tebe, tale Gino Pradolantes). Le prime olimpiadi erano presentate dal corrispettivo greco di Milly Carlucci e Fabrizio Frizzi, ossia due fastidiosi mucchietti di ghiaia. Gli sventurati spettatori (in media una dozzina, che venivano in pullmann quasi tutti da Pordenone)dovevano pagare decine di miliardi di dracme per il biglietto, senza possibilità di rimborso causa maltempo.

Altro grosso merito dei Greci era l'aver inventato l'aerosol e l'ascensore (piuttosto superfluo dato che le loro case di rado superavano i due metri d'altezza). Ma l'importante non stava nelle invenzioni in se, l'importante stava nel fatto che essi sprecavano la loro vita a vantarsi di queste invenzioni, e si vantavano tutti nel bar "Da Vito", che stava giù a Viterbo. Per il resto i Greci non hanno fatto tantissime altre cose, a parte ideare i complicati sistemi di leggi che regolano i diritti di precedenza nelle piste di snowboard, conosciuti come Iliade e Odissea.

Visto il grande successo, nel 1964 furono introdotte le Olimpiadi invernali, primaverili, estive ed autunnali.