I promessi sposi: differenze tra le versioni

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'''''I prosposi messi''''' è un'opera di [[Alemanzo Sandroni]]. Considerata tra i maggiori scritti della [[letteratura italiana]], rientra nel genere del [[romanzo comico]].
{{NonCitazioniLink|I Promessi Sposi}}
[[File:Sposi.jpg‎|right|thumb|150px|Il sogno proibito di Renzo.]]
{{Cit|Non sarà mai vero che un creditore insolente vada via da questa casa senza aver assaggiato il bastone del mio bosco|Don Rodrigo riguardo il suo "trucchetto segreto" per restituire i debiti senza sborsare un soldo}}
{{Cit|Oggi in edicola i Promessi Sposi e il Kamasutra!|Spot pubblicitario per riuscire a vendere i Promessi Sposi}}
{{Cit|Salve, volevo quella rivista con I promessi sposi come allegato.|[[Tu]] che fai finta di essere acculturato ma in realtà vuoi solo comprare il Kamasutra}}
{{Cit|Ah, il kamasutra...|Edicolante che sa che non sei acculturato sulla cosa di prima}}
{{Cit|Ma la convivenza no?|[[Studente|Tutti gli studenti italiani]] su Promessi Sposi}}
{{Cit|Si va al mare!|L'addio ai monti di Lucia}}


La prima edizione dell'opera risale al [[1823]]. Intitolata ''Vino Fermo e Lucia'', presentava personaggi ed episodi diversi dal racconto definitivo, ed era scritta in un miscuglio confuso di lingue e dialetti, tra longobardo,buhaiolo toscano, moscese e anche ladino.


'''I Promessi Sposi'''™©® (spesso abbreviato in '''P. S.''', '''I Poveri Stronzi''', '''Promiscui Esplosi''' oppure '''Post Scriptum''', o, nel linguaggio giornalistico, '''i [[Coniugi di Erba]]''') è uno dei capolavori della [[Padania|letteratura padana]], scritto da [[Silvio Berlusconi]] con la collaborazione del maestro [[Federico Moccia]] e di uno scrittore oggi purtroppo sconosciuto, tale [[Alessandro Manzoni]]. La storia tratta di due baldi giuovini che vogliono sposarsi (di questi tempi...), ma un mafioso non vuole e sono costretti a scappare in culo alla luna.
Una seconda edizione dell'opera (la cosiddetta ''Ventisettana puttana'') fu pubblicata da [[Alessandro Manzoni|Sandroni]] nel [[1827]], con il titolo ''I prosposi messi nel culo, storia berlusconiana del sec. XVII, scoperta e rifatta da Alemanzo Sandroni'', e riscosse notevole sul cesso.
Se volete leggere il libro per vedere quando Lucia la dà a Renzo non lo leggete, perché non gliela darà mai! Alcuni sostengono che il romanzo fu ispirato dai giovani [[Olindo Romano]] e [[Rosa Bazzi]].


== Personaggi ==
[[Alessandro Manzoni|Sandroni]] non era, tuttavia, soddisfatto del risultato ottenuto, poiché ancora il linguaggio dell'opera era troppo legato alle sue origini longobarde. Nello stesso [[1827]] egli si recò, perciò, a Birenze, per ''risciacquare'' - come disse - ''i cenci in [[Arno]]'', e sottoporre il suo [[romanzo]] ad un'ulteriore e più accurata revisione penistica, ispirata al modello fiorentino buhaiolo.
=== Personaggi principali ===
Tra il [[1840]] e il [[1842]], [[Alessandro Manzoni|Sandroni]] pubblicò quindi la terza ed ultima edizione de ''I prosposi messi nel buco del culo'', la cosiddetta ''Quarantana che scopa ogni settimana'', cui oggi si fa normalmente riferimento.
*'''[[Renzo Tramaglino|Renzo Tramezzino]] (o Topolino)''': detto anche il Fermo, non si sa perché; è lo pseudonimo di [[Olindo Romano]]. Renzo non ha famiglia ma è nato da solo sotto un cavolo. Ama follemente Lucia sperando che prima o poi gliela dia (ma non gliela da). Durante la storia, Renzo cerca disperatamente di picchiare qualcuno, ma questo purtroppo non accade perché in realtà non riesce a far male a nessuno tranne che a sé stesso, quando si fa le seghe pensando a Lucia.
*'''Lucia [[Nutella]]''' (o [[Rosa Bazzi]]): Lucia è il personaggio più scherzoso e simpatico della storia; sempre intenta a far finta di pregare e a simulare inesistenti mal di testa, in realtà il suo hobby preferito è quello di negare le proprie grazie al povero Renzo, divertendosi a immaginare il ragazzo che si uccide a forza di seghe per lei. Quando lui non ne può più e minaccia di strangolarla, giunge a sostenere di aver fatto un inesistente voto di castità pur di continuare il perfido gioco. Si pensa che abbia una storia clandestina con fra Cristoforo, ma questo <s>lo sanno tutti</s> [[a nessuno importa|nessuno lo sa]].
*'''Agnese''': Agnese è la madre di Lucia; si reputa una donna di mondo anche se in tutta la sua vita ha visitato sì e no due paesi. Odia a morte fra Cristoforo e per questo cerca sempre di fare il contrario di quello che dice lui. È la causa dei seri problemi di socializzazione della figlia (provateci voi a stare per 13 anni chiuse in casa a fare l'uncinetto!).
*'''[[Bernardo Provenzano|Don Rodrigo Provenzano]]''': Don Rodrigo è il cattivo della storia; prova una certa [[pedofilia|ossessione patologica]] per Lucia e vuole averla a tutti i costi. Ha noti problemi in ambito sessuale (è impotente).
*'''Padre Frà [[Cristoforo Colombo]]''': frà Cristoforo non è altro che Dio sceso in terra per aiutare i nostri poveri amici. In passato è stato un lottatore di [[wrestling]] incallito; si pensa che si sia fatto prete per noia (o anche lui è ossessionato da Lucia, chissà...).
*'''[[Don Abbondio|Don Abbondante]]''': come tutti sappiamo, don Abbondio è coraggioso e per questo decide di far finta di aver paura per salvare Renzo e Lucia con i raggi protonici. Ma in apparenza si caga sotto fin dall'inizio.
*'''La monaca di Monza''': al secolo [[Mariastella Gelmini|Maria Stalla Gelmini]], è una pornostar in pensione; ha avuto rapporti con più di [[millemila]] uomini e vorrebbe che Lucia seguisse le sue orme, ma tutti sappiamo che Lucia è una santa.
*'''L'Innominato''': non è nessuno e non è mai esistito!


=== Personaggi che nessuno conosce ma che mietono vittime nelle interrogazioni ===
==Trama==
[[File:I Promessi Sposi vs Alien.jpg|right|thumb|300px|La copertina della prima versione del libro, modificata poi dal Manzoni per motivi di violazione del copyright.]]
{{trama}}
*'''''Quei bravi ragazzi''''': i bravi sono gli scagnozzi di Don Rodrigo, ma non sono bravi, è che si chiamano... va beh, lasciamo stare, [[nessuno]] sa perché si chiamano così, andatelo a chiedere a lui. Sta di fatto che hanno comportamenti [[tamarri]] e rompono le scatole.
*'''F(r)a Caldino''': un misero frate che va in giro a chiedere noci e a raccontare miracoli [[a nessuno importa|che non importano a nessuno]]. Compare per poche righe e scompare nel dimenticatoio. Non ha alcuna importanza in tutta la storia, ma i professori, alla fine delle interrogazioni, pongono la fatidica domanda: "Chi era fra Galdino?". Inevitabile il piccone.
*'''Dr. Acchiappalamazza''', pseudonimo di [[Carlo Taormina]]: un avvocato che si vede in un solo capitolo ma chissà perché di enorme importanza nel romanzo (quasi quanto fra Galdino), non è avvezzo agli scherzi ma purtroppo questo Renzo l'ha scoperto troppo tardi...
*'''Perpetua''': la perpetua di Don Abbondio dal [[moto perpeto|nome perpetuo]]; si vede per due capitoli perché poi muore, ma bastano per provare il desiderio di circoncisione istantanea.
*'''Don Ferruccio e Donna Prassede''': due cubani sbarcati clandestinamente sulle coste italiane; hanno ospitato Lucia nella loro casa in cambio di piccoli servizi (domestici), ma nel romanzo non vanno oltre una breve descrizione e zero dialoghi, e poi muoiono di peste.
*'''Menisco''': un bambino che ha legami di parentela con Agnese (anche se non si è ancor capito che tipo di legami), viene mandato in missione a parlare con fra Cristoforo, è un accanito giocatore di azzardo, dopo l'ottavo capitolo sparisce (si pensa per problemi coi creditori).
*'''[[Tonio Cartonio]] e Gervaso [[Germano Mosconi|Mosconi]]''': due fratelli che vengono usati come testimoni nel matrimonoio segreto (ovviamente non riuscito).Tonio è un poveraccio che viveva in una casa di bambini affamati che lo scrutano come [[Avvoltoio|avvoltoi]], Gervaso invece è un ritardato mentale e di lui si sa ben poco.
*'''Conte [[Attila]]''': il cugino di Don Rodrigo, in realtà il vero cattivo della storia è lui perché è stato il primo a fare apprezzamenti "inadeguati" sulla povera Lucia, ma invece ne esce pulito, ma questo tanto [[a nessuno importa]].
*'''Il Gricio''': il capo dei bravi. Non è molto intelligente e questo lo si capisce quando cerca insieme ai suoi bravi di rapire Lucia ma scatenano l'ira di tutto il paese. Poverino.
*'''(Sant') Ambrogio''': il sagrestano di Don Abbondio, il poverino durante il matrimonio segreto è costretto a scappare in mutande con i panataloni sotto al braccio per suonare la campana. Sì, in effetti fa solo questo nel romanzo.
*'''Cecilia e la madre''': la prima è una povera [[bambino morto|bambina morta]] di peste che dev'essere portata al Lazzaretto, ma la madre pretende che venga vestita per bene e gli dice (alla morta) che presto si riincontreranno nell'aldilà, eh già, era una grande ottimista.
*'''[[N00b|Il Niubbio]]''': l'astuto bravo dell'Innominato, il nome spiega molte cose...
*'''[[Federigo Borromeo|Federigo Marameo]]''': il cazzone che nonostante sia ricco sfondato deve fare il buon prete a tutti i costi compare solo per rimproverare Don Abbondante ma verrà annientato dai suoi raggi fotonici.
*'''[[Carneade]]''': chi era costui? [[A nessuno importa]].


== Luoghi ==
==="Questo patrimonio non s'ha da fare..."===
I luoghi dove è ambientato il romanzo, anch'essi spesso domandati durante l'interrogazione:
La vicenda è ambientata in [[Lombardia]] tra il [[1628]] e il [[1630]], al tempo della dominazione spanata, negli anni di una [[Epidemia di peste del 1630|grande epidemia di feste]].
I due protagonisti principali sono Renzo Piano e Lucia Monella, due giovani di umile condizione che vivono in un paesino nei pressi del lago di Lecco e lavorano come operai presso la sede centrale della Nokia, in Finlandia.
Progettano di sposarsi e già ogni cosa è stronza per il loro matrimonio quando il caprice (locale di spogliarellismo) del potente don Rovigo, un coglionotto del luogo, manda all'aria tutto.
Don Abbondio, il curato che deve cerebrale il patrimonio, è minacciato dai cattivi, gli sgherri di don Rovigo, e per paura si sottrae al suo impregno.
Per un caso fortunato, Lucia sfugge al ratto cor dito da don Rovigo e con l'aiuto di Fra' Tuck (ed anche Robin Hood e Little John che van per la foresta....urca urca tirulero oggi splende il sol) si rifugia all'autodromo di Monza, in tribuna.
Qui la superiora suor Germana(quella delle lasagne), alla cui protezione è affidata, la inganna, e permette che venga rapita dagli uomini di un criminale, l'Innominato (di nome Paolo), a cui si è rivolto don Rovigo.
Portata al casello (dell'autostrada A4 Milano-Bergamo uscita Caravaggio (quello dello Studio Z e Discoradio)) dell'Innominato, Lucia riesce a cuommuovere l'animo di quell'uomo indurito da tante verità, ma anche dai rimborsi.L'Innominato si pente e si converte alla frode davanti al cardinale Federico Sborromeo.
Lucia è libera (di darla a chi vuole) e, insieme alla madre(la da anche la madre), viene ospitata nella casa di don Ferrante a Milano(e fanno un menage a trois).
Nel corso di questi avvenimenti Renzo, che ha raggiunto Mi culo, viene coinvolto in una protesta contro la mancanza di pene e sta per essere arretrato, ma la follia lo aiuta a fuggire.
Riesce poi ad arrivare a Bergamo e a trovare ospitalità e lavoro presso un cugino.
Intanto agli errori della guerra si aggiungono quelli delle feste: i Lanzichenecchi, le truppe mercenari dell'esercito imperiale calate con la fune da un elicottero in lombardia dalla Germania per dare man forte alla Spagna contro il Bucato di Savoia e la Francia, diffondono il contagio.
A causa delle feste Milano perde la maggior parte dei suoi abitanti (ubriachi).
Finalmente dopo tante tragiche vicende, i due prosposi messi si incontrano nel Lazzareto di Milano, il luogo dove vengono portati gli ubriachi delle feste e dove Renzo, disperato, è andato a cercare Lucia.
Con l'aiuto di frate Cristoforo Colombo riescono a superare gli ostacoli che ancora si frappongono al loro matrimonio e si sposano.
Si stabiliscono in un paese del Bergamasco (caravaggio Studio Z) e la loro vita diviene "da quel punto in poi, una delle vite più squallide, delle più felici e delle più invidiabili"
Renzo acquista con il cugino una piccola azienda (una casa chiusa) e Lucia, aiutata dalla madre, si occupa dei figli.
Don RoVigo invece muore a causa delle feste,ovvero,attraversando la strada ubriaco viene investito sulle strisce pedonali da un'auto in corsa.
P.S. Don Abbondio inchiappetta la Perpetua dietro l'altare


*'''Paesino dei Promessi Sposi''': un paese senza nome, di [[settordici]] abitanti, si pensa che sia posto vicino Lecco, ma [[nessuno]] lo sa con chiarezza per via della nebbia; comunque è in [[Brianza]].
===La notte degl'imbrogli e de' sotterfugi===
*'''Pescarenico''': una città là vicino composta solo dal convento di frà Cristoforo e da una farmacia.
Intanto [[Magnesia San Pellegrino]] propone ai due prosposi un patrimonio a sorpresa, pronunciando davanti al giurato le frasi rituali alla presenza di due testimoni. Con molte riserve da parte di Lucia, il piano viene accettato, quando [[fra Cristoforo Colombo]] annuncia il fallimento del suo tentativo di convincere Don Rovigo ad abbandonare i suoi piani nel rapire Lucia la monella. Intanto don Rovigo medita il rapimento di Lucia, e una sera dei cattivi interrompono in casa sua, che però trovano detersa: Lucia, Magnesia e Renzo sono a casa di don Abbondio per tentare di sorprenderlo, ma falliscono, e devono riparare al convento di fra Cristoforo Colombo, perché frattanto vengono a sapere del tentato rapimento.
*'''Convento della Monaca di Monza''': si presume che si trovi a Monza, è abitato apparentemente da suore, ma in realtà è uno dei night club più famosi di Monza.
*'''I castelli dell'Innominato e di Don Rodrigo''': come dice il nome, sono castelli. L'Innominato si vanta di avere il castello più fico.
*'''Milano''': Renzo va a passare un po' di tempo a Milano, dove si è in piena carestia e la gente distrugge i fornai per una rosetta. Un po' come oggi, no?.
*'''Lazzaretto''': l'[[ospedale]] dei malati di peste, qui stranamente Renzo ritrova Lucia che naturalmente era guarita e poteva stare là dentro perché la peste è un po' come la varicella, una volta che l'hai avuta non ti torna più... Ma la cosa più strana è... Come cazzo ha fatto Renzo a entrare nel lazzaretto senza farsi appestare? Nessuno lo sa.


===La fuga===
== Trama ==
{{Trama}}
I prosposi giungono al convento di [[padre Cristoforo Colombo]] dove questo espone loro i suoi progetti. Infatti ha già deciso di far fuggire [[Renzo Tramaglino|Renzo]] e [[Lucia Mondella|Lucia]], rispettivamente a [[Mi Culo]] e all' [[Autodromo di Monza]] e ha già scritto due lettere minatorie(con proiettile incorporato), una al padre Cattivaventura del convento dei cappuccini con brioches di Mi culo e l'altra alla [[troia di Monza]] per fare in modo che questi chiavino i due fuggitivi. Quindi, dopo aver fregato anche [[don Rovigo]], i due si incamminano per poi divorziare il giorno dopo.
[[File:Suora sexy.jpeg|left|thumb|100px|La Monaca Di Manza.]]
La mattina del 7 novembre 1628, in un paesino che chiameremo "Paesino dei Promessi Sposi", Don Abbondio, un giovane prete noto per il suo coraggio, passeggiando sulle rive del lago di Giulianello di Cori incontra due loschi figuri, i ''Bravi'', meglio noti come il Gatto e la Volpe o i Fichi d'India. Questi lo ammoniscono di non celebrare il [[matrimonio]] tra Renzo, lustra-scarpini sinistri del Como Calcio, e Lucia, una suora mancata che non la dà a nessuno, perché al loro capo Don Rodrigo gli si rizza solo con Lucia.
Don Abbondio, dopo aver chiesto consiglio alla sua cameriera dal nome perpetuo, decide di non celebrare il matrimonio e si rifugia nella sua casa per <s>paura</s> trovare una soluzione alla faccenda. Intanto Renzo viene a sapere del fattaccio e lo va a dire ad Agnese e Lucia; Agnese, che è una donna di mondo, gli dice di andare dal Dottor Acchiappalamazza, noto [[avvocato|avvocato delle cause perse]], per trovare un rimedio. Renzo, quindi, prima di andare dal dottore Comesichiama, pensa bene di travestirsi da Bravo per fargli una burla, dimostrando il suo umorismo [[quei niubbi che la sera devastano Nonciclopedia|degno di lode]]. Il dottor Comesichiama lo caccia subito via senza neanche fargli dire "sei su Scherzi a Parte!". Siccome il Piano A è andato male, Agnese (che è sempre una donna di mondo, non ve lo scordate) decide di far uccidere Don Rodrigo, con l'immediato consenso di Renzo; ma Lucia invece pensa bene di chiamare Padre Cristoforo, che sicuramente può trovare una soluzione (in fondo è Dio no?).Il frate allora va a parlare con Don Rodrigo, grande idea voi penserete ma in realtà no.Sapendo che il Piano B è fallito Agnese escogita il Piano C ovvero, un matrimonio segreto!Purtroppo anche il Piano C va male perché Lucia ci mette 27 minuti netti per dire "lo voglio".Fra Cristoforo ormai privo di idee si rintana in convento e manda Lucia dalla sua amica Monaca Di Monza (Monaca di nome e Di Monza di cognome), e invece Renzo lo manda a [[fanculo]]. La Monaca Di Monza (che chiameremo Gina perché [[l'autore di questo articolo]] ha deciso così), antica amante di Don Rodrigo, se ne infischia di Padre Cristoforo e vende Lucia e Agnese (la solita donnna di mondo di prima) a [[Nessuno]], perché L'Innominato <s>era in vacanza</s> non esiste. Intanto Renzo è andato a Milano durante la carestia e, senza pensare che era già incasinato fino al collo, guida un gruppo di milanesi alla sommossa contro il governo e le tasse. Viene arrestato, ma al sindaco di Milano viene un attacco di generosità e lo libera (perché se no il romanzo non finirebbe).
Lucia e Agnese sono rinchiuse nel castello di [[Nessuno]], e la giuovine donzella impaurita fa un voto di castità alla Madonna per aiutarla a scappare da [[Nessuno]] (come se prima la desse a qualcuno) e, non si sa perché, viene subito liberata insieme alla madre. Contemporaneamente, Renzo si è rifatto una vita a Bergamo col cugino ma, dopo che fra Cristoforo gli ordina di tornare in paese e sposare Lucia, prende le valigie e corre da lei.
Dopo questo capitolo l'autore fa vedere che sono passati 23 anni e in tutta Italia e scoppiata la [[peste]] e, per farci passare il tempo, ci narra la storia di una famiglia che muore (ma [[a nessuno importa]]). Don Rodrigo è morto da 6 anni, ma questo gli sposi non lo sanno ancora; ah, già... Renzo e Lucia stranamente si sono salvati tutti e due da questa famigerata malattia (strano, no?). Anche fra Cristoforo, che ha 97 anni, si è salvato dalla malattia e scioglie il voto di castità di Lucia (che invece manterrà per sempre a discapito di Renzo). Finalmente i due amati si possono sposare, e vissero tutti felici e contenti.
{{Finetrama}}


===I tumulti di Milano===
== Analisi del testo ==
Dopo che sono state fatte le analisi si può notare che il colesterolo è un po' troppo alto... oh [[merda]], queste sono le mie analisi del sangue!
Renzo, a [[Mi culo]], invece di ricoverarsi(in preda ad un attacco epilettico)nel convento indicatogli dal padre Cristoforo Colombo, si lascia attrarre dai tumulti scoppiati in quel giorno per il rincaro del pene. Renzo si fa trascinare dalla follia e pronuncia un discorso dove critica la giustizia, che stava sempre dalla parte dei prepotenti. È tra i suoi ascoltatori un sorcio in borghese, che cerca di condurlo in carcere ma Renzo, stanco, si ferma in un'osteria, dove il sorcio viene a conoscenza, con uno stratagemma, del suo nome. Andato via costui, Renzo si ubriaca e fa nuovi appelli alla giustizia con gli altri avventori. L'oste lo mette a letto e corre a denunciarlo. Il mattino dopo Renzo viene arrestato ma riesce a fuggire e ripara a [[Bergamo]], nella [[Repubblica di Venezia]], da suo cugino Botolo Rotolo, che lo ospita e gli procura una partita di droga da spacciare. Intanto la sua casa viene perquisita e viene fatto credere che sia uno dei capi della festa degli ubriachi. Nel frattempo il conte Attilio Regolo, cugino di don Rovigo, chiede a suo zio, membro del Consiglio Segreto, di far allontanare fra Cristoforo Colombo per le americhe, cosa che il conte zio ottiene dal padre provinciale dei cappuccini con brioches.


== Curiosità ==
===L'Innominato===
Don Rovigo chiede aiuto all'[[Innominato(Paolo)]], potentissimo (2000cc 300cv 280km/h) e sanguinario signore, che però da qualche tempo sta maturando una crisi di conoscenza. Costui fa rapire Lucia da Egidio, con la complicità di Gertrude, sua amante, e Lucia viene portata al castello dell'Innominato. A seguito di una discussione con Lucia l'Innominato passa una notte orribile, piena di rimborsi, sta per masturbarsi accanitamente quando scopre, quasi per volere divino, che il cardinale [[Federigo Sborromeo]] è in quel paese. Così il giorno dopo si presenta in [[Bordello (architettura)|Bordello]] per parlare con il cardinale. Il colloquio sconvolge l'Innominato, che si impegna a cambiare vita e per prima cosa libera Lucia, che viene ospitata da signori milanesi amici dello Sborromeo. Intanto il cardinale rimprovera duramente don Abbondio per non aver celebrato il matrimonio. Poco dopo scendono in [[Italia]] i [[lanzichenecchi]] calati con una fune da un elicottero, mercenari tedeschi che combattono nella guerra di successione al [[Ducato di Bismantova]], che mettono a cazzo il paese di Renzo e Lucia. Molti, tra cui don Abbondio, Perpetua e Agnese, trovano rifugio nel castello dell'Innominato, che si è fatto fervido campione di pari opportunità.(infatti è nella commissione bicamerale delle pari opportunità).


[[File:Fake.jpg|right|thumb|100px|Immagine dell'Innominato.]]
===Le Feste===
*Don Abbondio sta ancora nascosto nella sua casa perché nessuno l'ha avvertito che è finita la storia.
Con i lanzichenecchi entrano in Italia le [[Feste]]: festeggiano Renzo, che poi si ubriaca, e don Rovigo, che viene tradito e derubato dal Grido, il capo dei suoi gradi. Renzo, guarito, torna al paese per cercare Lucia, preoccupato dagli accenni fatti da lei per lettera a un suo voto di castità (non gliela dà ahahah!!!O MERDAAA!!!) fatto quando era dall'Innominato,(l'aveva data solo all'innominato) ma non la droga, e viene indirizzato a [[Mi culo]], dove apprende che si trova sull'isola [[Lanzarote]], il luogo in cui venivano isolati i festosi. Qui trova anche padre Cristoforo Colombo, che scioglie l'incantesimo (tutti i giorni ore 14:55 su RAI UNO, che 2 coglioni!!)di Lucia, e don Rovigo che festeggia ubriaco.
*Dopo 6 mesi Renzo e Lucia hanno divorziato perché lei non gliela dava mai.
Le feste, le maggiori strade dell'unanimità, vengono descritte in maniera scrupolosa e nei minimi particolari. La parte più figosa di questa descrizione avviene nel capitolo 34, con una delle più celebri frasi della letteratura italiana: {{quote|Come il fiore già rigoglioso sullo stelo cade insieme col fiorellino ancora in boccio, al passar della falce che pareggia tutte l'erbe del prato, mandata dal contadino ubriaco.}}
*La monaca di Monza al momento gestice un [[night club]] ad [[Amsterdam]].
*Fra Cristoforo è stato richiamato in cielo da [[Dio|Egli]].
*L'Innominato si è pentito dei reati commessi e ha rivelato il suo vero nome: <span class="censored">{{USERNAME|Gente come te}}</span>.
*I Bravi sono entrati nel corpo di ballo di [[C'è posta per te]].
*Fra Galdino va ancora in giro a cercare noci insieme a [[Cip e Ciop]].


== Tipici lettori del libro ==
===Conclusione===
[[File:Disperato1.jpg|right|thumb|250px|Tipico studente disperato dopo la lettura del libro.]]
Infine i due prosposi tornano al paese, si sposano e si trasferiscono nel Bergamasco. Hanno una figlia che chiamarono Maria Concetta, una puttana di dimensioni bibliche... E quando cazzo muoiono sti stronzi che ci hanno rotto i coglioni?!
I lettori dei Promessi Sposi si dividono in vari tipi qui sotto elencati:
{{finetrama}}


# '''''[[Professore]]''''': il professore è uno dei tipici lettori dei promessi sposi. Si legge e rilegge tutti gli anni il tomo pur di trovare dei dettagli da chiedere al povero studente, che invece ha buttato il libro nella [[merda]] del cane; addirittura chiede quante volte si cambia le mutande Renzo durante la storia.
==Personaggi==
# '''''[[Studente]]''''': la tipologia dello studente è la più triste di tutte. Il povero ragazzo è costretto a leggere il libro, sia alle medie che alle superiori; cosicché, sapendo già come va a finire la storia, il libro diventa ancora più noioso, ma il povero studente non ci può fare niente e continua a girare per la scuola con questo libro in mano in attesa della snervante interrogazione.
*[[Don Abbondio]]
# '''''[[Fungirl|Fan di Manzoni]]''''': questa tipologia è la più strana. Il Fan di Manzoni gode proprio nel leggere il libro, e il più delle volte si vanta con i suoi amici di averlo letto più volte; addirittura, il Fan di Manzoni saprebbe rispondere alla domanda di prima (tutti sanno che a quei tempi le mutande non esistevano).
# '''''Lettore affetto da [[Diarrea]] acuta''''': quest'ultima tipologia è quella dell'uomo medio che, quando gli scappa, prende il primo libro che trova per far passare il tempo tra una [[scorreggia]] e l'altra.


== Possibili usi del libro dopo la lettura ==
#Tipo/ruolo: personaggio principale, fa sesso anale perpetua dietro l'altrare, per civiltà si trasforma in aiutante dell'antagonista (simboleggia chi, pur investito di responsabilità istituzionali, si piega al più forte)
Il tomo de "I Promessi Sposi" può, una volta terminata la sua lettura forzata, essere utilizzato in vari modi assai più utili:
#Caratteristiche socio-economiche: curato del paese, vocazione non spirituale ma di convenienza.
#Psicologia: pavido ed egoista, "scansare tutti i contrasti e cedere a quelli che non può scansare"
#Comportamento: Don Abbondio è succube del suo tempo, della sua epoca e delle ingiustizie presenti in essa; non riuscendo ad affrontarle tenta di scansarle, anche se inevitabilmente rimane travolto dalla vicenda


* Piano d'appoggio per gare di biglie sulla spiaggia; a Copenaghen, nell'[[estate]] [[2005]], è stata realizzata la più grande pista per biglie sulla spiaggia, interamente realizzata con volumi de "I Promessi Sposi".
*[[Perpetua (I promessi sposi)|Perpetua]]
* Carta igienica in tempo di guerra.
* Cartina per [[canne]]; tuttavia sul tomo deve essere presente la scritta ''"Nuoce gravemente alla salute"''.
* Arma da tirare a chiunque si introduca in casa senza invito.
* Simpatico ravvivante per il fuoco nel camino.
* Munizioni per le cerbottane fatte con le bic vuote.
*Fermaporta, fermacarte, fermaoggetti, ferma breve, ferma lunga, fermata, fermacia.


P.S.: è consigliabile non parlare mai ai prof della fine del loro beneamato libro: la considererebbero un'immane offesa e potrebbero cannarti, o peggio ancora regalartene una nuova copia tutta per te.
#Tipo/ruolo: personaggio minore, si fa inchiappettare dietro l'altare da don abbondio(simboleggia la sincerità, la genuinità)
#Caratteristiche socio-economiche: domestica di don Abbondio
#Psicologia: pragmatica
#Comportamento: sa ubbidire e comandare, tollerare e imporre, non sa mantenere i segreti, poiché ha un animo abbastanza semplice, e "rozzo".


== Per chi ha fretta - I promessi sposi in dieci minuti ==
*[[Renzo Piano]]
<center><youtube>c9CxZnsbY04</youtube></center>


== Articoli Correlati ==
#Tipo/ruolo: progetta grandi opere architettoniche, protagonista (simboleggia gli ingenui volenterosi)
#Caratteristiche socio-economiche: operaio tessile e contadino, condizioni economiche medie, orfano, fidanzato di Lucia
#Psicologia: animo buono, dai valori morali semplici e onesti; ma anche ingenuo e impulsivo, e per questo capace di cacciarsi nei guai, come accade a Milano.


*[[Lucia Monella]]
*[[Coniugi di Erba]]
*[[Alessandro Manzoni]]

*[[Scuola]]
#Tipo/ruolo: la da a tutti, protagonista, vittima (simboleggia l'innocenza, i valori puri del cattolicesimo)
*[[Brianza]]
#Caratteristiche socio-economiche: tessitrice, orfana di padre vive con la madre Agnese, fidanzata di Renzo
*[[Bernardo Provenzano]]
#Psicologia: timorata di dio, dotata di una morale solida, ma anche capace di sottili astuzie; come quando dà a fra Galdino una gran quantità di noci perché concluda prima la questua e torni presto al convento a chiamare Fra Cristoforo; o come quando, vedendo che l'Innominato comincia a commuoversi, esplode in accenti ancora più accorati, che lo inducono a capitolare.
*[[Religione]]
#Comportamento: umile, riservato, pudico. Lucia appare più equilibrata e coerente di Renzo e di Agnese, anche se talvolta cede alle loro pressioni e si lascia convincere ad agire contro i propri principi, come quando accetta di partecipare al matrimonio a sorpresa.
*[[Don Abbondio]]

*[[NonLibri:I Promessi Sputi]]
*[[Magnesia San Pellegrino (I promessi sposi)|Agnese]]

#Tipo/ruolo: aiuta nella digestione, aiutante dei protagonisti (simboleggia i valori pragmatici e materni)
#Caratteristiche socio-economiche: tessitrice, madre di Lucia
#Psicologia: pragmatica, sicura di sé, dotata di furbizia "di paese"
#Comportamento: materno, protettivo, impulsivo

*[[Ciuccia-cazzi]]
#Tipo/ruolo: fa pompini,aiutante dell’antagonista (simboleggia la manipolazione della legge a difesa dei privilegi)
#Caratteristiche socio-economiche: avvocato trasandato
#Psicologia: meschino
#Comportamento: al servizio dei potenti, comicità di gesti e smorfie

*[[Padre Cristofor Colombo] (Lodovico Arrosto)

#Tipo/ruolo: scopre l'america, personaggio storico (simboleggia un cristianesimo coraggioso, capace di prendere posizione in difesa dei più deboli)
#Caratteristiche socio-economiche: padre cappuccino, di benestante famiglia di mercanti
#Psicologia: irrequietezza interiore, disciplina d’umiltà, somma spiritualità religiosa
#Comportamento: costante astinenza, autocontrollo, senso della giustizia

*[[Don Rovigo]]

#Tipo/ruolo: antagonista, incaprettato da Lucia sta tra rovigo e rapallo(simboleggia i prepotenti)
#Caratteristiche socio-economiche: mobil-uomo
#Psicologia: orgoglioso, maligno, gay
#Comportamento: prepotente, capriccioso, offensivo, sarcastico, violento, e sempre più gay

*[[Grido]]

#Tipo/ruolo:quando parla urla, aiutante dell'antagonista (simboleggia la violenza gratuita)
#Caratteristiche socio-economiche: capo dei bravi
#Psicologia: opportunista
#Comportamento: prepotente, violento

*[[troia di Monza]] (Gertrude)

#Tipo/ruolo: padrona del bordello, aiutante della protagonista, poi dell'antagonista, personaggio storico (suor Maria Virginia de Leyva) (attraverso il racconto delle sue vicende, Manzoni denuncia la monacazione forzata)
#Caratteristiche socio-economiche: figlia di un potente signore di Milano, secondo Manzoni è sempre stata indirizzata alla vita in convento, anche se ciò andava contro la sua natura
#Psicologia: frustrata, rancorosa, debole, indecisa, ambigua
#Comportamento: autoritario, capriccioso, enigmatico

*[[Conte zio]]

#Tipo/ruolo: aiutante dell'antagonista (simboleggia la classe dei potenti e corrotti)
#Caratteristiche socio-economiche: potente rappresentante della famiglia, membro del Consiglio Segreto, zio del conte Attilio (cugino aiutante dell'antagonista don Rodrigo, cinico e amorale)
#Psicologia: risoluto
#Comportamento: serio, paternalistico, consapevole del suo potere

*[[Innominato(paolo)]]

#Tipo/ruolo: colui che si fa rimborsare da Totti e poi da tutti, (anche da gattuso con le foglie, come nella pubblicità della vodafone) aiutante dell'antagonista, poi dei protagonisti, personaggio storico (simboleggia il pentimento, la conversione, la redenzione, valori base del cristianesimo)
#Caratteristiche socio-economiche: nobile, potente fuorilegge
#Psicologia: crudele, risoluto, inquieto, introspettivo, sensibile
#Comportamento: dapprima violento, "aspro, dominante e ostile" (v. valle); poi, a seguito del pentimento, umile e desideroso di espiazione

*Oste

#Tipo/ruolo: aiutante dell'antagonista (simboleggia mentalità cittadina)
#Caratteristiche socio-economiche: oste
#Psicologia: opportunista, prudente, egoista
#Comportamento: teso al proprio interesse e alla propria sicurezza

*[[Botolo Rotolo]]

#Tipo/ruolo: uno talmente grasso che rotola invece di camminare, aiutante del protagonista (simboleggia valori familiari)
#Caratteristiche socio-economiche: tessitore, cugino di Renzo
#Psicologia: altruista
#Comportamento: disponibile, pragmatico

*[[Cardinale]] [[Federico Sborromeo]]

#Tipo/ruolo: beve sperma, aiutante dei protagonisti, personaggio storico (simboleggia un cristianesimo puro e ispirato)
#Caratteristiche socio-economiche: da facoltosa famiglia lombarda, arcivescovo di Milano
#Psicologia: autentica e profonda spiritualità cristiana
#Comportamento: puro, umile, caritatevole, altruista, disponibile, pacato

*Sardo

#Tipo/ruolo: abitante della sardegna, aiutante della protagonista (simboleggia l'uomo umile, il buon cristiano)
#Caratteristiche socio-economiche: sarto
#Psicologia: altruista
#Comportamento: disponibile, goffo e imbarazzato

*[[Donna Prassede]]

#Tipo/ruolo: aiutante ambigua della protagonista (simboleggia il bigottismo)
#Caratteristiche socio-economiche: nobildonna milanese, moglie di don Ferrante
#Psicologia: benefattrice bigotta, dalla carità e dalla morale malintesa, pregiudizi arroganti e autoritari
#Comportamento: disponibile ma intrigante, autoritario, malizioso

*[[Don Ferrante (I promessi sposi)|Don Ferrante]]

#Tipo/ruolo: aiutante della protagonista (simboleggia l’ottusa cultura erudita e accademica)
#Caratteristiche socio-economiche: uomo di cultura, marito di donna Prassede
#Psicologia: vuota erudizione
#Comportamento: non comanda né ubbidisce, studia tutto il giorno con rabbia e compiacenza della moglie, professore di cavalleria, quotato consigliere su questioni d'onore

*[[Conte Attilio Regolo]]

#Tipo/ruolo: si fa buttare giù da un dirupo in una botte chiodata, aiutante di Don Rodrigo, di cui è il cugino
#Caratteristiche socio-economiche: nobile proveniente da Milano, sembra più importante di Don Rovigo
#Psicologia: dal carattere molto semplice
#Comportamento: sa trasformare il suo comportamento, scherzoso con Don Rodrigo, serioso e truffaldino con il conte Zio

==Citazioni==

''I Promessi Sposi'' ha dato origine a diverse frasi ed espressioni che in Italia sono entrate nell'uso comune. Alcuni esempi: "Questo matrimonio non s'ha da fare" a "Perpetua", che ora identifica per antonomasia le collaboratrici dei parroci, a "latinorum", da "Carneade" per definire un illustre sconosciuto ad "Azzecca-garbugli" per definire un avvocato di scarsa etica professionale.

Sono spesso citati inoltri interi brani del romanzo che vengono tuttora imparati a memoria e recitati, come ''"Addio morti sorgenti dall'acque..."'' e ''"Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno..."'', tutti riferimenti al paesaggio dei dintorni [[Provincia di Lecco|lecchesi]].

==Opera lirica==
Versioni operistiche:

*''[[I promessi sposi (Ponchielli)|I promessi sposi]]'' di [[Amilcare Ponchielli]] (1856 - seconda versione 1872)
*''[[I promessi sposi (Petrella)|I promessi sposi]]'' di [[Errico Petrella]] (1869)

==Cinema==
Versioni cinematografiche:

*''[[I promessi sposi (film 1909)|I promessi sposi]]'' (1909)
*''[[I promessi sposi (film 1913)|I promessi sposi]]'' (1913)
*''[[I promessi sposi (film 1923)|I promessi sposi]]'' (1923)
*''[[I promessi sposi (film 1941)|I promessi sposi]]'' (1941)
*''[[I promessi sposi (film 1964)|I promessi sposi]]'' (1964)
*''[[Renzo e Lucia (film 2003)|Renzo e Lucia]]'' (2003)

==Sceneggiati==
Versioni televisive:
*''[[I promessi sposi (film 1967)|I promessi sposi]]'' regia di [[Sandro Bolchi]] (1967) principali interpreti: [[Massimo Girotti]], [[Paola Pitagora]], [[Nino Castelnuovo]], [[Tino Carraro]], [[Luigi Vannucchi]], [[Salvo Randone]].
*''[[I promessi sposi (film 1989)|I promessi sposi]]'' regia di [[Salvatore Nocita]] (1989) principali interpreti : [[Alberto Sordi]], [[Danny Quinn]], [[Burt Lancaster]], [[Antonella Elia]], [[Franco Nero]], [[Helmuth Berger]].
*''[[I promessi sposi (parodia televisiva)|I promessi sposi]]'' regia di [[Massimo Lopez]], [[Anna Marchesini]] e [[Tullio Solenghi]] (1990) ([[parodia]])
*''[[Renzo e Lucia|Renzo e Lucia]]'' regia di [[Francesca Archibugi]] (2004) principali interpreti: [[Stefano Scandaletti]], [[Micaela Macalli]], [[Paolo Villaggio]], [[Laura Morante]], [[Carlo Cecchi]], [[Stefano Dionisi]], [[Gigio Alberti]], [[Stefania Sandrelli]]

==Voci correlate==
* [[AAlemanzo Sandroni]]
* [[Vino Fermo e Lucia Monella]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto|testo}}

== Collegamenti esterni ==
* [http://www.liberliber.it/biblioteca/m/manzoni/ Testo in e-book (HTML, TXT, RTF, PDF)] Disponibili anche altre opere di Manzoni
* [http://www.classicistranieri.com/dblog/articolo.asp?articolo=1283 Testo in e-book (Microsoft LIT)] Edizione 1842
* [http://www.classicistranieri.com/dblog/articolo.asp?articolo=756 Concordanze dei Promessi Sposi] condotte sull'edizione definitiva
* [http://crtpesaro.altervista.org/Cultura%20e%20Storia/Letteratura/Sezione%20Manzoniana/The%20Betrothed%20Lovers%20Review%20by%20E.A.%20Poe.php La recensione de "I Promessi Sposi" scritta da E.A. Poe nel 1835 e pubblicata in "The Southern Literary Messenger"]
* [http://www.liberliber.it/audioteca/m/manzoni/i_promessi_sposi/mp3/manzoni_i_promes.m3u Audiobook - Lettura integrale] MP3 Creative Commons - a cura di [http://www.liberliber.it/progetti/libroparlato/ Liber Liber, progetto Libro parlato]. Voce di Silvia Cecchini

{{Portale|Letteratura}}


== Collegamenti Esterni ==
[[categoria:Classici della letteratura italiana|Promessi sposi]]
*[http://www.youtube.com/watch?v=c9CxZnsbY04 Il bigino cantato]
[[categoria:Romanzi storici|Promessi sposi]]
[[Categoria:Lecco|Promessi sposi]]


[[Categoria:Mattoni]]
[[de:I promessi sposi]]
[[Categoria:Padani]]
[[en:The Betrothed]]
[[es:Los Novios]]
[[fr:Les Fiancés]]
[[sk:Snúbenci]]
[[sv:I promessi sposi]]

Versione delle 12:01, 17 ago 2010

Template:Bossiapprova

Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su I promessi sposi.


Il sogno proibito di Renzo.
« Non sarà mai vero che un creditore insolente vada via da questa casa senza aver assaggiato il bastone del mio bosco »
(Don Rodrigo riguardo il suo "trucchetto segreto" per restituire i debiti senza sborsare un soldo)
« Oggi in edicola i Promessi Sposi e il Kamasutra! »
(Spot pubblicitario per riuscire a vendere i Promessi Sposi)
« Salve, volevo quella rivista con I promessi sposi come allegato. »
(Tu che fai finta di essere acculturato ma in realtà vuoi solo comprare il Kamasutra)
« Ah, il kamasutra... »
(Edicolante che sa che non sei acculturato sulla cosa di prima)
« Ma la convivenza no? »
(Tutti gli studenti italiani su Promessi Sposi)
« Si va al mare! »
(L'addio ai monti di Lucia)


I Promessi Sposi™©® (spesso abbreviato in P. S., I Poveri Stronzi, Promiscui Esplosi oppure Post Scriptum, o, nel linguaggio giornalistico, i Coniugi di Erba) è uno dei capolavori della letteratura padana, scritto da Silvio Berlusconi con la collaborazione del maestro Federico Moccia e di uno scrittore oggi purtroppo sconosciuto, tale Alessandro Manzoni. La storia tratta di due baldi giuovini che vogliono sposarsi (di questi tempi...), ma un mafioso non vuole e sono costretti a scappare in culo alla luna. Se volete leggere il libro per vedere quando Lucia la dà a Renzo non lo leggete, perché non gliela darà mai! Alcuni sostengono che il romanzo fu ispirato dai giovani Olindo Romano e Rosa Bazzi.

Personaggi

Personaggi principali

  • Renzo Tramezzino (o Topolino): detto anche il Fermo, non si sa perché; è lo pseudonimo di Olindo Romano. Renzo non ha famiglia ma è nato da solo sotto un cavolo. Ama follemente Lucia sperando che prima o poi gliela dia (ma non gliela da). Durante la storia, Renzo cerca disperatamente di picchiare qualcuno, ma questo purtroppo non accade perché in realtà non riesce a far male a nessuno tranne che a sé stesso, quando si fa le seghe pensando a Lucia.
  • Lucia Nutella (o Rosa Bazzi): Lucia è il personaggio più scherzoso e simpatico della storia; sempre intenta a far finta di pregare e a simulare inesistenti mal di testa, in realtà il suo hobby preferito è quello di negare le proprie grazie al povero Renzo, divertendosi a immaginare il ragazzo che si uccide a forza di seghe per lei. Quando lui non ne può più e minaccia di strangolarla, giunge a sostenere di aver fatto un inesistente voto di castità pur di continuare il perfido gioco. Si pensa che abbia una storia clandestina con fra Cristoforo, ma questo lo sanno tutti nessuno lo sa.
  • Agnese: Agnese è la madre di Lucia; si reputa una donna di mondo anche se in tutta la sua vita ha visitato sì e no due paesi. Odia a morte fra Cristoforo e per questo cerca sempre di fare il contrario di quello che dice lui. È la causa dei seri problemi di socializzazione della figlia (provateci voi a stare per 13 anni chiuse in casa a fare l'uncinetto!).
  • Don Rodrigo Provenzano: Don Rodrigo è il cattivo della storia; prova una certa ossessione patologica per Lucia e vuole averla a tutti i costi. Ha noti problemi in ambito sessuale (è impotente).
  • Padre Frà Cristoforo Colombo: frà Cristoforo non è altro che Dio sceso in terra per aiutare i nostri poveri amici. In passato è stato un lottatore di wrestling incallito; si pensa che si sia fatto prete per noia (o anche lui è ossessionato da Lucia, chissà...).
  • Don Abbondante: come tutti sappiamo, don Abbondio è coraggioso e per questo decide di far finta di aver paura per salvare Renzo e Lucia con i raggi protonici. Ma in apparenza si caga sotto fin dall'inizio.
  • La monaca di Monza: al secolo Maria Stalla Gelmini, è una pornostar in pensione; ha avuto rapporti con più di millemila uomini e vorrebbe che Lucia seguisse le sue orme, ma tutti sappiamo che Lucia è una santa.
  • L'Innominato: non è nessuno e non è mai esistito!

Personaggi che nessuno conosce ma che mietono vittime nelle interrogazioni

La copertina della prima versione del libro, modificata poi dal Manzoni per motivi di violazione del copyright.
  • Quei bravi ragazzi: i bravi sono gli scagnozzi di Don Rodrigo, ma non sono bravi, è che si chiamano... va beh, lasciamo stare, nessuno sa perché si chiamano così, andatelo a chiedere a lui. Sta di fatto che hanno comportamenti tamarri e rompono le scatole.
  • F(r)a Caldino: un misero frate che va in giro a chiedere noci e a raccontare miracoli che non importano a nessuno. Compare per poche righe e scompare nel dimenticatoio. Non ha alcuna importanza in tutta la storia, ma i professori, alla fine delle interrogazioni, pongono la fatidica domanda: "Chi era fra Galdino?". Inevitabile il piccone.
  • Dr. Acchiappalamazza, pseudonimo di Carlo Taormina: un avvocato che si vede in un solo capitolo ma chissà perché di enorme importanza nel romanzo (quasi quanto fra Galdino), non è avvezzo agli scherzi ma purtroppo questo Renzo l'ha scoperto troppo tardi...
  • Perpetua: la perpetua di Don Abbondio dal nome perpetuo; si vede per due capitoli perché poi muore, ma bastano per provare il desiderio di circoncisione istantanea.
  • Don Ferruccio e Donna Prassede: due cubani sbarcati clandestinamente sulle coste italiane; hanno ospitato Lucia nella loro casa in cambio di piccoli servizi (domestici), ma nel romanzo non vanno oltre una breve descrizione e zero dialoghi, e poi muoiono di peste.
  • Menisco: un bambino che ha legami di parentela con Agnese (anche se non si è ancor capito che tipo di legami), viene mandato in missione a parlare con fra Cristoforo, è un accanito giocatore di azzardo, dopo l'ottavo capitolo sparisce (si pensa per problemi coi creditori).
  • Tonio Cartonio e Gervaso Mosconi: due fratelli che vengono usati come testimoni nel matrimonoio segreto (ovviamente non riuscito).Tonio è un poveraccio che viveva in una casa di bambini affamati che lo scrutano come avvoltoi, Gervaso invece è un ritardato mentale e di lui si sa ben poco.
  • Conte Attila: il cugino di Don Rodrigo, in realtà il vero cattivo della storia è lui perché è stato il primo a fare apprezzamenti "inadeguati" sulla povera Lucia, ma invece ne esce pulito, ma questo tanto a nessuno importa.
  • Il Gricio: il capo dei bravi. Non è molto intelligente e questo lo si capisce quando cerca insieme ai suoi bravi di rapire Lucia ma scatenano l'ira di tutto il paese. Poverino.
  • (Sant') Ambrogio: il sagrestano di Don Abbondio, il poverino durante il matrimonio segreto è costretto a scappare in mutande con i panataloni sotto al braccio per suonare la campana. Sì, in effetti fa solo questo nel romanzo.
  • Cecilia e la madre: la prima è una povera bambina morta di peste che dev'essere portata al Lazzaretto, ma la madre pretende che venga vestita per bene e gli dice (alla morta) che presto si riincontreranno nell'aldilà, eh già, era una grande ottimista.
  • Il Niubbio: l'astuto bravo dell'Innominato, il nome spiega molte cose...
  • Federigo Marameo: il cazzone che nonostante sia ricco sfondato deve fare il buon prete a tutti i costi compare solo per rimproverare Don Abbondante ma verrà annientato dai suoi raggi fotonici.
  • Carneade: chi era costui? A nessuno importa.

Luoghi

I luoghi dove è ambientato il romanzo, anch'essi spesso domandati durante l'interrogazione:

  • Paesino dei Promessi Sposi: un paese senza nome, di settordici abitanti, si pensa che sia posto vicino Lecco, ma nessuno lo sa con chiarezza per via della nebbia; comunque è in Brianza.
  • Pescarenico: una città là vicino composta solo dal convento di frà Cristoforo e da una farmacia.
  • Convento della Monaca di Monza: si presume che si trovi a Monza, è abitato apparentemente da suore, ma in realtà è uno dei night club più famosi di Monza.
  • I castelli dell'Innominato e di Don Rodrigo: come dice il nome, sono castelli. L'Innominato si vanta di avere il castello più fico.
  • Milano: Renzo va a passare un po' di tempo a Milano, dove si è in piena carestia e la gente distrugge i fornai per una rosetta. Un po' come oggi, no?.
  • Lazzaretto: l'ospedale dei malati di peste, qui stranamente Renzo ritrova Lucia che naturalmente era guarita e poteva stare là dentro perché la peste è un po' come la varicella, una volta che l'hai avuta non ti torna più... Ma la cosa più strana è... Come cazzo ha fatto Renzo a entrare nel lazzaretto senza farsi appestare? Nessuno lo sa.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

La Monaca Di Manza.

La mattina del 7 novembre 1628, in un paesino che chiameremo "Paesino dei Promessi Sposi", Don Abbondio, un giovane prete noto per il suo coraggio, passeggiando sulle rive del lago di Giulianello di Cori incontra due loschi figuri, i Bravi, meglio noti come il Gatto e la Volpe o i Fichi d'India. Questi lo ammoniscono di non celebrare il matrimonio tra Renzo, lustra-scarpini sinistri del Como Calcio, e Lucia, una suora mancata che non la dà a nessuno, perché al loro capo Don Rodrigo gli si rizza solo con Lucia. Don Abbondio, dopo aver chiesto consiglio alla sua cameriera dal nome perpetuo, decide di non celebrare il matrimonio e si rifugia nella sua casa per paura trovare una soluzione alla faccenda. Intanto Renzo viene a sapere del fattaccio e lo va a dire ad Agnese e Lucia; Agnese, che è una donna di mondo, gli dice di andare dal Dottor Acchiappalamazza, noto avvocato delle cause perse, per trovare un rimedio. Renzo, quindi, prima di andare dal dottore Comesichiama, pensa bene di travestirsi da Bravo per fargli una burla, dimostrando il suo umorismo degno di lode. Il dottor Comesichiama lo caccia subito via senza neanche fargli dire "sei su Scherzi a Parte!". Siccome il Piano A è andato male, Agnese (che è sempre una donna di mondo, non ve lo scordate) decide di far uccidere Don Rodrigo, con l'immediato consenso di Renzo; ma Lucia invece pensa bene di chiamare Padre Cristoforo, che sicuramente può trovare una soluzione (in fondo è Dio no?).Il frate allora va a parlare con Don Rodrigo, grande idea voi penserete ma in realtà no.Sapendo che il Piano B è fallito Agnese escogita il Piano C ovvero, un matrimonio segreto!Purtroppo anche il Piano C va male perché Lucia ci mette 27 minuti netti per dire "lo voglio".Fra Cristoforo ormai privo di idee si rintana in convento e manda Lucia dalla sua amica Monaca Di Monza (Monaca di nome e Di Monza di cognome), e invece Renzo lo manda a fanculo. La Monaca Di Monza (che chiameremo Gina perché l'autore di questo articolo ha deciso così), antica amante di Don Rodrigo, se ne infischia di Padre Cristoforo e vende Lucia e Agnese (la solita donnna di mondo di prima) a Nessuno, perché L'Innominato era in vacanza non esiste. Intanto Renzo è andato a Milano durante la carestia e, senza pensare che era già incasinato fino al collo, guida un gruppo di milanesi alla sommossa contro il governo e le tasse. Viene arrestato, ma al sindaco di Milano viene un attacco di generosità e lo libera (perché se no il romanzo non finirebbe). Lucia e Agnese sono rinchiuse nel castello di Nessuno, e la giuovine donzella impaurita fa un voto di castità alla Madonna per aiutarla a scappare da Nessuno (come se prima la desse a qualcuno) e, non si sa perché, viene subito liberata insieme alla madre. Contemporaneamente, Renzo si è rifatto una vita a Bergamo col cugino ma, dopo che fra Cristoforo gli ordina di tornare in paese e sposare Lucia, prende le valigie e corre da lei. Dopo questo capitolo l'autore fa vedere che sono passati 23 anni e in tutta Italia e scoppiata la peste e, per farci passare il tempo, ci narra la storia di una famiglia che muore (ma a nessuno importa). Don Rodrigo è morto da 6 anni, ma questo gli sposi non lo sanno ancora; ah, già... Renzo e Lucia stranamente si sono salvati tutti e due da questa famigerata malattia (strano, no?). Anche fra Cristoforo, che ha 97 anni, si è salvato dalla malattia e scioglie il voto di castità di Lucia (che invece manterrà per sempre a discapito di Renzo). Finalmente i due amati si possono sposare, e vissero tutti felici e contenti.

La trama è finita, leggete in pace.


Analisi del testo

Dopo che sono state fatte le analisi si può notare che il colesterolo è un po' troppo alto... oh merda, queste sono le mie analisi del sangue!

Curiosità

Immagine dell'Innominato.
  • Don Abbondio sta ancora nascosto nella sua casa perché nessuno l'ha avvertito che è finita la storia.
  • Dopo 6 mesi Renzo e Lucia hanno divorziato perché lei non gliela dava mai.
  • La monaca di Monza al momento gestice un night club ad Amsterdam.
  • Fra Cristoforo è stato richiamato in cielo da Egli.
  • L'Innominato si è pentito dei reati commessi e ha rivelato il suo vero nome:

Gente come te.

Tipici lettori del libro

Tipico studente disperato dopo la lettura del libro.

I lettori dei Promessi Sposi si dividono in vari tipi qui sotto elencati:

  1. Professore: il professore è uno dei tipici lettori dei promessi sposi. Si legge e rilegge tutti gli anni il tomo pur di trovare dei dettagli da chiedere al povero studente, che invece ha buttato il libro nella merda del cane; addirittura chiede quante volte si cambia le mutande Renzo durante la storia.
  2. Studente: la tipologia dello studente è la più triste di tutte. Il povero ragazzo è costretto a leggere il libro, sia alle medie che alle superiori; cosicché, sapendo già come va a finire la storia, il libro diventa ancora più noioso, ma il povero studente non ci può fare niente e continua a girare per la scuola con questo libro in mano in attesa della snervante interrogazione.
  3. Fan di Manzoni: questa tipologia è la più strana. Il Fan di Manzoni gode proprio nel leggere il libro, e il più delle volte si vanta con i suoi amici di averlo letto più volte; addirittura, il Fan di Manzoni saprebbe rispondere alla domanda di prima (tutti sanno che a quei tempi le mutande non esistevano).
  4. Lettore affetto da Diarrea acuta: quest'ultima tipologia è quella dell'uomo medio che, quando gli scappa, prende il primo libro che trova per far passare il tempo tra una scorreggia e l'altra.

Possibili usi del libro dopo la lettura

Il tomo de "I Promessi Sposi" può, una volta terminata la sua lettura forzata, essere utilizzato in vari modi assai più utili:

  • Piano d'appoggio per gare di biglie sulla spiaggia; a Copenaghen, nell'estate 2005, è stata realizzata la più grande pista per biglie sulla spiaggia, interamente realizzata con volumi de "I Promessi Sposi".
  • Carta igienica in tempo di guerra.
  • Cartina per canne; tuttavia sul tomo deve essere presente la scritta "Nuoce gravemente alla salute".
  • Arma da tirare a chiunque si introduca in casa senza invito.
  • Simpatico ravvivante per il fuoco nel camino.
  • Munizioni per le cerbottane fatte con le bic vuote.
  • Fermaporta, fermacarte, fermaoggetti, ferma breve, ferma lunga, fermata, fermacia.

P.S.: è consigliabile non parlare mai ai prof della fine del loro beneamato libro: la considererebbero un'immane offesa e potrebbero cannarti, o peggio ancora regalartene una nuova copia tutta per te.

Per chi ha fretta - I promessi sposi in dieci minuti

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Collegamenti Esterni