Gufo: differenze tra le versioni
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[[File:Gufo nel cavo di un albero.jpg|thumb|220px|left|{{Cit|È il '''mio''' buco! Togliti dalle palle, dico sul serio!|Il gufo è un'uccellaccio piuttosto territoriale.}}]] |
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Versione delle 09:18, 3 dic 2014
Asio otus (Orecchie asiatiche) | |
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[[File:|220px]] Gufo reale | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Uccellia |
Phylum | Più che altro penne |
Famiglia | Single |
Genere | Menagramo |
Il gufo (Gunidentified Flying Object) è un rapace notturno a forma di cilindro con enormi occhi pallati, e uno spesso monociglio che gli conferisce la tipica espressione perennemente incazzata anche quando dorme. "Gufo" è anche il termine col quale vengono denominati anche l'assiolo, la civetta, il barbagianni, l'allocco e qualsiasi altro pennuto a forma di gufo. A differenza dei cugini il gufo ha un lungo paio di orecchie finte. Pur essendo un temibile predatore con doti quasi sovrannaturali il gufo è una creatura schiva che vive di notte, asociale e perverso si mostra solo in laidi filmini a luci infrarosse.
Abitudini e comportamento
Il gufo si sveglia al tramonto e inizia la serata ruotando la testa di 360 gradi da ambo le parti, potrebbe fare molto meglio ma non vuole rischiare di perdere il conto dei giri e non riuscire a srotolarsi correttamente il collo, perché il gufo ha il collo nonostante le apparenze. Poi passa una mezz'ora a ruotare la faccia sottosopra per capire come vedono il mondo i pipistrelli, dopodiché ruota le palle degli occhi per circa un'oretta, altra cosa che pare lo diverta molto. Finito lo stretching è già l'alba e il gufo si addormenta.
Stile di caccia
Il gufo si nutre principalmente di gatti, uova di pipistrello, piccioni viaggiatori e piccoli mammiferi. Il gufo è un maestro del mimetismo: si può facilmente camuffare da ramo, da corteccia, da insetto stecco o da Zorro semplicemente orientando le piume. Grazie al suo udito infallibile, alla vista infallibile e ad altri sensi non identificati infallibili il gufo individua una potenziale preda a cento chilometri di distanza, anche se poi la aspetta sotto al suo albero. Non appena il bersaglio arriva a tiro il gufo si butta a peso morto sulla preda schiacciandola con la tipica testa piatta. Poi risale l'albero arrampicandosi, perché il gufo non apre le ali se non in caso di estremo pericolo, come la visita inattesa della suocera. Tornato nel cavo dell'albero il gufo smembra la preda grazie al suo temibile coltellino svizzero (in dotazione dentro ogni uovo di gufo). Dopo la digestione il gufo rigurgita una palletta di borra fatta di pelo, ossicini e bigiotteria varia. La probabile spiegazione di questo curioso fenomeno è che il gufo sia privo di buco posteriore.
Stagione degli amori
In inverno tutti gufi maschi del circondario si radunano sullo stesso ramo che si spezza. Solo i gufi meno rincoglioniti riescono ad aprire in tempo le ali, mentre gli altri rimangono vittime della selezione naturale. In primavera il gufo si accoppia, a volte con un allocco, più spesso da solo, e cova il suo uovo nel cavo di un'albero. Sin dai primi istanti di vita il pulcino deve farsi strada con tenacia, sopratutto per uscire da sotto il culo del genitore che non si sposta di un millimetro, perennemente impegnato nelle sue stupide imitazioni di Marty Feldman.