Giordano Bruno: differenze tra le versioni

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[[File:Giordano Bruno.jpg|right|thumb|300px|Giordano durante una sua breve parentesi calcistica]]
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In virtù delle sue teorie sulla [[reincarnazione]], si è reincarnato nel XX secolo in '''Bruno Giordano''' ([[Roma]], [[13 agosto]] [[1956]]) ex-calciatore italiano, bandiera della [[S.S. Lazio|Lazio]], di ruolo attaccante, condannato dall'[[Inquisizione]] per il calcio scommesse. Morirà anch'egli sul rogo.
In virtù delle sue teorie sulla [[reincarnazione]], si è reincarnato nel XX secolo in '''Bruno Giordano''' ([[Roma]], [[13 agosto]] [[1956]]) ex-calciatore italiano, bandiera della [[S.S. Lazio|Lazio]], di ruolo attaccante, condannato dall'[[Inquisizione]] per il calcio scommesse. Morirà anch'egli sul rogo.


==Filosofia==
Giordano Bruno era uno che voleva farsi bruciare. Questa è l'unica teoria plausibile che possa spiegare come sia nato il suo pensiero. Le principali idee della sua filosofia erano:
*la non verginità della Madonna
*la non divinità di Gesù
*l'inutilità della Trinità
*la [[reincarnazione]] dell'[[anima]]
*l'infinità dei mondi
Insomma, voleva proprio farsi sparare. La chiesa lo racconta come un uomo dissoluto e peccatore, così depravato da bere il latte scaduto.


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L'Inquisizione tentava di incastrarlo, ma Bruno ogni volta smentiva, sostenendo: {{quote|Sono stato frainteso.}}
L'Inquisizione apprezzava che Bruno ogni volta ricusasse, ma c'era una cosa che davvero non gli perdonava: pisciava seduto. Quella fu davvero la goccia che fece tracimare il vaso di Pandora.
L'inquisizione allora sfrutto l'unico grande sbaglio nella sua misera vita: quando stilò il suo testamento, espresse la volontà di essere [[cremazione|cremato]], senza però specificare ''dopo la propria morte''. L'[[Inquisizione]] alla fine riuscì a incriminarlo per atti osceni quando, nella chiesa di Santa Caterina Infilzata, si abbassò le brache. Così, grazie a facilitazioni legali, velocizzarono il processo di cremazione. Tutti il resto è [[storia]], Amen. Cenere alla cenere e Giordano alla polvere.
== Opere ==
* ''Gli Eroici furori''. Titolo censurato dal Sant'Uffizio, quello originale era ''Erotici bollori di, da, per, con Giordano Bruno''. Dopo la morte di questo, papa [[Gregorio X]] ristampa il libro cambiando il titolo in ''Gli Eretici bruciori di Giordano Bruno''; è ancora un classico della [[satira]] cattolica.

* ''Candelaio'': Opera oscena che vede come personaggi principali: Coluccio, l'umanista impacciato rampollo [[secchione]] di una dinastia di vescovi da 5 generazioni; Galeno, il provincialotto pescivendolo; il portacandele. Nei primi due atti sta in scena solo il portacandele con 2 candele accese. La scena si movimenta durante il terzo atto quando Galeno e Coluccio, scivolando su una triglia, rimangono infilzati nel pezzo di [[metallo]] lavorato.<br /> L'autore aveva anche iniziato a scrivere il seguito: ''La menorah, una passione a otto bracci''.

* ''La cena delle ceneri'': opera postuma.


==La reincarnazione in calciatore==
==La reincarnazione in calciatore==

Versione delle 16:12, 6 feb 2010

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Giordano durante una sua breve parentesi calcistica
« Giordano stai scherzando col fuoco! »
(La nonna di Giordano rimprovera quel monellaccio di suo nipote)
« Barbecue? »
(Clemente VIII prima di accendere Giordano Bruno.)
« Stai tranquillo, quel patibolo in fiamme è una formalità... »
(La Santa Inquisizione a Giordano Bruno)
« Scusa Giordi... Hai da accendere??? »
(Clemente VIII prima di accendere Giordano Bruno.)

Giordano Bruno (Nola, 1548Roma, 17 febbraio 1600) è stato un filosofo, un frate domenicano e un calciatore della Clericus Cup nelle stagioni 1592-1600, bruciato al rogo dopo aver sbagliato un rigore contro i luterani. La Chiesa non fu mai dalla sua parte, ma il fatto che sia stato arso sul rogo è del tutto secondario...

Pensatore innovativo, scoprì a che temperatura si scioglie l'acqua e fu il primo uomo sulla terra a non credere in Dio. Proprio per questo, San Pietro scese dal Cielo e lo punì, bruciandolo vivo col suo fiato mortale. O così dicono gli archivi parrocchiali.

In virtù delle sue teorie sulla reincarnazione, si è reincarnato nel XX secolo in Bruno Giordano (Roma, 13 agosto 1956) ex-calciatore italiano, bandiera della Lazio, di ruolo attaccante, condannato dall'Inquisizione per il calcio scommesse. Morirà anch'egli sul rogo.


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La reincarnazione in calciatore

Nel '56 rinasce sotto forma di contadino laziale, diventerà calciatore e aiuterà la Lazio a cadere nel baratro del calcio scommesse. Per tale motivo il giudice sportivo lo ricondannerà al rogo. Successivamente la pena fu comminata in una permanenza forzata nelle serie minori del calcio italiano.