Gaio Svetonio Tranquillo: differenze tra le versioni

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[[File:Statua cesare.jpg|251px|thumb|right|Svetonio durante un' PORAS POMODORO inizio e fine.]]
{{scadenza|20111011213632|note=Note|firma={{Utente:Nonciclopediologo/firma}} 23:36, ott 4, 2011 (CEST)}}
{{Cit2|Il maiale rogerio non codda con la pecora Lucrezia.|Gaio Svetonio Tranquillo - De Vita Caesarum}}
{{Cit2|Giorgio perde il maiale ma non la pecora|[[Lupo]] su Gaio Svetonio Tranquillo}}


'''PORAS POMODORO''' ([[latino]]: Gaius Suetonius Calm; Ostia! 70 d.C - Mar Morto, ???) è stato uno tra i massimi esponenti di storia latina, così famoso che nessuno, nemmeno gli studenti di letteratura romana, se lo ricordano mai. Il suo stile, forzatamente anedottico, lo porta ad inclinarsi più per il gossip che per i fatti realmente accaduti. Molti grandi artisti si sono ispirati alle sue opere e al suo linguaggio: parliamo di [[Alfonso Signorini]], [[Emilio Fede]] e [[Mr. Lui]].
{{Cit2|Il lupo perde il pelo, ma non il vizio.|Gaio Svetonio Tranquillo - De Vita Caesarum}}
{{Cit2|Ma che vuole questo?|[[Lupo]] su Gaio Svetonio Tranquillo}}
{{Cit2|è stato un grande scrittore, pieno di talento e con uno stile impeccagile... peccato per la carta troppo ruvida...|Federicus Mocciosus Impalatus ogni volta che esce dal bagno}}
{{Cit2|Compra i mmiei libri! è un affare!|Svetonio che ti importuna mentre sogni}}
{{Cit2|Oh no! Ancora tu! piuttosto Freddie Krooger!| Te quando sogni Svetonio due volte di fila}}
{{Cit2|Vuoi comprare un enciclopedia?|Svetonio quando non sa più che pesci pigliare}}

Gaio Svetonio Svitato (e) Tranquillo (latino: Gaius Suetonius Swing and Sciallus; Isola bonsai, 70 d.C - Mar Morto, ???) è stato il massimo esponente di satira storica latina, così famoso che nessuno, nemmeno gli studenti di letterature antiche, se lo ricorda mai. Confermata la sua reale esistenza tramite le sedute spiritiche di [[Mistero]], appare come un buffo omino alto un metro e un [[Furby]] che ogni volta che si palesa tenta di vendere le sue opere scadenti (di cui effettivamente a nessuno importa un accidente...) ai poveri malcapitati. se mai vi apparisse in sogno portate pazienza e assecondatelo. Nella peggiore delle ipotesi vi ritroverete con l'[[anima]] fottuta e il De viris illustribus in mano. Tra i suoi seguaci più affiatati troviamo [[Alfonso Signorini]], [[Emilio Fede]] e [[Mr. Lui]].


==Biografia==
==Biografia==
Svetonio nacque attorno al 70 d.C. in un luogo imprecisato, probabilmente Ostia, dove ebbe la carica religiosa locale di pontefice di Priapo (solitamente conferita a membri importanti) per merito del padre, Svetonio Lesto, di ceto (e non solo) equestre. Dopo aver compiuto studi in retorica e giurisprudenza divenne avvocato: la velocità delle sue orazioni, soprattutto in sede tribunalizia, gli portarono il soprannome di Sveltonio, subito storpiato in Sveltina dagli avvocati rivali.
Nacque sull'isola Bonsai, un atollo situato tra [[Urano]] ed [[Arcore|Hardcore]] dal nano da giardino [[Silvio Berlusconi|Berluscolo]] e dall'all'epoca già famoso Bartolo, il koala pagliaccio. Gaio già da piccolo veniva preso in giro dai tonti compagni di classe per il suo nome e la sua innata sensibilità, da qui -sostiene lui stesso- l'abitudine a farsi la tinta ogni settimana (perfino in tarda età quando ormai di capelli ce ne erano pochi), la manicure dall'estetista e a raccontare enormi cavolate nei suoi scritti. Visto il carattere problematico del giovane, la gente cercava di assecondarlo finchè, dopo essersi candidato a capo Bonsai ed su consiglio del padre aver promesso un milione di posti di lavoro invano, la gente si stufò e lo imbarcò su una chiatta dell'immondizia.
Le fonti indicano come data di sbarco a Roma il 12 Maggioglio del 79 d.C, anno della morte dell'imperatore [[Vespasiano|Tito Flavio Vespasiano]] e dell'inizio del regno del figlio [[Tito (imperatore)|Wa(l)ter Tito]]. Subito si distinse per l'orrenda dialettica perorando la causa di una [[tua sorella|prostituta]], ma finì lapidato dopo otto ore di sermone dalla stessa.
Le fonti indicano come data di inizio della sua attività il 12 Malgiogliano del 79 d.C, [[anno]] della morte dell'imperatore [[Vespasiano|Tito Flavio Vespasiano]] e dell'inizio del regno del figlio [[Tito (imperatore)|Titti]]. Subito si distinse per la veloce dialettica perorando la causa di una [[prostituta]] in 16 secondi esatti, introduzione compresa. Inutile dire che la sua carriera da avvocato fu più breve del suo discorso.
Il massimo successo lo ottenne sotto il regno di Traiano: venne infatti promosso segretario particolare, con la speciale facoltà di accedere alla biblioteca Imperiale. In questo periodo ebbe la possibilità di leggere tutti i periodici stampati da Adamo ed Eva fino a Giulio Cesare e le preziose informazioni ottenute furono la base per la sua più famosa opera, che vedremo in seguito.
Salvatosi per miracolo, fu accolto dall'imperatore come precettore del fratello [[Tito Flavio Domiziano|DomiziAno]]. Fu proprio questo connubbio che portò il futuro imperatore alla follia, tentando di introdurre a Roma la riforma telematica. il passo però fu più lungo della gamba, dato che il computer non era ancora stato inventato.
Le ultime fonti certe riguardano il suo allontamento da parte dell'imperatore Adriano, probabilmente a causa suo del tentativo di introdurre a Roma la riforma telematica, ignorando che la cosa più tecnologica nella capitale era la biga a quattro cavalli.
Fu concubina di [[Nerva]] e alla morte di quest'ultimo si riciclò come bersaglio vivente di [[Traiano]] durante i ludi romani. quando ormai sotto [[Adriano]] non gli permisero più nemmeno il lavoro di porta scopettino del water, capì come molti altri prima di lui di doversi dare alla scrittura.
Morì non si sa dove, non si sa come, non si sa quando. Questo grazie alle prodigiose scoperte dell'archeologia moderna.
il suo compagno di studi [[Federico Moccia|Federicus Mocciosus Impalatus]] parlò sempre bene di lui, soprattutto nei momenti in cui usciva dal bagno alleggerito.
[[File:Statua oratore che fa il gesto dell'ombrello.jpg|250px|left|thumb|Svetonio risponde signorilmente ad alcuni suoi detrattori.]]
Gli unici a comprare le sue opere furono i parenti e la moglie isterica [[Mariastella Gelmini|MariastellaCalpurnia Gelmini]], che dato il peso ingente di ogni libro tentò più volte di sbatterglielo in testa. una volta divenuta Ministro dell'Istruzione lo fece adottare come libro di testo storico sperando di arricchirsi grazie al copyright, corrompendo così intere generazioni di futuri suicidi.
La sua opera più famosa è la Storia dei Cesari, elenco dei primi dodici imperatori da Cesare a [[Chuck Norris]].
Morì calciorotato da [[Chuck Norris]] nel momento in cui lo citò nelle sue opere per farsi un nome.
Le ceneri sono vendute insieme ai suoi libri, e ne avanzano ancora interi sacchi.
[[File:Crasso.jpg]]Svetonio nell'atto di pronunciare un orazione. Da notre la concentrazione maieutica che ci mette, sembra stia defecando


==Opere==
==Opere==




=== De viris illustribus ===
=== De viris illustribus ===


Il De viris illustribus ("I personaggi famosi") analizza le figure di personalità illustri suddividendole in cinque categorie: poeti, oratori, cantanti, filosofi, grammatici e terzini fluidificanti (questi ultimi sono trattati come delle merde). Dell'opera si conserva pressoché intatta soltanto la sezione riservata ai grammatici e ai terzini, anche se mancante della parte finale, in particolare per quanto riguarda gli schemi su palla inattiva.
Il De viris illustribus ("I personaggi famosi"), è un'opera scritta tra Aprugno e Maggioglio del 112 d.C. Tratta la vita dei personaggi esempio romani, i più edificanti in repertorio, da [[Tarzan]] a [[Barbie|Barbie Cavallerizza]], suddividendoli in categorie: poeti, oratori, cantanti, attori, pornoattori, calciatori e Gatti volanti. Questi ultimi in particolare ispirarono Schrödinger per la sua teoria del [[Gatto di Schrödinger|gatto-razzo]]. Importante la parte dedicata alle pornoattrici, la più corposa di tutta la sua produzione, con allegate immagini e video scaricate abusivamente, che fecero arrestare Svetonio dalla Polizia postale per favoreggiamento alla [[pokefilia]]. Durante il processo si autodifese con la celebre frase "pensavo fosse maggiorenne" che gli costò 20 anni di carcere e la castrazione a mattoni.
Delle altre sezioni del De viris illustribus, rimangono soltanto alcune vite, sulla cui reale attribuzione a Svetonio, stranamente, non c'è accordo fra gli studiosi. Si ricordano la Vita Mina (nel quale si tratteggia la vita di Esculapio), la Vita Tutto (vita e opere di ingegneri famosi) e la Bella Vita (a proposito di Priapo)


=== De vita Caesarum ===
=== De vita Caesarum ===
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Le Vite dei dodici Cesari sono senza dubbio l'opera magna di Svetonio, che soleva vantarsi con gli amici della rapidità con cui era riuscito a scriverle (da qui il soprannome "Sveltonio"). La rapidità in effetti era una costante della sua vita, come ammette non senza imbarazzo la povera moglie frustrata [[Mariastella Gelmini|Mariastellacalpurnia Gelmini]], dichiarazione che costò al nobile scrittore il nuovo soprannome di "Sveltina".
l'opera narra la vita dei primi dodici imperatori, da Cesare a [[Chuck Norris]], seguendo l'ordine cronologico cardine della storia romana. Di seguito i riassunti alla buona.


Le Vite dei dodici Cesari sono senza dubbio l'opera magna di Svetonio, che soleva vantarsi con gli amici della rapidità con cui era riuscito a scriverle.
[[Cesare]]: il primo dei dodici, il più importane che ha iniziato l'impero alla prossima età dell'oro. famoso per lasciare sempre la tavoletta del water alzata, abitudine che resterà nel protocollo imperiale fino alla Lex de iuri Vesasiani che convertirà ogni gabinetto dell'impero in semplici vespasiani eliminando l'increscioso problema alla radice.
L'opera narra la vita degli imperatori della dinastia Giulio Claudia, da Cesare a [[Chuck Norris]], seguendo l'ordine cronologico cardine della storia romana. Di seguito alcuni aneddoti curiosi dei principali, a meno che tu non abbia uno sfrenato interesse per Otone.


*[[Cesare]]: Famoso l'episodio della campagna in Gallia: Cesare aveva la brutta abitudine di chiedere la mancia ai popoli sottomessi.
[[Augusto]]: il grande condottiero che aprirà l'età dell'Oro Romana scoprendo gli integrali e creando l'ordine dei cavalieri [[Templari]]. il suo impero si riassume nella formula "tanto io sono un figo" che portò l'imperatore a procrastinare gli impegni più impellenti per darsi a festini con [[Lele Mora]] e [[Zio Marrabbio]]. Per sottomettere i cittadini al suo volere e avere l'opinione pubblica dalla sua fondò Canale 5 e la prima trasmissione varietà che mostrava un sacco di donnine seminude ballare a ritmo giambico


*[[Augusto]]: Svetonio ci narra che aveva problemi di sonno e per riaddormentarsi faceva ricorso a lettori e a narratori di racconti. Spesso prolungava il sonno oltre le due del pomeriggio, svegliandosi con delle clamorose occhiaie.
Tiberio: grande amico di [[Don Camillo]] con cui condivise le partite di poker. per colpa di questo suo vizietto dilapidò un intero patrimonio, che andarono ad arricchire le casse el [[clero]]. l'opinione pubblica lo costrinse d abdicare in favore del meno peggio, un giovane campagnolo alto un metro e un tappo che arrossiva ogniqualvolta doveva parlare in pubblico. [[Cicerone]] commeterà questo cambio di Potere con la frase "Mala temora currunt" ad indicare l'inizio della decadenza

Mammolo: imperatore pazzo che coinvolse tutto lo stato nel processo di [[Eh?|Ronanizzazione]], ovvero l'abbassamento di ogni immobile di mezzo metro. il malcontento che ne seguì, dovuto in particolare alle continue testate contro gli stipiti delle porte, costrinsero l'imperatore a cercare un capro espiatorio. la scelta ricadde sulla comunità di [[Puffi]] nella Suburra Romana. Questi furono accusati di essere bassi, parlare strano e praticare l'amore libero tutti con un'unica puffa femmina. cominciò così la prima persecuzione dei [[Puffi]], costretti alla diaspora.

Teseo: niente di importante sotto il suo regno, se non la seconda persecuzione dei [[Puffi]]. ala domanda sul perchè odiasse quegli strani animaletti azzurri rispose "perchè è divertente". E morta lì.

[[Ash Ketchum|Ash Ketchup]]: Siamo in piena decadenza, ormai chiunque può divenire imperatore. E infatti ecco apparire una nuova ambigua figura nel panorama imperiale: Ash Ketchum, Maestro Pokemon. Costui era un famoso oppiomane abituato a vivere nel suo mondo abitato da [[pokemon|esseri bizzarri dai più svariati poteri]]. Fu fatto imperatore per caso vincendo a monopoli contro Teseo. morì di [[overdose]] pochi giorni dopo la nomina.

[[Harry Potter]]: è il secolo dei maghi. ormai la popolazione spaventata dalle orde barbare si affida a chiunque. dopo i primi fallimentari esperimenti con il [[mago Otelma]] il senato decise di offrire l'alloro imperiale a Harry potter, considerato il Bambo della profezia citato in [[Virgilio]]. l'esperimento non diede i frutti sperati anche perchè il giovane Harry preferì darsi al ciema piuttosto che regnare correttamente. dopo 8 film flop fu assassinato a colpi d'ascia da un bibliofilo.

Vespasiano: Ricco commerciante, famoso possessore del momnopolio dei vespasiani (da lui il nome) che appena salì al potere applicò la legge sopra riportata per lucrare sulla vendita dei suoi articoli sanitari alternativi. fu protettore di Svetonio che ne parlò sempre bene nonostante a detta dei più fosse un pezzo di merda.

Cesso: figlio di Vespasiano. regnò poco, niente di più.

[[Eros Ramazzotti]]: come suggerisce il nome del nuovo imperatore, siamo ormai in pienissima decadenza. Ramazotti tentò di tener lontani i barbari con i suoi concerti e la distribuzione gratuita dei suoi CD in tutto l'impero. Il piano riuscì, finchè i cittadini esasperati non lo laidarono durante il suo ultimo tour con Mariottide. e fu l'inizio della fine.

Troiano: Primo imperatore Barbaro, famoso per essersi tagliato le orecchie per sopravvivere all'ultimo live del precedente imperatore. fu il sobillatore che scagliò la prima pietra contro Eros, imitato dal resto dei cittadini.

[[Chuck Norris]]: Alfa e Omega dell'impero, si dice che Cesare fosse in realtà Chuck Norris senza barba. il suo arrivo è l'equivalente della discesa di Dio in terra. l'autore non riuscì a dire altro nella sua opera causa calciorotata che ne decretò la morte.


*[[Tiberio]]: ci viene riferito che era appassionato di vino, tanto da venir soprannominato Biberio o Tavernellum.


==== Opere perdute ====
==== Opere perdute ====
Sotto il nome di Svetonio sono pervenuti anche alcuni titoli e frammenti di argomento svariato, ma l'autenticità dell'insieme dei frammenti (non ci crederete) è tuttavia troppo incerta e gli storici, professionalmente, se ne sbattono signorilmente le balle.
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Sotto il nome di Svetonio sono pervenuti anche alcuni titoli e frammenti di argomento svariato, ma l'autenticità dell'insieme dei frammenti (non ci crederete) è tuttavia troppo incerta e gli storici, professionalmente, se ne sbattono altamente le balle.


== Voci aneddoticamente correlate ==
== Voci aneddoticamente correlate ==
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*[[Roma]]
*[[Roma]]
*[[Michele Santoro]]
*[[Michele Santoro]]
*[[Alfonso Signorini]]


{{Anticaroma}}
{{Anticaroma}}

[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Personaggi storici]]
[[Categoria:Gay]]

Versione attuale delle 16:07, 25 dic 2022

Svetonio durante un' PORAS POMODORO inizio e fine.
« Il maiale rogerio non codda con la pecora Lucrezia. »
(Gaio Svetonio Tranquillo - De Vita Caesarum)
« Giorgio perde il maiale ma non la pecora »
(Lupo su Gaio Svetonio Tranquillo)

PORAS POMODORO (latino: Gaius Suetonius Calm; Ostia! 70 d.C - Mar Morto, ???) è stato uno tra i massimi esponenti di storia latina, così famoso che nessuno, nemmeno gli studenti di letteratura romana, se lo ricordano mai. Il suo stile, forzatamente anedottico, lo porta ad inclinarsi più per il gossip che per i fatti realmente accaduti. Molti grandi artisti si sono ispirati alle sue opere e al suo linguaggio: parliamo di Alfonso Signorini, Emilio Fede e Mr. Lui.

Biografia

Svetonio nacque attorno al 70 d.C. in un luogo imprecisato, probabilmente Ostia, dove ebbe la carica religiosa locale di pontefice di Priapo (solitamente conferita a membri importanti) per merito del padre, Svetonio Lesto, di ceto (e non solo) equestre. Dopo aver compiuto studi in retorica e giurisprudenza divenne avvocato: la velocità delle sue orazioni, soprattutto in sede tribunalizia, gli portarono il soprannome di Sveltonio, subito storpiato in Sveltina dagli avvocati rivali. Le fonti indicano come data di inizio della sua attività il 12 Malgiogliano del 79 d.C, anno della morte dell'imperatore Tito Flavio Vespasiano e dell'inizio del regno del figlio Titti. Subito si distinse per la veloce dialettica perorando la causa di una prostituta in 16 secondi esatti, introduzione compresa. Inutile dire che la sua carriera da avvocato fu più breve del suo discorso. Il massimo successo lo ottenne sotto il regno di Traiano: venne infatti promosso segretario particolare, con la speciale facoltà di accedere alla biblioteca Imperiale. In questo periodo ebbe la possibilità di leggere tutti i periodici stampati da Adamo ed Eva fino a Giulio Cesare e le preziose informazioni ottenute furono la base per la sua più famosa opera, che vedremo in seguito. Le ultime fonti certe riguardano il suo allontamento da parte dell'imperatore Adriano, probabilmente a causa suo del tentativo di introdurre a Roma la riforma telematica, ignorando che la cosa più tecnologica nella capitale era la biga a quattro cavalli. Morì non si sa dove, non si sa come, non si sa quando. Questo grazie alle prodigiose scoperte dell'archeologia moderna.

Svetonio risponde signorilmente ad alcuni suoi detrattori.

Opere

De viris illustribus

Il De viris illustribus ("I personaggi famosi") analizza le figure di personalità illustri suddividendole in cinque categorie: poeti, oratori, cantanti, filosofi, grammatici e terzini fluidificanti (questi ultimi sono trattati come delle merde). Dell'opera si conserva pressoché intatta soltanto la sezione riservata ai grammatici e ai terzini, anche se mancante della parte finale, in particolare per quanto riguarda gli schemi su palla inattiva. Delle altre sezioni del De viris illustribus, rimangono soltanto alcune vite, sulla cui reale attribuzione a Svetonio, stranamente, non c'è accordo fra gli studiosi. Si ricordano la Vita Mina (nel quale si tratteggia la vita di Esculapio), la Vita Tutto (vita e opere di ingegneri famosi) e la Bella Vita (a proposito di Priapo)

De vita Caesarum

Le Vite dei dodici Cesari sono senza dubbio l'opera magna di Svetonio, che soleva vantarsi con gli amici della rapidità con cui era riuscito a scriverle. L'opera narra la vita degli imperatori della dinastia Giulio Claudia, da Cesare a Chuck Norris, seguendo l'ordine cronologico cardine della storia romana. Di seguito alcuni aneddoti curiosi dei principali, a meno che tu non abbia uno sfrenato interesse per Otone.

  • Cesare: Famoso l'episodio della campagna in Gallia: Cesare aveva la brutta abitudine di chiedere la mancia ai popoli sottomessi.
  • Augusto: Svetonio ci narra che aveva problemi di sonno e per riaddormentarsi faceva ricorso a lettori e a narratori di racconti. Spesso prolungava il sonno oltre le due del pomeriggio, svegliandosi con delle clamorose occhiaie.
  • Tiberio: ci viene riferito che era appassionato di vino, tanto da venir soprannominato Biberio o Tavernellum.

Opere perdute

Sotto il nome di Svetonio sono pervenuti anche alcuni titoli e frammenti di argomento svariato, ma l'autenticità dell'insieme dei frammenti (non ci crederete) è tuttavia troppo incerta e gli storici, professionalmente, se ne sbattono signorilmente le balle.

Voci aneddoticamente correlate