Chester Arthur

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« Mi sono fattto furbo. »
(Chester Arthur risponde alla domanda: "come ha fatto ad arrivare dove si trova adesso"?)
« Non parliamo di quel brutto periodo, parliamo del futuro. »
(Chester Arthur risponde alla domanda: " è vero che ha venduto delle provvigioni ai nemici sudisti"?)
« Gli si è rotto il lavandino e sono andato a dargli una mano. »
(Chester Arthur risponde alla domanda: "cosa ci faceva in casa di John D. Rockefeller"?)
« Costruirò il ponte sullo stretto di Brooklyn. »
(Chester Arthur risponde alla domanda: "lei ha parlato di grandi opere durante la campagna elettorale, quali intende realizzare"?)
« L'intervista termina quì! »
(Chester Arthur risponde alla domanda: "Charles Guiteau ha fatto il suo nome durante l'interrogatorio, significa che lei centra qualcosa con la morte del suo predecessore"?)


Chester Alan Albert Alce Aldo Aledo Arthur (Fairfield, 5 ottobre 1830New York, New Yoooooork, 18 novembre 1886) è stato uno dei politici più furbi che ci siano mai stati negli Stati Uniti d'America diventandone il ventunesimo Presidente dopo la prematura morte di James A. Garfield. Insieme a Abramo Lincoln è stato l'unico presidente della seconda metà dell' 1800 a non essere manovrato da Qualcun'altro, peccato che usò la sua autonomia per riempirsi il conto in banca.

La vita in breve e le vicende di guerra.

L'infanzia Arthur è pressoché sconosciuta, l'unica cosa certa è che nacque in Vermont e che venne abbandonato davanti a quella che sembrava una chiesa, in realtà era un mattatoio per maiali. I maccelai che lo trovarono lo crebbero all'interno del mattatoio insengandogli tutto ciò che sapevano sul nobile animale, dall'allevamento, al consumo, passando dalla macellazione. Compiuti i vent'anni abbandonò il mattatoio per vedere il mondo, pessò i tre anni successivi passando da paese in paese apprendendo giorno dopo giorno le sottili arti del cavarsela da solo e del fottere la gente senza che se ne accorga. Il futuro Presidente degli Stati Uniti imparò così bene queste arti che riusci a farla franca tutte le volte, l'unica volta che gli andò male fù quando trovo sulla sua strada gli agenti reclutatori dell'esercito nordamericano.

Arthur essendo uno spirito libero impenitente non riuscì a resistere all'idea di fregare il portafogli ai reclutatori, così escogitò un piano per fregarli, ma proprio mentre stava pensando i soldati lo videro e si gettarono al suo inseguimento. Chester se la diede naturalmente a gambe, ma i soldati erano troppo veloci per lui, così decise di ricorrere a un perfido stratagemma: gettare in terra una rivista pornogrfica, quando la video i due soldati si chinarono per leggere il prezioso manoscritto dando modo ad Arthur di soffiargli il portafoglio, l'orologio e le poste pay










Preceduto da:
Il gatto che ci lasciò lo zampino
1881 - 1881
Chester Arthur
Presidente degli Stati Umidi
1882 - 1887
Succeduto da:
Il Presidente non consecutivo
1885 - 1889 e poi 1893 - 1897


Note

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