Donald Trump

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Il mio tesssoro!

MC Donald Duck John Wayne Trump Jr. (New York, 1946 – 7 novembre 2020) è un (im)prenditore, figlio di papà, personaggio televisivo e ballerino di flamenco, ma è stato soprattutto l'ex Amministratore Delegato del Mondo Libero. Nel 2015 è divenuto molto noto al pubblico per aver favorito la candidata per le elezioni della Casa Bianca del 2016 Hillary Clinton candidandosi a sua volta, ma gli è andata buca, come a lui 4 anni dopo. Ovviamente come è tipico del suo stile, Trump Jr affronta la sconfitta del 2020 in maniera molto matura e sportiva: Piange battendo i piedi a terra, finge di essere Presidente degli Stati Uniti a vita e accusa l'avversario di aver imbrogliato, rubando le elezioni attraverso un complotto intergalattico di forze oscure e comunisti.

Dopo le elezioni del 3 novembre ha fatto causa ai cittadini americani per non averlo eletto. Al suo fianco si sono schierati terrapiattisti, no vax e leghisti.

Il Presidente a vita ha anticipato che il 20 gennaio 2021, giorno dell'insediamento di Joe "Rubinetto" Biden, come regalo di benvenuto al suo successore, gli lascerà delle puntine sulla sedia. È stato talmente scemo da anticiparlo a tutti, infatti non è molto bravo a fare gli scherzi, per questo ha preferito diventare Presidente.

Donald Trump è anche la guida spirituale di tutti gli uomini col riporto, infatti i suoi capelli vengono riconosciuti come il più riuscito connubio tra forma e funzione.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Donald Trump

Biografia

Donald Trump nasce il 14 giugno del 1946 in un ospedale di New York, ospedale che acquista subito dopo la prima poppata. Figlio di un fortunato[1] imprenditore immobiliare, fin da piccolo mostra uno spiccato senso degli affari: solo nell'estate del 1950 fa infatti costruire ben trentasei castelli di sabbia, da cui ricava un'ingente somma di denaro dopo averli assicurati contro le alte maree.

Negli anni '60 lo cacciano da scuola per "problemi caratteriali"[2] ed entra in accademia militare, dove imparerà vari modi di marciare, alzare il braccio in saluto, e fare lo sborone in divisa. Quando arriva il Vietnam improvvisamente gli spunta un callo molto fastidioso e giustamente viene esonerato dalla pratica plebea e stracciona di farsi sparare sul serio.

L'uomo d'affari

Mentre è ancora al college, al padre viene improvvisamente a mancare un agente immobiliare e chiede alla segretaria di mandargli dei curriculum; guarda caso fra i tanti curriculum viene pescato proprio quello di Donald, che supera brillantemente il colloquio e viene assunto. La faccia che fa il padre quando si accorge che il candidato è proprio il suo Donald! Che incredibile coincidenza!

Negli anni '70 è già diventato un facoltoso creatore di alloggi nonostante la notoria difficoltà di affittarli nel cuore di New York, con quei prezzi così stracciati. Desta perplessità il fatto che gli affittuari siano tutti rigorosamente di razza ariana, ma i Trump si difendono dicendo che non è colpa loro se i negri sono dei pezzenti.

Nel 1973 è già presidente dell'azienda di famiglia, nonostante le gravi avversità che deve affrontare in quanto figlio del proprietario. Passa gli anni seguenti a ricostruire pezzi di New York con spiccato gusto e sobrietà, nominandoli tutti "Trump qualcosa": Trump Tower, Trump Plaza, Trump Hotel, Trump Case Popolari, Trump Pensione per Cani ecc. Con questo sistema trascorre i successivi decenni a fare un fracco di soldi praticamente giocando a Monopoli nella vita reale.

Altro che Milano 2.

L'uomo sullo schermo

I telespettatori statunitensi hanno avuto la fortuna di poter ammirare anche in televisione il bel figurino di Donald Trump. Egli infatti ha condotto un reality show finanziario nel quale i partecipanti venivano messi alla prova in varie sfide quali: fare inside trading senza farsi arrestare, rubare le caramelle ai bambini e rivenderle alle loro madri, comprare un pantano e ottenere i permessi per costruirci sopra un villaggio turistico. Il programma è stato importato anche in Italia, dove la figura di Trump è stata sostituita da un altro famoso imprenditore di successo: Roberto Da Crema.

Il politico

Il probabile finale.

Visto che solo ad accumulare grana, fare programmi televisivi e trombare si annoia, nel 1988 gli si manifesta la sindrome dell'Uomo della Provvidenza e gli viene il pallino della politica. Più volte è lì lì per candidarsi a questo o a quello ma succede sempre qualcosa: e una volta non gli parte la Ferrari, e una volta il Principe Carlo lo batte a golf, e una volta i suoi casinò registrano un fatturato solo del +28%, insomma, non gliene va bene una e si deprime.

Seguendo però l'epopea di un ometto italiano che gli ricorda sé stesso da vecchio, nel 2015 finalmente si decide a candidarsi per la presidenza degli Stati Uniti d'America, anche perché la carica di Imperatore della Via Lattea non è ancora disponibile.

Si presenta come candidato del Partito Repubblicano solo grazie a un misterioso cavillo del 1832 che consente ai ricchi sfondati di candidarsi senza chiedere il permesso a nessuno. Il partito la prende così bene che alle primarie gli mette contro circa 160 altri candidati, uno più improbabile dell'altro:

Prima gli USA... E poi... IL MONDO!
  • Ted Cruz, già segnalato alle forze dell'ordine per appostamenti nei bagni delle ragazzine;
  • Marco Rubio, che ha studiato alla Leopolda ma senza costrutto;
  • Ben Carson, neurochirurgo, astronauta e filantropo ma purtroppo nero come un toblerone;
  • Jeb Bush, il fratello diversamente ritardato di George Dabliu;
  • Chris Christie, orgogliosamente ciccione;
  • Carly Fiorina, una pazza scappata dal manicomio del New Jersey;
  • Rick Santorum, sniffatore di mutande sporche;
  • Bill Clinton, che ormai non si rende neanche più conto di dove si trova;
  • Il vero Elvis Presley, non quel sosia che hanno spacciato per il suo cadavere;
  • Jimmy Farfuffenstaufen, presidente del Ku Klux Klan;
  • Tutte le comparse di The Walking Dead;
  • Elijahaehl Bergenstenger, rabbino antisemita;
  • Meringa Thompson, vittima di rapimento alieno e indossatrice di cappelli di stagnola.
  • Un velociraptor;
  • Altri 91 tizi che passavano di lì per caso.
Nuovi profughi per l'Unione Europea.

L'elettorato conservatore è stordito da tanta libertà di scelta (e dai 2 pacchi da 6 sorbiti a colazione) e non sapendo che pesci prendere alla fine vota quello coi capelli più buffi.

Posizioni politiche

Qualunque posizione si possa eseguire senza slogarsi le anche. A parte quelle, Trump si mostra favorevole agli immigrati purché se ne stiano a casa loro, alle femministe purché tacciano, e ai poveri purché non si facciano vedere in giro.

Fra i punti principali della sua campagna politica c'è la costruzione di un muro in cemento elettrificato alto 80 metri, che divida gli USA dai paesi straccioni, e che dovrebbe quindi circondare interamente il paese a parte un piccolo passaggio per Toronto, tanto per visitare di tanto in tanto il Terzo mondo.

Le presidenziali del 2016

A gareggiare con lui per la poltrona della stanza ovale c'è Hillary Clinton, data favorita dai sondaggisti perché ovviamente agli americani interessa molto che Trump sia un razzista sessista sciovinista capitalista armato-fino-ai-denti figlio di puttana. E infatti vince.

Alla Casa Bianca

Nuova politica USA sull'immigrazione.

Appena eletto Presidente degli Stati Uniti grazie ai voti del popolo russo, Trump ha cominciato a firmare cose. Decreti attuativi, leggi, contratti, tette delle segretarie, tutto il firmabile. Fra i provvedimenti più urgenti: l'inizio per la costruzione del muro col Messico, l'esecuzione sommaria degli scienziati che studiano il cambiamento climatico, la costruzione di un ponte che colleghi New York a Londra e una pesante stretta sull'immigrazione. Da oggi sarà infatti illegale entrare negli USA da un Paese islamico, a meno che non si voglia aprire un negozio di Kebab.
Altro provvedimento urgente è stato la realizzazione nello studio ovale di una botola attivabile tramite pulsante sotto la scrivania del presidente. È comunque ancora presto per dire cosa The Donald combinerà come uomo più potente del mondo, ma la stima più attendibile è questa:

Sorry, I overeacted!

I capelli

Donato è noto tra gli appassionati di parruchieria e di tassidermia grazie alla particolare flora pagliericcia che gli cresce sulla testa. La folta chioma è ardita e prorompente quanto l'uomo che la porta, protegge il capo su cui cresce dalle minacce democratiche e nelle giornate di vento svetta al cielo più maestosa che mai. Alcune tesi del complotto dicono che Trump abbia in realtà un solo ciuffo di capelli che un team di parrucchieri professionisti gli avvolge attorno alla testa per nascondere la sua calvizie. Altri dicono che in realtà quelli non sono nemmeno i suoi capelli ma un parassita che si è attaccato alla sua testa e ne governa il pensiero e le azioni. Sono state fatte diverse ipotesi sugli esseri viventi implicati in questo fenomeno, vediamone tre esempi:

Passaggio di consegne


Galleria

Note

  1. ^ Nel senso che non l'hanno mai beccato a dare mazzette.
  2. ^ Assolutamente non correlati al concetto di molestia sessuale.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Preceduto da:
Saddam Hussein Osama
2008-2016
Donald Trump
Persistente degli Stati Divisi
2016 - 2021
Succeduto da:
Bidet
2021-?
Presidenti degli Stati Uniti Sigillo del Presidente degli Stati Uniti d'America
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