Al Pacino

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera con l'indulto.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Al Pacino risponde pacatamente alle critiche sul suo ultimo film.
« Dovrebbe essere meno rompicoglioni. »
(Marlon Brando su Al Pacino)
« Mi ha fregato tutto, pure il nome... bastardo! »
« Venite scarafaggi! Vi ammazzo tutti! »
(Al Pacino prima di essere ucciso a colpi di pistola)
« Gli farò un'offerta che lui non potrà rifiutare »
(Al Pacino, con la pistola in mano, ai provini di un film)

Al Pacino è il padrino di New York e nel tempo libero fumettista anglo-corleonese, nonché tifoso sfegatato del Palermo Calcio Football Club On The Beach In The Sky With Diamond 1711 (forse New York, 1925).
Ha contribuito a diffondere nel mondo l'immagine dell'italiano medio.

Vita

La tipica serena e rilassata espressione di Al.

Il suo nome è frutto di un litigio familiare: la madre voleva mettergli Alessandro, il padre Alfonso, la sorella Alcibiade, lo zio materno Alcàntara, la nonna Altiero, il cane Altolà... insomma, un casino, finché il padre prese in mano la situazione (oltre a un'ascia) e tagliò la testa al toro, a sua moglie e al nome: da quel momento per tutti fu Al. Solo la moglie, anni più tardi si ostinò a chiamarlo Trottolino Amoroso Pacioccoso, infatti divorziò per inspiegabile decesso della moglie. Non si sa se sia nato negli Stati Disuniti Da Merica o in Sicilia, questo è un mistero che sicuramente resterà irrisolto. Cosa certa è che Al Pacino è divenuto quel che è grazie alle sue doti paramafiose che lo hanno consacrato in tutto il mondo, da Corleone a Hollywood. Sin dalla tenera età Al si fece strada accoltellando e giustiziando tutti coloro che ostacolavano il suo cammino, finché il rispettato ingegner Bernardo Provenzano s'incazzò e allontanò il giovane dal paese. Da questo momento il nostro eroe inizierà una promettente e vorticosa carriera che lo condurrà addirittura in Bolivia a vendere zucchero a velo.

Carriera

Arrivato negli USA senza permesso di soggiorno, il 14enne Al chiese di incontrare Dio affinché gli benedicesse il cammino. Dio non poté soddisfare la sua richiesta, ma mandò un suo arcangelo di nome Marlon Brando ad accoglierlo all'aeroporto. Iniziò così una lunga e duratura amicizia tra i due che culminò con la nomina di Padrino e l'affidamento ad Al dell'intero traffico di droga nel Paese. Tuttora Al Pacino lavora per gli sporchi interessi della mafia, ma lo fa recitando. La trilogia del Padrino, infatti, non è che un messaggio in codice d'onore per tutti i boss sparsi nei continenti. Proverbiale e notissima è la sua calma: in ogni film è serafico come un bradipo e raramente lo si è visto urlare. Ciò gli è valso un Grammy nel '96 e un Oscar per auspicio di fine carriera. Ovviamente egli non ne vuol sapere e continua i suoi traffici mascherati da film.

Filmografia

  • Il Padrino Parte I, II, III, IV, MCLVI
  • Ogni stramaledetta fottuta domenica
  • La Piovra
  • Natale a New York, New York!
  • Scarface
  • Te scripio come un insetto!
  • Riccardo III: un uomo e nient'altro