Viet Cong

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Un Vietcong che crede di aver capito come si utilizza un M16.
« Come possiamo perdere contro un branco di contadini? »
(Soldato americano su illusione.)

I Viet Cong erano dei contadini-guerrieri immortali che facevano parte del gruppo di resistenza sud vietnamita contro i governi filoamericani. Il fatto che fossero immortali è l'unica spiegazione plausibile dal momento che, privi di armi e organizzazione, hanno sconfitto l'esercito americano. Tale gruppo armato comprendeva anche: rivoluzionari assetati di sangue, trafficanti di droga, trafficanti di babbuini e trafficanti di trafficanti. Un mix letale di guerrieri senza pari contro i quali il ben equipaggiato esercito americano non ebbe nessuna possibilità di vittoria.

Fronte di liberazione nazionale

Un feroce contadino-guerriero tende un'imboscata al nemico dopo essersi messo un secchio in testa. Notare la cattiveria e l'intelligenza che traspaiono dai suoi occhi.

Il Fronte di liberazione nazionale del Vietnam del sud era un movimento nato nel 1960 che aveva come scopo l'introduzione di buoni pasto nella mensa dell'esercito. Dopo un po' decisero di fare le cose in grande, così iniziarono ad occuparsi anche dell'indipendenza del Vietnam. Il manifesto del 1960 esponeva i punti principali del Fronte di liberazione e le regole per giocare a Tressette col morto nella giungla (vista l'abbondanza di cadaveri, questo era un passatempo molto in voga).

  • l'asso vale un punto
  • donna, cavallo e re valgono 1/3 di punto
  • quattro, cinque, sei e sette non valgono niente
  • chi arriva a 31 vince

In effetti, il Manifesto parlava solo di come si gioca a carte. Su come liberare il Vietnam ci stanno ancora lavorando.

Tattiche di guerra

I Viet Cong usavano alcune delle tattiche di guerra più all'avanguardia: la loro aviazione era composta da zanzare grandi quanto gli elicotteri americani e aquiloni con sopra disegnate le facce dei vietnamiti, per spaventare i piloti americani. L'artiglieria pesante consisteva in un set completo di pentole arrugginite risalente alla Guerra di Corea. Non era raro assistere a scene in cui dei Viet Cong armati di cerbottana cercavano di cogliere di sorpresa gli americani e i loro inefficaci lanciafiamme.
La tattica che permise ai Vietcong di vincere la guerra, però, era di un'astuzia sopraffina: consisteva nel nascondersi sottoterra e aspettare che l'esercito statunitense se ne andasse. Ad un certo punto gli americani si ruppero così tanto il cazzo delle zanzare vietnamiti che decisero di tornare a casa.

Armi

Una nave corazzata dell'esercito ribelle vietnamita.

Le armi utilizzate spaziavano dal fucile a manovella (che 7 volte su 10 esplodeva tra le mani di chi lo utilizzava) al più temibile rastrello, utilizzato come arma contundente per abbattere gli aerei nemici, fino alla terribile imprecazione in vietnamita. Quest'ultima era una sofisticata arma psicologica che causava danni devastanti nella psiche dei soldati americani, anche a lungo termine.

Di seguito è riportata un'intervista all'ingegnere Franz Tegolone, dell'università di Bellinzona, esperto di armi vietnamiti.

Alberto Angela : Ingegner Tegolone, quali erano le armi usate dai Vietcong durante la guerra del Vietnam?

Franz Tegolone : Si trattava sostanzialmente di armi particolarmente sofisticate: in primis, la bruttezza dei vietnamiti che mise in fuga migliaia di soldati americani; seguivano poi i superliquidator caricati con interiora di pesce e il già menzionato fucile a manovella.

Alberto Angela : Ma come ha fatto un esercito ribelle ad entrare in possesso di armi così sofisticate?

Franz Tegolone : Occorre dire che l'esercito ribelle vietnamita non avrebbe mai potuto raggiungere i suoi obiettivi militari senza il decisivo supporto di una potenza bellica del sud est asiatico: la Cambogia.

Alberto Angela : Lei si sbronza, ingegnere?

Franz Tegolone : No.

Storia

Questi fantomatici "guerriglieri" al soldo di capi comunisti senza scrupoli che sembrano usciti da un libro di barzellette per bambini dell'asilo (Ho Chi Minh, ma andiamo!) avrebbero bloccato la legittima invasione degli Stati Uniti in Vietnam, un paese inutile che gli americani avrebbero reso splendente e prospero esportandovi le loro fabbriche di armi, i reality-show e (ovviamete) il loro prodotto di punta: la democrazia. Costoro invece preferirono restare nella miseria e nell'ignoranza. Tipico dei comunisti.

In realtà pare invece che il mito dei Vietcong derivi dalla presenza nella jungla indocinese di una rara specie di scimmie arboricole antrpomorfe che aveva la pessima abitudine di lanciare i propri escementi ai passanti dopo avergli dato fuoco. In questo senso la loro leggenda è simile a quella dello Yeti o dei gorilla giganti dell'Africa, forse.

Curiosità