Viet Cong
Con il termine vietcong si indica una leggenda metropolitana diffusa dai generali americani per giustificare la loro sconfitta nella guerra del Vietnam. Guerriglieri assetati di sangue, trafficanti di babbuini, organizzatori di orgie di sesso incontrollato e simpatici contadini amichevoli, tennero testa al più grande esercito di tutti i tempi sgattaiolando tra i più impervi cunicoli della giungla indocinese. Ora fanno compagnia nei libri di testo dei licei ad altri falsi storici, quali la Shoah e l'allunaggio del 1969.
Storia
Questi fantomatici "guerriglieri" al soldo di capi comunisti senza scrupoli che sembrano usciti da un libro di barzellette per bambini dell'asilo (Ho Chi Minh, ma andiamo!) avrebbero bloccato la legittima invasione degli Stati Uniti in Vietnam, un paese inutile che gli americani avrebbero reso splendente e prospero esportandovi le loro fabbriche di armi, i reality-show e (ovviamete) il loro prodotto di punta: la democrazia. Costoro invece preferirono restare nella miseria e nell'ignoranza. Tipico dei comunisti.
In realtà pare invece che il mito dei Vietcong derivi dalla presenza nella jungla indocinese di una rara specie di scimmie arboricole antrpomorfe che aveva la pessima abitudine di lanciare i propri escementi ai passanti dopo avergli dato fuoco. In questo senso la loro leggenda è simile a quella dello Yeti o dei gorilla giganti dell'Africa, forse.