Utente:TheRealFake/sandbox2: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
 
(47 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{Titolo|Bong}}


<h1 id="firstHeading" class="firstHeading">Manuali:Eliminare le ultime traccie vestigiali di vita sociale con Arduino</h1>
{{Citazione|Dov'è il modulo per viaggiare nel tempo? Proprio qui, sotto al sedile!|Philip J. Fry|| risponde ad Amy Wong rigurdo un bong trovato su un furgoncino Volkswagen in un episodio di [[Futurama]]|}}
{{nerd}}
{{cit2|Non funziona! Perché non funziona!|Nerd in preda allo sconforto per aver posizionato il led al contrario}}
{{cit2|Oggi questo led... domani il mondo!|Nerd che ha appena imparato come comandare un led con Arduino}}
Arduino è un hardware open-source ideato da Olivetti e [[Telecom Italia]] al solo scopo di costringere i [[nerd]] nelle proprie case scongiurando il già improbabile rischio che possano riprodursi. La sua funzione fondamentale è quella di far lampeggiare un led posto tra il pin 13 e quello con segnato GND (acronimo di GigaNerD), qualsiasi altra cosa faccia è puramente casuale.
=Acquisto di Arduino=
Questa fase è caratterizzata da uno stato di euforia in buona parte causata dal basso prezzo dell'aggeggio e dall'illusione che questo porterà incredibili benefici alla vita del [[nerd]] stesso. Egli si vede già circondato da maggiordomi robotici pronti a disassemblarsi ad un suo semplice schiocco di dita.
=Installazione del software=
Sull'onda dell'emozione il [[nerd]] torna a casa e installa il software di programmazione di Arduino su tutti i quattordici sistemi operativi di cui dispone incorrendo in quattordici differenti messaggi di errore.


A titolo esemplificativo riportiamo le fasi di installazione sui tre sistemi operativi più diffusi.
{{citazione|Ho comprato questo portamatite fighissimo|Bart Simpson|Bart Simpson|un bong}}


==Su Windows==
[[Immagine:5521.jpg|200px|thumb|right|Il bong che mi sono fatto quando ho deciso di scrivere questo articolo]]
In teoria sembra tutto facile, basta scompattare il file zip trovato sul sito e difatti per l'abile [[nerd]] la cosa avviene senza intoppi, ma la fase successiva prevede l'istallazione dei drivers e qui la cosa si complica, difatti la stessa pagina presente sul sito ufficiale (che il [[nerd]] non ha ritenuto necessario leggere) mette in guardia il malcapitato:
{{quote|Collegare la board e attendere che Windows cominci il processo di installazione dei drivers. Dopo alcuni secondi il processo fallirà, malgrado i migliori sforzi|Pagina della guida per iniziare con Arduino su Windows}}
Sarà dunque necessario procedere manualmente dal Pannello di controllo di Windows identificando nella colonna infinita di periferiche non funzionati (contrassegnate da un simpatico cartello giallo con un punto esclamativo) rimaste da tentativi non andati a buon fine dei più svariati dispositivi quella con il nome Arduino, cliccarla con il tasto destro e cercare nella cartella scompattata pocanzi il corretto file inf.


Alla fine del processo il software non funzionerà comunque per la mancanza di alcune dll.
==Com'è fatto un bong==
Un bong è un attrezzo estremamente semplice, costituito da un ampolla e un bracere che devono essere riempiti rispettivamente di acqua (o liquidi alternativi, vedremo in seguito le varianti) e [[Marijuana|sostanza stupefacente combustibile]], mai in nessun caso si consiglia di fare il contrario.


==Come si usa==
==Su MacOSX==
Non appena collegato Arduino alla porta usb del Mac il sistema operativo identifica l'hardware come un iPad privo di licenza valida e contatta le forze dell'ordine che nel giro di pochi minuti circondano la casa del [[nerd]] e gli sparano lacrimogeni nelle finestre per poi sfondare la porta e picchiarlo di santa ragione.
Caricato il bracere del bong con la mistura preferita e inserito l'acqua nell'ampolla è sufficente accostare una fiamma al bracere, tappare con un dito il piccolo buco sul corpo del bong ed aspirare a pieni polmoni fino a che non sarà pieno di [[fumo]], a questo punto stappate il buco, il [[fumo]] defluirà direttamente nel vostro apparato repiratorio per la gioia delle vostre mamme. Nota bene, benche molti bong abbiano il buco dello sfiato in una posizione tale per cui sarebbe comodo tappare col pisello, trattandosi di un oggetto comunitario questa pratica è considerata dai più poco igenica.
===Varianti d'uso===
La principale variante d'uso del bong consiste nella sostituzione dell'acqua con un superalcoolico a piacere, questo superalcoolico potra poi essere ingerito (ma ciò è sconsigliato ai non professionisti). Un'altra variante, meno utilizzata consiste nell'uso del bong non lavato come tazza per la colazione del mattino (nel caso usate il tubetto del bracere come cannuccia), questa pratica prende il nome de "La Colazione dei Fattoni".


==Su Linux (Ubuntu)==
==Effetti==
Anche qui la cosa sembrerebbe facile: il software center di Ubuntu consente l'istallazione del programma, ma non installa le relative millemila librerie necessarie per il suo corretto funzionamento, molte delle quali ancora in fase di testing e la cui installazione è sconsigliata, avendo nella maggior parte dei casi causato l'implosione del computer.
L'effetto di un bong è molto simile all'effetto che otterreste mettendo la testa nella campana di una cattedrale poco prima di una funzione religiosa, da questo difatti deriva il nome "bong".
===Effetti indesiderati===
Gli effetti indesiderati del bong sono molti, dall'insufficenza respiratoria, alla paranoia, alla raucedine.
Nei casi più gravi, si è riscontrata l'esplosione di risa incontrollate durante [[telegiornale|telegiornali]], programmi della Premiata Teleditta, Max e Tux, nel caso abbiate questo sintomo non rivolgetevi disperatamente a vostra mamma, in quanto il regime del dialogo che potreste avere sarebbe:


Dopo una settimana di smadonnamenti sul forum di Ubuntu il [[nerd]] riesce finalmente a far funzionare il suo Arduino.
{{dialogo|Voi|Mamma, ho fumato un bong e sono diventato scemo...|Mamma|Ti fumi la droga?! Oh mio Dio, ci sono rimasta di merda.|Voi|E che è... Te dovevi trasformà?|Mamma|Fuori da casa mia, drogato del cazzo!}}


Terminato il processo di installazione il sito ufficiale pubblica una nuova versione del software costringendo il povero cristo a ricominciare da capo il lavoro.
Questo scambio è evidentemente poco profiquo per entrambi, pertanto, in caso di intossicazione acuta, vi consigliamo di non farvi prendere dal panico, ascoltare musica distensiva ed attendere lo svanire degli effetti. Cercate di non avere contatti diretti con nessuno in questo lasso di tempo.


=Primi progetti=
==Nascondere il bong alla mamma==
Come si è già detto l'unica cosa che si può fare con Arduino è far lampeggiare un led, capita però che in maniera assolutamente casuale e imprevista si riesca anche a far esplodere un condensatore, produrre musichette fasidiose con un altoparlante o persino far partire una scinitlla che fulmini il nerd, la sua ignara famiglia e il gatto dei vicini.
[[Immagine:Esempio.jpg|200px|thumb|left|In questo appartamento è stato nascosto un bong, indovina dove...(!)uppare immagine:elefante in appartamento.jpg (già realizzata)(!)]]
Il bong è un oggetto compromettente spesso ingombrante, non è facile nasconderlo alla mamma.


Entriamo nel vivo.
Possono esserci d'aiuto le seguenti tecniche:


==Lampeggiatore==
Aprendo il file d'esempio "blink" si noterà subito che è richiesto il posizionamento di un led sul pin 13. Il fatto che si sia scelto un numero iettatorio non è casuale, infatti dopo pochi secondi dal caricamento del file su Arduino si diffonderà per la stanza un tipico odore di bruciato e il led prenderà fuoco fondendosi per sempre con la board, qualunque successivo tentativo di estrarlo risulterà vano, questo dipende dal fatto che si è scelto di connettere direttamente il led senza frapporre una resistenza da 10k ohm, nel caso che si sia invece stati tanto lungimiranti da ricordare di saldare la resistenza il led si fonderà ugualmente, ma nessuno saprà spiegarsene la ragione, l'unico cambiamento effettivo consiterà nelle ustioni autoprodotte durante il processo di saldatura.


==Pulsante==
*Coprite il bong con della plastilina trasformandone le fattezze in quelle di un [[dildo]] (sconsigliato in caso di mamme porcone).
Andato il pin 13 generalmente si faranno svariati vani tentativi di comandare un nuovo led con un pulante in modo da poterlo spegnere prima che fonda. Inutile dire che la complessità di collegamento di due componeti causerà i primi [[bestemmie|segni di disagio emotivo]] nell'utente, il quale in un primo momento consumerà dai tre ai cinque rotoli di nastro isolante per eseguire le connessioni in aria, infine, sconsolato, si procurerà una basetta sperimentale dove posizionare i componenti e bearsi dell'illusoria e momentanea convinzione che per nulla al mondo dovrà acquistare altro.

*Mettete nell'ampolla un pesce rosso e sostenete che al luna park dove l'avete vinto non avevano sacchetti perciò vi hanno dato quello.

*Dite a vostra mamma che non sapevate cosa fosse, l'avete comprato solo perchè vi sembrava adatto per picchiare il vostro fratellino.

*Fatelo tenere in cosegna a vostro nonno arteriosclerotico e dite che si tratta di un apparecchio per la rianimazione, se dovessero persistere dubbi fatelo fumare al nonno.

*Dite che vi serve per una ricerca scolastica.

*Nascondetelo insieme a delle [[eroina|siringhe]] usate, questo ne sminuirà l'importanza agli occhi della mamma.

*Fatelo fumare alla mamma e ditele che le permetterà di entrare veramente in contatto con se stessa (per mamme new age o ex [[hippy|hippies]]).

*Nascondetelo dietro all'elefante.

==Leggende e storie riguardo al bong==
===Il bong di [[Dio]]===
[[Immagine:Gesu_bong.jpg|150px|thumb|right|Questa antica immagine di Gesù pare confermare la tesi della Setta]]
Secondo una leggenda riconducibile ad una fazione eretica dei primi cristani, conociuta come la Setta del Bracere Incandesciente, la creazione del mondo da parte di [[Dio]] non avvenne affatto nei tempi e nei modi decritti nella genesi, bensì fu la conseguenza dell'accensione di un bong e dei conseguenti cinque colpi di tosse che [[dio|l'Altissimo]] produsse in seguito alla profonda inspirazione dei [[fumo|fumi]]. Sempre secondo questi il nostro sole altro non sarebbe se non il Bracere del bong stesso, le nuvole il [[fumo]] espirato e pioggia, vento, intemperie e cataclismi le conseguenze dei bagordi perpetuati al droga-party di [[Dio]]. In uno dei pochi frammenti dei vangeli apocrifi ai quali gli esponenti della Setta si rifacevano Gesù sutta croce non affermo affatto di aver sete, bensì chiese se fosse Charas quella che i soldati romani stavano fumando, a quel punto uno di questi, mosso a compassione tese verso le labbra di Gesù la famosa canna riportata anche dagli evangelisti ufficiali. Questa Setta fu la prima ad imitare i modi [[hippy]] di Gesù ed anche a praticare il [[nudismo]], alcuni infatti sostengono che san Francesco ne sia stato l'ultimo esponente.

===I bong di bamboo===
Un'antica leggenda indiana vuole invece che Budda, prima del raggiungimento dell'illuminazione, si reco durante uno dei suoi pellegrinaggi in un canneto dove un uomo, sotto il sole di una afosa giornata estiva, era intento a tagliare alcune canne di bamboo. Tra i due ci fu questo dialogo:
{{dialogo|Budda|Che stai facendo, buon uomo?|Uomo|Taglio queste canne di bamboo|Budda|E per quale motivo incurante del caldo di oggi fai questo faticoso lavoro?|Uomo|Sono povero, con questi costruirò dei bong e domani li andrò a vendere al mercato per sfamare la mia famiglia.|Budda|Tu sei un uomo buono, onesto e laborioso, ne avrai merito. Quanto impiegherai a costruirli, visto che ho portato della [[marijuana]] con me perchè allietasse il mio pregrinare|Uomo|Circa mezzora a bong, se la pianti di diturbare il mio lavoro}}
A queste parole Budda raggiunse l'illuminazione e la voce si sparse così in fretta che quando il giorno seguente l'uomo si reco al mercato per vendere i bong che aveva costruito fu arrestato ed ucciso per aver avuto la blasfemia di voler ricavare vile denaro da degli oggetti tanto sacri. Ancora oggi i discepoli del Budda fumano quotidianamente il bong di bamboo, radono il loro capo per eliminare le tracce compromettenti di cannabinoidi dai loro capelli e per la medesima ragione adottano una dieta atta a pulire sangue ed urine dal thc.

===Il bracere inestinguibile===
Una storia più moderna riguardo ai bong ci è tramandata dall'epoca vittoriana e narra di due nobilotti inglesi i quali, amanti delle scommesse, si sfidarono in una gara a chi avrebbe bruciato l'intera mistura presente nei bracieri dei rispettivi bong nel tempo minore. Il diavolo, che stava passando da quelle parti, pensò di fare loro uno scherzo e fece in modo che i loro bong non si esaurissero mai, ancora oggi nel castello dell'antica casata di Stoned alcuni turisti affermano di aver sentito le voci dei due insultarsi in preda alla ridarola conseguente al loro fumare da prima di metà dell'ottocento.


<nowiki>[[Categoria:droghe]]</nowiki> (!)togliere i tag nowiki ad articolo ultimato e riposizionato(!)

Versione attuale delle 00:38, 29 mar 2013

Manuali:Eliminare le ultime traccie vestigiali di vita sociale con Arduino

Questo utente è un nerd!
Quindi tranquillo, non sei l'unico povero Cristo che non ha capito un'acca di quello che c'è scritto qui,
mettiti il cuore in pace, hai ancora una vita sociale e non puoi capire il nerdiano.
Provvederemo a farti diventare uno di loro.
« Non funziona! Perché non funziona! »
(Nerd in preda allo sconforto per aver posizionato il led al contrario)
« Oggi questo led... domani il mondo! »
(Nerd che ha appena imparato come comandare un led con Arduino)

Arduino è un hardware open-source ideato da Olivetti e Telecom Italia al solo scopo di costringere i nerd nelle proprie case scongiurando il già improbabile rischio che possano riprodursi. La sua funzione fondamentale è quella di far lampeggiare un led posto tra il pin 13 e quello con segnato GND (acronimo di GigaNerD), qualsiasi altra cosa faccia è puramente casuale.

Acquisto di Arduino

Questa fase è caratterizzata da uno stato di euforia in buona parte causata dal basso prezzo dell'aggeggio e dall'illusione che questo porterà incredibili benefici alla vita del nerd stesso. Egli si vede già circondato da maggiordomi robotici pronti a disassemblarsi ad un suo semplice schiocco di dita.

Installazione del software

Sull'onda dell'emozione il nerd torna a casa e installa il software di programmazione di Arduino su tutti i quattordici sistemi operativi di cui dispone incorrendo in quattordici differenti messaggi di errore.

A titolo esemplificativo riportiamo le fasi di installazione sui tre sistemi operativi più diffusi.

Su Windows

In teoria sembra tutto facile, basta scompattare il file zip trovato sul sito e difatti per l'abile nerd la cosa avviene senza intoppi, ma la fase successiva prevede l'istallazione dei drivers e qui la cosa si complica, difatti la stessa pagina presente sul sito ufficiale (che il nerd non ha ritenuto necessario leggere) mette in guardia il malcapitato:

« Collegare la board e attendere che Windows cominci il processo di installazione dei drivers. Dopo alcuni secondi il processo fallirà, malgrado i migliori sforzi »
(Pagina della guida per iniziare con Arduino su Windows)

Sarà dunque necessario procedere manualmente dal Pannello di controllo di Windows identificando nella colonna infinita di periferiche non funzionati (contrassegnate da un simpatico cartello giallo con un punto esclamativo) rimaste da tentativi non andati a buon fine dei più svariati dispositivi quella con il nome Arduino, cliccarla con il tasto destro e cercare nella cartella scompattata pocanzi il corretto file inf.

Alla fine del processo il software non funzionerà comunque per la mancanza di alcune dll.

Su MacOSX

Non appena collegato Arduino alla porta usb del Mac il sistema operativo identifica l'hardware come un iPad privo di licenza valida e contatta le forze dell'ordine che nel giro di pochi minuti circondano la casa del nerd e gli sparano lacrimogeni nelle finestre per poi sfondare la porta e picchiarlo di santa ragione.

Su Linux (Ubuntu)

Anche qui la cosa sembrerebbe facile: il software center di Ubuntu consente l'istallazione del programma, ma non installa le relative millemila librerie necessarie per il suo corretto funzionamento, molte delle quali ancora in fase di testing e la cui installazione è sconsigliata, avendo nella maggior parte dei casi causato l'implosione del computer.

Dopo una settimana di smadonnamenti sul forum di Ubuntu il nerd riesce finalmente a far funzionare il suo Arduino.

Terminato il processo di installazione il sito ufficiale pubblica una nuova versione del software costringendo il povero cristo a ricominciare da capo il lavoro.

Primi progetti

Come si è già detto l'unica cosa che si può fare con Arduino è far lampeggiare un led, capita però che in maniera assolutamente casuale e imprevista si riesca anche a far esplodere un condensatore, produrre musichette fasidiose con un altoparlante o persino far partire una scinitlla che fulmini il nerd, la sua ignara famiglia e il gatto dei vicini.

Entriamo nel vivo.

Lampeggiatore

Aprendo il file d'esempio "blink" si noterà subito che è richiesto il posizionamento di un led sul pin 13. Il fatto che si sia scelto un numero iettatorio non è casuale, infatti dopo pochi secondi dal caricamento del file su Arduino si diffonderà per la stanza un tipico odore di bruciato e il led prenderà fuoco fondendosi per sempre con la board, qualunque successivo tentativo di estrarlo risulterà vano, questo dipende dal fatto che si è scelto di connettere direttamente il led senza frapporre una resistenza da 10k ohm, nel caso che si sia invece stati tanto lungimiranti da ricordare di saldare la resistenza il led si fonderà ugualmente, ma nessuno saprà spiegarsene la ragione, l'unico cambiamento effettivo consiterà nelle ustioni autoprodotte durante il processo di saldatura.

Pulsante

Andato il pin 13 generalmente si faranno svariati vani tentativi di comandare un nuovo led con un pulante in modo da poterlo spegnere prima che fonda. Inutile dire che la complessità di collegamento di due componeti causerà i primi segni di disagio emotivo nell'utente, il quale in un primo momento consumerà dai tre ai cinque rotoli di nastro isolante per eseguire le connessioni in aria, infine, sconsolato, si procurerà una basetta sperimentale dove posizionare i componenti e bearsi dell'illusoria e momentanea convinzione che per nulla al mondo dovrà acquistare altro.