Utente:TheRealFake/sandbox2

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Manuali:Eliminare le ultime traccie vestigiali di vita sociale con Arduino

Questo utente è un nerd!
Quindi tranquillo, non sei l'unico povero Cristo che non ha capito un'acca di quello che c'è scritto qui,
mettiti il cuore in pace, hai ancora una vita sociale e non puoi capire il nerdiano.
Provvederemo a farti diventare uno di loro.
« Non funziona! Perché non funziona! »
(Nerd in preda allo sconforto per aver posizionato il led al contrario)
« Oggi questo led... domani il mondo! »
(Nerd che ha appena imparato come comandare un led con Arduino)

Arduino è un hardware open-source ideato da Olivetti e Telecom Italia al solo scopo di costringere i nerd nelle proprie case scongiurando il già improbabile rischio che possano riprodursi. La sua funzione fondamentale è quella di far lampeggiare un led posto tra il pin 13 e quello con segnato GND (acronimo di GigaNerD), qualsiasi altra cosa faccia è puramente casuale.

Acquisto di Arduino

Questa fase è caratterizzata da uno stato di euforia in buona parte causata dal basso prezzo dell'aggeggio e dall'illusione che questo porterà incredibili benefici alla vita del nerd stesso. Egli si vede già circondato da maggiordomi robotici pronti a disassemblarsi ad un suo semplice schiocco di dita.

Installazione del software

Sull'onda dell'emozione il nerd torna a casa e installa il software di programmazione di Arduino su tutti i quattordici sistemi operativi di cui dispone incorrendo in quattordici differenti messaggi di errore.

A titolo esemplificativo riportiamo le fasi di installazione sui tre sistemi operativi più diffusi.

Su Windows

In teoria sembra tutto facile, basta scompattare il file zip trovato sul sito e difatti per l'abile nerd la cosa avviene senza intoppi, ma la fase successiva prevede l'istallazione dei drivers e qui la cosa si complica, difatti la stessa pagina presente sul sito ufficiale (che il nerd non ha ritenuto necessario leggere) mette in guardia il malcapitato:

« Collegare la board e attendere che Windows cominci il processo di installazione dei drivers. Dopo alcuni secondi il processo fallirà, malgrado i migliori sforzi »
(Pagina della guida per iniziare con Arduino su Windows)

Sarà dunque necessario procedere manualmente dal Pannello di controllo di Windows identificando nella colonna infinita di periferiche non funzionati (contrassegnate da un simpatico cartello giallo con un punto esclamativo) rimaste da tentativi non andati a buon fine dei più svariati dispositivi quella con il nome Arduino, cliccarla con il tasto destro e cercare nella cartella scompattata pocanzi il corretto file inf.

Alla fine del processo il software non funzionerà comunque per la mancanza di alcune dll.

Su MacOSX

Non appena collegato Arduino alla porta usb del Mac il sistema operativo identifica l'hardware come un iPad privo di licenza valida e contatta le forze dell'ordine che nel giro di pochi minuti circondano la casa del nerd e gli sparano lacrimogeni nelle finestre per poi sfondare la porta e picchiarlo di santa ragione.

Su Linux (Ubuntu)

Anche qui la cosa sembrerebbe facile: il software center di Ubuntu consente l'istallazione del programma, ma non installa le relative millemila librerie necessarie per il suo corretto funzionamento, molte delle quali ancora in fase di testing e la cui installazione è sconsigliata, avendo nella maggior parte dei casi causato l'implosione del computer.

Dopo una settimana di smadonnamenti sul forum di Ubuntu il nerd riesce finalmente a far funzionare il suo Arduino.

Terminato il processo di installazione il sito ufficiale pubblica una nuova versione del software costringendo il povero cristo a ricominciare da capo il lavoro.

Primi progetti

Come si è già detto l'unica cosa che si può fare con Arduino è far lampeggiare un led, capita però che in maniera assolutamente casuale e imprevista si riesca anche a far esplodere un condensatore, produrre musichette fasidiose con un altoparlante o persino far partire una scinitlla che fulmini il nerd, la sua ignara famiglia e il gatto dei vicini.

Entriamo nel vivo.

Lampeggiatore

Aprendo il file d'esempio "blink" si noterà subito che è richiesto il posizionamento di un led sul pin 13. Il fatto che si sia scelto un numero iettatorio non è casuale, infatti dopo pochi secondi dal caricamento del file su Arduino si diffonderà per la stanza un tipico odore di bruciato e il led prenderà fuoco fondendosi per sempre con la board, qualunque successivo tentativo di estrarlo risulterà vano, questo dipende dal fatto che si è scelto di connettere direttamente il led senza frapporre una resistenza da 10k ohm, nel caso che si sia invece stati tanto lungimiranti da ricordare di saldare la resistenza il led si fonderà ugualmente, ma nessuno saprà spiegarsene la ragione, l'unico cambiamento effettivo consiterà nelle ustioni autoprodotte durante il processo di saldatura.

Pulsante

Andato il pin 13 generalmente si faranno svariati vani tentativi di comandare un nuovo led con un pulante in modo da poterlo spegnere prima che fonda. Inutile dire che la complessità di collegamento di due componeti causerà i primi segni di disagio emotivo nell'utente, il quale in un primo momento consumerà dai tre ai cinque rotoli di nastro isolante per eseguire le connessioni in aria, infine, sconsolato, si procurerà una basetta sperimentale dove posizionare i componenti e bearsi dell'illusoria e momentanea convinzione che per nulla al mondo dovrà acquistare altro.