Utente:ThN1saHead/Sandbox/OffesoNonLeggere

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Ok, se mi dici che sono banale, non mi offendo.


Però dicevo seriamente: se un articolo non ti piace o ti offende, perché leggerlo?


La maggior parte delle persone che trova un articolo poco divertente o offensivo passa subito oltre, una piccola minoranza, però, si ferma a leggere.


In media quando questo succede, scatta un meccanismo di rabbia per cui, man mano che si procede nella lettura, si cercano subito tutti gli elementi più offensivi e più se ne trovano più ci si carica di rabbia generando un circolo vizioso.


Giunti a questo punto, però, è anche vero che non basta più far finta di niente perché ormai si brucia di rabbia alla sola idea che una simile pagina esista. Due tecniche molto utili a questo punto sono le seguenti:

  • Sfogati con gli articoli di segno opposto: Sei incazzato perché gli atei sono stati definiti degli zerbini? Vai a leggere l'articolo sul Papa. Se offeso per l'articolo sul Papa? Vai a leggere gli articoli che parlano di atei e agnostici. Non ti va che lo stile Emo venga preso in giro? Leggi cosa scriviamo sui metallari... etc...


  • Ricordati che cos'è Nonciclopedia: potrà sembrare stupido, però è di una semplicità sconcertante: nel disclaimer sui contenuti c'è scritto che tutto ciò che viene scritto su Nonciclopedia è falso. Ciò ovviamente non può essere vero al 100%, diciamo, quindi che Nonci è un guazzabuglio di verità e bugie. Se offendo qualcuno su Nonci, è impossibile determinare se quello che ho scritto è vero o falso... per cui dal punto di vista dell'immagine della persona di cui sto scrivendo non cambia nulla. Se per qualcuno cambia qualcosa, è ovvio che si è dimenticato di considerare il disclaimer... vabbé, per questa volta è perdonato...



Riguardo il primo metodo, ti devo avvertire di una cosa: gli insulti rivolti a qualcosa che odiamo ci sembrano sempre meno frequenti e più blandi di quelli rivolti verso di noi. Per ovvi motivi. Le persone intelligenti e mature, però, si ricordano anche di questo quando leggono Nonciclopedia.


Del resto, se tutte le volte che ci troviamo a dover conciliare due parti avverse, entrambe si lamentano di essere state offese più delle altre, vuol dire che siamo riusciti a ottenere una sostanziale parità. Rocordati, inoltre che la lunghezza di un articolo e la velatura degli insulti non sono indici di quanto un articolo sia offensivo. Gli attacchi più efficaci sono, infatti, quelli brevi, taglienti e nascosti. Non mi credi: ti faccio un esempio:


« ... gli atei sono tutti dei deficenti, che hanno deciso di perdere l'immortalità della loro anima. Gli atei sono degli stronzi. Gli atei sono dei cretini. Gli atei sono degli stupidi. Gli atei sono dei cerebrolesi ... »


E così via per 20 pagine. Proviamo invece con:


« ... gli atei coltivano una smodata passione per il barbecue e in particolare per l'odore di carne rosolata sul fuoco ... »

Sinceramente: non è più divertente (e ironico)?


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