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==Origini==
Nati con un colpo di genio da una costola di {{s|[[Gabriele D'Annunzio|D'Annunzio]]}} Luther Blisset (un collettivo di scrittori bolognesi che ha fatto della coerenza e della modestia le armi del proprio successo), i Wu Ming si fanno conoscere al grande pubblico inviando taglienti perle del proprio pensiero alla rubrica ''Forse non tutti sanno che...'' della [[Settimana enigmistica]], svelando già dai primi passi quali saranno i ''fils rouge'' che uniranno le loro opere: la '''''lotta contro ogni forma di revisionismo storico operata nostalgici fascisti astutamente camuffati da gente alla quale non gliene importa un [[cazzo]] della nostalgia fascista''''' e la '''''battaglia contro la caduta dei capelli nel periodo delle castagne'''''.<br />Il successo è immediato e la Settimana enigmistica aumenta le vendite di cinque copie nel giro di una settimana.<br />I Wu Ming decidono di venire allo scoperto per rispondere al richiamo del popolo e rendono noti i nomi dei [[Jeeg Robot d'Acciaio|componenti]] nel clamore generale. Nel [[Italia|paese]] si apre un profondo dibattito che coinvolge la comunità intellettuale e [[Google]] si intasa per la troppa gente che cerca di capire chi si nasconda veramente sotto quei nomi assolutamente sconosciuti. La realtà, come spesso accade, supera la fantasia: quei coltissimi e puntuali bacchettatori dei rigurgiti fascisti sono veramente {{s|dei fessacchiotti qualunque}} degli sconosciuti scrittori senza libri dietro le spalle.
==Il riconoscimento interplanetario==
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Versione delle 20:45, 7 ott 2011
Wu Ming è un collettivo di scrittori bolognesi che ha fatto della coerenza e della modestia le armi del proprio successo.
Wu Ming in antico emiliano significa Senza nome e Roby, Giove, Fede, Ricky e l'ormai ex Luke non hanno mai voluto svelare il proprio pur sapendo così di rinunciare alla popolarità. Oltre a non rivelare l'identità, i Wu Ming, per precisa scelta politica, rifiutano di farsi fotografare.
A chi gli fa notare che di loro foto è piena la Rete, i Wu Ming rispondono:
A chi insiste dicendo che di loro foto in posa è zeppo il Web, i Wu Ming ribattono:
Origini
Nati con un colpo di genio da una costola di
Luther Blisset (un collettivo di scrittori bolognesi che ha fatto della coerenza e della modestia le armi del proprio successo), i Wu Ming si fanno conoscere al grande pubblico inviando taglienti perle del proprio pensiero alla rubrica Forse non tutti sanno che... della Settimana enigmistica, svelando già dai primi passi quali saranno i fils rouge che uniranno le loro opere: la lotta contro ogni forma di revisionismo storico operata nostalgici fascisti astutamente camuffati da gente alla quale non gliene importa un cazzo della nostalgia fascista e la battaglia contro la caduta dei capelli nel periodo delle castagne.
Il successo è immediato e la Settimana enigmistica aumenta le vendite di cinque copie nel giro di una settimana.
I Wu Ming decidono di venire allo scoperto per rispondere al richiamo del popolo e rendono noti i nomi dei componenti nel clamore generale. Nel paese si apre un profondo dibattito che coinvolge la comunità intellettuale e Google si intasa per la troppa gente che cerca di capire chi si nasconda veramente sotto quei nomi assolutamente sconosciuti. La realtà, come spesso accade, supera la fantasia: quei coltissimi e puntuali bacchettatori dei rigurgiti fascisti sono veramente
degli sconosciuti scrittori senza libri dietro le spalle.
Il riconoscimento interplanetario
Il successo non tarda però ad arrivare e si manifesta già col primo libro, 1984, scritto sotto il fantasioso pseudonimo di George Orwell: un feroce attacco a tutte le dittature del mondo che vale loro numerosi premi tra i quali spicca una mortadella da dodici chili da parte del Comitato per la Sagra di Pontenure.
L'opera successiva, Cu, primo volume di una pentalogia che avrebbe dovuto intitolarsi Cu Cu Ru Cu Cu, ottiene minori riconoscimenti, ma viene ugualmente tradotto in quaranticinque lingue, dallo swahili al sanscrito, nel tentativo, finora vano, di trovargli un significato compiuto.
Narra la storia di Thomas Müntzer e di altri ottocentosettantadue personaggi, tutti con la dieresi sulla u, nella Germania luterana del 1525. Il numero imponente di personaggi nominati è valso al libro l'ingresso nel Guinness dei Primati per Essere riusciti a ficcarci dentro più personaggi che pagine.
Polemica
Nelle teorie elaborate da Luther Blisset, alcuni avevano creduto di ravvisare il pensiero di Umberto Eco, e nei primi tempi si credette che l'insigne semiologo[citazione necessaria] si celasse fra le loro fila; in quelle dei Wu Ming è stata quasi unanime la convinzione che l'ispiratore fosse Costantino Vitagliano sotto l'effetto di dodici tequila bum bum bevute a stomaco vuoto.
Il Wu Ming pensiero
Il pensiero è un'arma dalle potenzialità devastanti, come ci insegnano la Filosofia e la Politica e dà fastidio, apprendiamo da Lucio Dalla, perché è difficile da fermare. I Wu Ming sono dei ragazzi[senza fonte] che non sopportano la violenza e quindi le armi, e non vogliono dare fastidio a nessuno. È per questo che un pensiero non ce l'hanno, per precisa scelta stilistica.