Utente:Lo Stronzo di mamma tua/Sandbox

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A tutti è capitato di dover affrontare momenti difficili, in una relazione. Per quanto anche quelle più salde non possano essere esenti da difficoltà di varia natura, infatti, la relazione può però uscirne rinvigorita da una nuova consapevolezza. Come l'esperienza ci insegna, è vitale non farsi scoraggiare al punto di lasciare tutto senza aver prima cercato di capire cosa sia venuto meno. Una relazione allo sbando è come un fiore stremato dalla potatura: lasciate che le ferite si tramutino in punti di forza per un domani sul quale splenda più chiaro il sole della reciproca intesa.


Storia di una relazione

L'inizio

Sia dunque . e vivevano felici e innamorati. Si erano conosciuti in da piccoli, come per caso: "T'oh", disse ad un tratto scorgendo , "allora non sono sola in questo campo desolato!". Ebbero modo di frequentarsi. In breve, scoprì la bellezza di annullarsi completamente nell'altro, cosa che, se l'altro è , non risulta neppure troppo complessa. Una sera, mentre, sdraiati su un gruppo quoziente, guardavano la luna irradiare pace e armonia su tutti i domini euclidei, si baciarono. Nulla poteva turbarli, nessun pericolo. "Tanto", pensavano, "in non ci sono mica zero divisori!". La prima volta che fecero l'amore, si sentirono come solo una funzione suriettiva più far sentire:

, dove .

"Oh, tesoro", disse , "sarò sempre e solo tua". "Lo so, mia adorata", rispose [1] abbracciandola teneramente, "del resto, una funzione suriettiva da un insieme finito in se stesso è anche iniettiva".

L'idillio era completo: ogni successione di Cauchy convergeva. [1] si sentiva proprio felice.

L'abbandono

Con il tempo, però, [1] sentì svanire l'effetto inebriante della passione amorosa. Arrivò addirittura a capire che la loro relazione non aveva il minimo senso: a differenza di quanto avevano pensato, qualsiasi cosa poteva dividerli! Fu così che [1] parlò a [0], e le disse:

- [1]: “Non ce la faccio più a continuare così, l'unico prodotto al quale conduce la nostra relazione è che io perda la mia identità!”
- [0]: “Ma no, caro, ricordi? L'esistenza dell'identità ce la garantisce l'assioma della scelta, data f da X in Y suriettiva!”

Ma [1] odiava l'assioma della scelta. Fu troppo per la loro relazione, che ormai colava a picco. [1] se ne andò da .

E viaggiò. Viaggiò per campi sterminati, rimase inorridito dall'assoluta mancanza d'ordine di . Il fantasma di [0], però, lo ossessionava. Non riusciva a trovare uno dove la sua ombra non lo seguisse, dove non lo maledicesse per aver abbandonato . Furono giorni di panico, in effetti, perché durante la sua assenza tutti i numeri divennero divisibili per due, mandando tutto a puttane.

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