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== Il Ministero della difesa in Italia ==
== Il Ministero della difesa in Italia ==
[[File:Amedeo Guillet diavolo.jpg |right|thumb|300px|L'attuale Ministro della Difesa italiano]]
[[File:Statua uomo seduto.jpg|right|thumb|200px|Monumento al Soldato Italiano: si notino l'aggressività e il sofisticatissimo equipaggiamento, caratteristica dei soldati italiani in tutte le guerre]]


Il ''Ministero della Difesa'', o autorita assoluta del male supremo, è una delle principali istituzioni [[Italia|italiane]]. A capo di tale ministero vi é il [[Ministro]] della Difesa, chiamato dal [[governo]] garante superiore dell'ordine pubblico e dalle opposizioni con il simpatico [[pseudonimo]] di [[Satana]]. Il compito principale del Ministero é quello di mantere sempre aggiornate le forze armate, per evitare le figure barbine fatte durante la [[Prima guerra mondiale]] ed il suo [[Seconda guerra mondiale|sequel]]. Inutile dirlo le operazioni di ammodernamento prosciugano enormi quantità di [[denaro]] pubblico per quelle che possono essere considerate, dato il momento storico, gare tra [[Nazione|nazioni]] sulla lunghezza del [[pene]]. Le forze armate attualmente alle dipendenze del Ministero sono: [[Esercito Italiano]], [[Marina Militare]], [[Aeronautica Militare]] e l'[[Carabinieri|Arma dei Carabinieri]] (orgoglio del Ministro della Difesa).
Il ''Ministero della Difesa'' è una delle principali istituzioni [[Italia|italiane]].
È stato chiamato '''Ministero della Guerra''' fino al [[1945]], ossia fino a quando il [[Governo Mondiale]], costituito dai giurati del [[Processo di Norimberga]], dalla giuria di [[Miss Universo]] e dal '''Comitato promotore delle Olimpiadi Canine''' (l’unione delle tre istituzioni fu chiamata “'''La Triplice Alleanza'''” o, secondo altre fonti, la “''' Sacra Trimurti e i muort di chi t’è muort'''”) impose al nuovo [[governo]] italiano il cambio di denominazione.


L'attuale Ministero venne alla luce strisciando fuori dal [[cadavere]] del Ministero della Guerra fascista. Il babbo del nostro dicastero preferito fú retto durante quasi tutta la sua esistenza da [[Benito Mussolini|Zio Benito]] che, similmente al resto dei ministeri, amministrò il dicastero con tanta saggezza da far collassare l'intero sistema a trenta secondi dall'apertura delle ostilitá. Una delle clamorose vittorie del Ministero della Guerra fu la creazione del primo nucleo di [[mezzi corazzati italiani]], che si dimostrarono i piú scadenti dell'intero conflitto. A guerra terminata, per far capire che non cercavano rogne, il nome del dicastero fu mutato in quello attuale.
Infatti, dopo la [[seconda guerra mondiale]], che, al pari della [[prima guerra mondiale|prima]], aveva visto l’Italia cambiare alleanze con più rapidità e disinvoltura di quanto [[Rocco Siffredi]] cambi posizione in uno qualsiasi dei suoi [[film]] e le gloriose Armi Italiane venire costantemente bastonate sui denti dai potentissimi eserciti di [[Eritrea]], [[Albania]], [[Ragazzi della Via Pal]] e [[Oratorio San Carlo di Cismon del Grappa]], le tre componenti del Governo Mondiale, presiedute rispettivamente da [[Chuck Norris]], [[Enzo Mirigliani]] e il [[Commissario Rex]] stabilirono la necessità di un nome più sobrio e realistico per la benemerita istituzione.
L'idea dei mezzi corazzati però non venne abbandonata in un cassetto e lasciata marcire, come giusto, anzi venne ripresa e portò alla costruzione del glorioso [[Carro armato]] [[Ariete]]. Il governo italiano se la banfó con i colleghi stranieri, ottenendo solo commenti ironici e risatine. Sconsolato il Ministro decise di comprare una partita di carri armati da chi la [[Germania|roba la sapeva fare bene]].

Emblematico segno di questo decisivo cambiamento è il motto “'''Primo non prenderle'''” che campeggia sul frontone della sede del Ministero, sita a [[San Giovanni Rotondo]] in Via da Qui il Prima Possibile e Si Salvi Chi Può n. 16.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==