Utente:KITT01/Sandbox 4 - La vendetta del ritorno (o il ritorno della vendetta): differenze tra le versioni

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[[File:Coba Kai locandina.png|miniatura|La locandina della serie. A vederla così sembrerebbe il ritorno di Rambo o qualcosa di simile. Invece è solo il ritorno di Daniel-San.]]


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Versione delle 11:40, 5 dic 2020

Cobra Kai

La locandina della serie. A vederla così sembrerebbe il ritorno di Rambo o qualcosa di simile. Invece è solo il ritorno di Daniel-San.
« Sì sensei »
(I Cobra Kai ogni domanda viene loro posta, anche se Johnny chiede loro di farsi uccidere da un commando di truppe nordvietnamite)

Cobra Kai è una serie TV americana che ha come scopo quello di insegnare ai giovani studenti a pestarsi l'un l'altro come trent'anni prima aveva fatto Karate Kid. Nata dalle brillanti idee di qualche produttore hollywoodiano dopo aver visto troppe volte la serie di film di Karate Kid, affetto da feticismo per il caschetto biondo di Johnny Lawrence, ha deciso di riesumare dalla tomba i cadaveri dei personaggi del film originale, oltre che al cadavere di Mr. Miyagi, sollevando un'immensa puzza.

La serie è ambientata non nella ridente Los Angeles degli anni '80 del primo film, bensì nell'orribile e moderna Los Angeles della fine degli anni 2010, affetta da sindrome di musica di merda aggravata e da capigliature quantomeno singolari [1] Ciò tuttavia non sembra toccare la personalità dell'ormai cinquantino Johnny Lawrence, che gira con la sorella rossa di KITT di Supercar, ascoltando cassette di Den Harrow, Plastic Bertrand e Milli Vanilli a tutto volume. Meravigliandosi poi se la gente scappa.

Trama

La vicenda si svolge ben 34 anni, 3 mesi, 4 giorni e almeno una quindicina di ore dopo gli avvenimenti del film Karate Kid, quando ormai tutti si sono dimenticati delle mirabolanti avventure narrate nel primo capitolo della saga e a Daniel son venuti i capelli color melanzana. Il biondino fighetto Johnny Lawrence è diventato l'idolo di ogni americano che si rispetti: ubriacone, ancora innamorato della ragazza che lo ha piantato per almeno tre ragazzi diversi, fissato con le delizie musicali degli anni '80 (rigorosamente in musicassetta) e incapace di accendere un computer.

Una sera, dopo che un gruppo di bulletti ha tentato di pulirgli la polverosa Trans-Am con del liquido astringente, che casualmente colpisce anche un tizio che stava passando di lì, decide di ignorare i reumatismi, il mal di schiena e i vari acciacchi dovuti and anni di inattività e di alcolismo e rispolvera le sue doti del karate che non esercita dal 1984. Ovviamente, vince contro cinque pisichelli di 17 anni. Salvo poi essere portato in prigione per aver deturpato la pubblica via di liquido astringente.

Si rende conto che la vita non può continuare in questo modo quando, vedendo per la cinquantesima volta il Top Gun dei poveri, finalmente capisce il senso di un discorso che avrà ascoltato altrettante volte. Illuminato dalla luce divina di Doug Masters e Chappy Sinclair, Johnny decide di fare l'unica cosa che non avrebbe dovuto: riaprire il Cobra Kai, insegnando a dei moderni nerd l'arte di pestare a sangue i poveri fighetti ricchi. Cioè quello che fece il signor Miyagi con Daniel. Vabbè, nessuno è perfetto.

Il suo primo studente è il tizio che passava di lì, Miguel Diaz, un simpatico ragazzo di origini sudamericane che adora le suonerie del cazzo e farsi pestare a sangue da un paio di bulletti ricchi. Il che ricorda tanto qualcosa, ma soprassediamo. Egli è fondamentalmente incapace di fare qualsiasi attività a causa dell'asma, ma Johnny si improvvisa dottore e, grazie ad un trattamento omeopatico a base di urla, calci e pugni, gliela fa passare.

Inizialmente, il dojo fa fatica a sfondare, anche perché chi, nel 2018, ha voglia di farsi pestare a sangue da un cinquantenne amante della birra?

Tuttavia, un bel giorno, si scatena una rissa in mensa, e Miguel ne esce vincitore, grazie alle sue mosse di karate, o, più probabilmente, grazie alla .347 Magnum che teneva nello zaino da buon studente americano. Da quel momento, il metodo Cobra Kai inizia ad aver successo, e sempre più persone si fanno tirare cazzotti in faccia per la gioia di Johnny.

Sviluppo

Personaggi

  • Johnny Lawrence: Il biondo bulletto di Encino, all'età di cinquant'anni, in preda ai postumi di una delle sue innumerevoli sbornie e alla crisi di mezz'età, decide di riaprire il suo vecchio dojo di karate, quello stesso dojo che gli ha rovinato l'esistenza. Bella pensata, Johnny.
  • Daniel LaRusso: Da esperto di didietrologia e dell'arte marziale di inciampare misteriosamente, Daniel LaRusso è diventato commerciante d'automobili di enorme successo, soprattutto grazie alle pubblicità a sfondo razzista nelle quali "dà un calcio alla concorrenza", ovviamente nel fondoschiena, ripagando i bulli della sua adolescenza con la loro stessa moneta. Nonostante sia maturato, spesso si diverte a fare stupidi scherzi come alzare l'affitto a Johnny Lawrence cha già non ce la faceva a a campare. Prende molto male l'apertura del Cobra Kai da parte dell'ex-rivale, poiché è contrario all'iniziativa privata. Per contrastare l'attività del rivale, fonderà il suo dojo, il Miyagi-Do, che insegnerà ai ragazzi come elevarsi alla dimensione superiore, ovvero a scappar via da quelli del Cobra Kai prima che questi li pestino a sangue.
  • Miguel Diaz: Nonostante sia di fatto uno dei personaggi principali, non c'è molto da dire, se non che sia il classico tizio che passava di là. Ha delle capacità di karateka da novello Bruce Lee, anche se la cosa che riesce a fare meglio è cadere. Dai piani della scuola. Specialmente con un piccolo aiuto di quel polpettone di Robby Keene. È di origine ispanica e ha tutte le carte in regola per essere considerato un bravo ragazzo, se non che tende a picchiare le ragazze alle feste e a pestare la gente sbagliata. Il karatè lo ha aiutato molto, ma in realtà avrebbe dovuto fare un corso di caduta libera.
  • Robby Keene
  • Samantha LaRusso
  • Eli Moskovitz chi? Falco: Non pago da una fortunata carriera di uccello e di cantante, Falco è pure qui, nella veste di un nerd dalle connotazioni pseudo-naziste, caratterizzato dalla capigliatura sobria e naturale e dal modo di parlare forbito ed elegante. Frasi quali "Ti spacco il culo" o "Te la faccio pagare cara, maledetto nerd" o addirittura "Porco mondo, questi moscerini" escono spesso dalla sua boccuccia di rose.
  • Demitri
  • Kreese

Note

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  1. ^ Non che la Los Angeles degli anni '80 ne fosse priva, eh