Informazioni per "Utente:JACK nihilist/Sandbox3"

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Informazioni di base

Titolo visualizzatoUtente:JACK nihilist/Sandbox3
Criterio di ordinamento predefinitoJACK nihilist/Sandbox3
Lunghezza della pagina (in byte)9 014
ID namespace2
NamespaceUtente
ID della pagina80762
Lingua del contenuto della paginait - italiano
Modello del contenuto della paginawikitesto
ID utente8916
Indicizzazione per i robotConsentito
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ID elemento WikibaseNessuno

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Cronologia delle modifiche

Creatore della paginaJACK nihilist (rosica | curriculum)
Data di creazione della pagina17:35, 29 gen 2010
Ultimo contributoreJACK nihilist (rosica | curriculum)
Data di ultima modifica14:34, 1 dic 2012
Numero totale di modifiche13
Numero di modifiche recenti (negli ultimi 180 giorni)0
Numero di autori diversi recenti0

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Il deserto, comunemente detto "stupida distesa di sabbia che non serve a niente", è solitamente situato tra lo spazio, altrimenti vuoto, che separa le orecchie dei concorrenti del Grande Fratello. La parola deserto deriva da "desolato", come quando scusandosi per qualcosa si dice: "mi dispiace, sono desolato". Se vi state chiedendo il perché, smettetela subito di fare domande idiote e ricordatevi che non siete su Wikipedia. Esistono teorie discordanti secondo l'origine dei deserti, la più conosciuta sostiene che, dopo il diluvio universale, le più grandi spiagge turistiche e private (quasi tutte di proprietà di Flavio Briatore) si siano prosciugate lasciando immense distese di sabbia. Altri pareri definiscono il deserto come un attacco d'arte. Il deserto non fa male a nessuno, ma il peggio è che si sta espandendo e tra poco avrete la sabbia nelle scarpe. Quando arriverà quel giorno saranno guai. Principalmente il deserto è sede delle piramidi, costruite dagli Egizi per il riciclaggio del danaro sporco. Scelsero il deserto per risparmiare sui costi del terreno perché non c'era bisogno di alcuna licenza edilizia. Lo scopo delle piramidi era quello di fare da degna sepoltura ai faraoni. E come antenna per prendere meglio il segnale dal satellite.
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