Utente:Isidoro Bubbola/Il male è dentro di noi!

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Il male è dentro di noi!.

«Il male è dentro di noi...»
«... e vuole uscir fuori...»
«... costi quel che costi!»
«Ma come dobbiamo affrontare questo avvenimento?
Come prepararci?
Come analizzarlo?»
«Siamo qui proprio per rispondere alle vostre domande! Benvenuti alla prima e unica puntata di Una rondine non fa coccodé!
Il tema trattato oggi è nientepopodimeno che... La fine del mondo!»
«Come certo tutti saprete molti giorni fa un tizio un po' grassottello, con delle piume rosse in testa e una grave forma di demenza senile ha preannunciato il termine dell'esistenza umana, bovina e cucurbitacea. Quello che non profetizzò, invece, fu il come!
Santa Paletta, il come!
Bruceremo?! Esploderemo?! Puzzeremo?!
Non si sa... Quel vecchio rincoglionito è crepato un attimo prima di rivelarlo...»
«Orbene, cari spettatori, la vostra curiosità sta per essere placata come solo una buona birra può far con la sete: abbiamo qui con noi il meglio - ma che dico! - il più meglio della comunità scientifica astrologica del mond... ehm, d'Itali... di casa mia... ehm, vabbè, sono pronti con le loro dottrine del... a rassicurarci che non... che non accadrà nulla di male, ecco.
(Ah, vaffanculo, taglia.)»
«Cominciamo dall'esimio Barone von Budellone, con la teoria del "magna-magna" frenetico convulsivo.
Esponghi pure, egregio.»
«Grazie caro. Come ti ho già accennato, i miei studi intensivi sulle papille nefro-gustative umane mi hanno portato a scommettere un totale inabissamento dei quantitativi di scorte alimentari entro il 21 c.m.. A quel punto sarà il cataclisma! L'uomo darà fondo a qualsiasi componente appena commestibile a disposizione, partendo dalla crusca destinata ai porci (i quali si saranno già estinti da un pezzo, ça va sans dire) fino a ridursi miseramente al cibo indiano. E quando anche quella robaccia sarà terminata, l'ultima spiaggia sarà quella di alimentarsi con la propria merda!
E questa non sarebbe neppure la cattiva notizia!»
«Ah... e quale sarebbe, allora?»
«Sigh... Secondo i miei calcoli, non ce ne sarà per tutti...»
«Uhm... decisamente una fine indecorosa piuttosto e anzichenò!
Lei invece che ne pensa, professor Superbus McSpocchia?»
«E me lo chiedi anche, o essere inferiore? Immaginati un mondo inquieto e aberrante, dove non c'è tempo per riposare né per sostare.
Puoi solo lontanamente immaginare?
Sedie, sgabelli, panche e poggianatiche cadranno in disuso e i pochi elementi rimasti saranno assaltati da orde di fieri immodesti che si accaparreranno l'ultimo piedistallo per la nobile arte di guardar tutti dall'alto in basso! E le timide gambette cederanno sotto il loro peso! E ci sarà una ricerca frenetica per un misero tavolino coi piedi intatti, che subirà lo stesso, umiliante destino! E la cosa si ripeterà, terribile e inarrestabile, finché non rimarrà più nulla! NULLA!
(singhiozzi sommessi)»
«Ssssssì, effettivamente la prospettiva è un po' tragica... Boh, diamola per buona...»
«Dottor Giaciglio! Che piacere! Ci dica lei, qual è la sua teoria a riguardo?»
«Ma non mi rompere i cogl... zzzzzzzzzz...»
«Oh... L-le chiedo scusa, magari ripasso più tardi...»
«Vabbuono. Chi è il prossimo? Donato L'Allupato! Un nome un programma!»
«Ciao, dolcezza. Come la va? Hai già impegni per oggi fra 2 minuti?»
«Effettivamente speravo di sentire la sua opinione riguardo l'imminente Apocalisse.»
«Non ho ancora sentito un "no". Comunque, mio caro, non v'è bisogno che le illustri io a cosa andrà incontro l'umanità se si abbandonasse al più sfrenato e incontrollato piacere della carne. Senza contare quelli che, per un motivo o per l'altro, ci rimarrebbero secchi, dobbiamo ricordarci che un mix di geni di stretta origine potrebbe originare creature disdicevoli, lei capisce. E se l'ultimo residuato umano è uno sgorbio emofiliaco, marcescente e pieno di bubboni purulenti chi se lo incula più (letteralmente parlando)?»
«Non l'ho ben seguita... Dunque il vero problema sarebbe una discendenza geneticamente disastrata o il semplice fatto che non ci sarà più - ehm - "manodopera" abile?»
«Tu che dici, bel ciccino? Vuoi aspettare il susseguirsi degli eventi o ti do subito una dimostrazione pratica?»
«Credo che la discussione stia prendendo una piega che non mi entusiasma affatto... Grazie comunque, sor Donato, si riguardi e la prego, la smetta di massaggiarsi i capezzoli...»
«Ma ciancio alle bande, miei pavidi telespettatori, proseguiamo imperterriti e impediti! Ora in realtà dovrei dare lo stacco pubblicitario, ma nessuno ha voluto finanziare questa pidocchiosa trasmissione, boia ledra!
Bah, chissenefrega, tiriamo avanti.
Vedo una persona che non ha bisogno di presentazioni, in quanto la sua tal taccagneria lo ha reso piuttosto famoso perfino nella lobby scozzese: l'ingegner Ivo Avido!»
«Beh? Che cavolo vuoi? Un prestito? Pussa via spendaccione!»
«No, vecchio spilorcio. Voglio solo sapere cosa ne pensi della fine del mondo. E per favore, le parole, quelle non risparmiarle!»
«Tsk! Che venghi pure la fine del mondo!
Noi avaracci ci stiamo organizzando per accumulare denaro, denaro e ancora soldi! Ah! E quando tutta l'umanità sarà estinta, il denaro sarà l'ultima testimonianza di questa società consumistica e mani bucate! E a chi verrà a chiederci un misero centesimo... Sparisci, straccione!
Mwahahahahahaha!
Nulla ci può fermare!»
«Ma se l'uomo si estinguerà non rimarrà più nessuno ad amministrare tutti quei soldi, nemmeno voi "potenti"...»
«...»
«Lasciamo perdere, va. Passiamo al prossimo ospite, che è meglio.»
«Il professor Marzio de Rosiki! Professore, che ha da dirci?»
«Non ti dico niente, bastardo! Quella poltrona dove poggi il tuo sederone pieno di adipe dovrebbe essere mia, non tua. Tu non sei più bravo di me, non lo sei! Usurpatore e lecchino!»
«Marzio, per l'ultima volta: il concorso è stato regolare, io ho vinto, tu hai passato tutto il tempo dell'esame a mugugnare perché la mia cravatta era più bella della tua. E mo' t'arrangi!»
«Non è vero niente, ecco! Parli solo perché tu puoi permetterti l'automobile coi sedili reclinabili e l'Arbre Magique e io no! Cattivo! Grrrrr...»
«Quanta pazienza! Non ci rimane che da ascoltare l'opinione del nostro egregio Furio von Sbraiti! Ehi, Furio, parlaci un po' del...»
«CAGNA SCHIFOSA!! RIDAMMI SUBITO IL MIO BISCOTTO O TI SPIEZZO IN DUE!!»
«Ehm... credo di averla beccata in un momentaccio, non si preoccupi, non la vogliamo disturb...»
«MA PERCHÉ MI DEVO INCAZZARE?! PERCHÉ?!
SE IL MONDO FINIRÀ A QUANDO VORRESTI RIMANDARE 'STA DISCUSSIONE?!
VUOI PER CASO INTERVISTARMI MENTRE MESSER SATANASSO MI STA GIÀ SODOMIZZANDO A SANGUE?! EH?!»
«L-la prego si c-calmi. Ehm... ci dica dunque il suo parere su...»
«AAAAAARGH!!! ADESSO DIVENTO UNA BESTIA!!! MA TI RENDI CONTO DI CHE DIAVOLO SIGNIFICHI SE LA POPOLAZIONE MONDIALE ALL'IMPROVVISO IMPAZZISCE DI RABBIA?! VA A FINIRE CHE ANCHE IL PIÙ MITE DEI MONACI TIBETANI SI RITROVERÀ A CONFICCARE LE PROPRIE UNGHIE NEL COCCIGE DI SUO NONNO!! UNA FOTTUTA RISSA IN SCALA MONDIALE PER UN QUALCOSA CHE NESSUNO HA MAI SCATENATO E NESSUNO CAPIRÀ MAI, PERCHÉ TUTTO SARÀ GIÀ FINITO!! POSSIBILE TU SIA COSÌ IDIOTA DA NON ARRIVARCI?!»
«Io... i-io credo sia giunto il momento di interrompere la trasm...»
«TU NON INTERROMPI NULLA, BASTARDO, SEMMAI TI INTER-ROMPO LA TESTA IO!! PERCHÉ CAZZO CI HAI SOTTOPOSTO A QUESTA SCHIFOSA BUFFONATA!?»
«Il bel maschione adirato non ha tutti i torti. Perché stai stimolando il nostro peggior io a uscire allo scoperto? Non che mi dispiaccia, beninteso.»
«L'ho sempre detto che sei un malvagio tiranno! A morte! A morte! Uaz! Uaz! Uaz!»
«Infame! Infame! Te la faremo pagare[1]
«Oh, qual bieco plebeo!»
«BASTA CIARLARE!! QUEL FETENTE DI UN EVOCATORE DEVE ESSERE PUNITO!! SUCCEDA QUEL CHE DEBBA SUCCEDERE, LA NOSTRA CONDANNA È GIÀ SEGNATA!!
IL CAOS DOMINERÀ...»
«... IN ETERNOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!»



Note dall'oltretomba

  1. ^ In comode rate mensili al tasso netto del 7%.